La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] l’aggettivo possessivo mio in sul mio viso; la frase successiva – la porta ci veniva aperta come per incantesimo – con il pronome ci riunisce nonna e nipote, e riprende la porta di servizio evocata all’inizio; la frase c’era una piccola rampa di ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] in (14 b.):
(14)
a. Mario ha telefonato
b. ha telefonato Mario
Nel caso (b), la testa del sintagma può essere un pronome dimostrativo, possessivo, indefinito, personale libero (o tonico), come in (15):
(15)
a. questo piace a me
b. il mio è rosso ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] non la smetti ti ci mando!»), prender(se)la in quel posto (o in saccoccia). Similmente, talora soltanto un pronome allude all’oggetto o all’azione innominabili: darla, metterlo, prenderlo, farlo. Anche la semplice omissione può fungere da strategia ...
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Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna nel 1855 e morì a Bologna nel 1912. Alla ricca produzione poetica in italiano, spesso scandita in più edizioni delle stesse raccolte (Myricae 1891, 1892, [...] in Myricae, di un «polo “vetero-grammaticale”» (Girardi 1989: 46): ➔ allotropi, sinonimi poetici, ➔ arcaismi, dantismi, ➔ latinismi, ei pronome personale, aulicismi fonetici come l’apocope e morfologici come la terminazione in -a della prima persona ...
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Avverbi di maniera (detti anche di modo o qualificativi) è la denominazione tradizionale di una vasta categoria di ➔ avverbi che esprimono il modo o la maniera in cui ha luogo l’evento indicato dal predicato, [...] ) con un sintagma aggettivale: straordinariamente bello;
(iv) con un sintagma avverbiale: è particolarmente tardi;
(v) con un pronome: specialmente lui ha sbagliato;
(vi) con un sintagma preposizionale: lo ha fatto espressamente per lui.
Gli avverbi ...
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Sono in generale definiti substandard gli elementi che, nell’architettura sociolinguistica di una lingua (➔ varietà), stanno al di sotto dello standard (➔ italiano standard), vale a dire occupano i settori [...] una forma sovraestesa ci (da considerare in generale tipica dell’italiano popolare; ➔ clitici; ➔ semplificazione) invece di gli per il pronome clitico obliquo di terza persona (tuo cugino, che ci ho fatto due favori), allora la frase dovrebbe essere ...
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appressare
Federigo Tollemache
Ricorre ventotto volte; nella prosa appare soltanto cinque volte. Si noti che otto volte è in rima. Nel significato fondamentale di " avvicinare ", " accostare ", il verbo [...] suo disire [Dio], / nostro intelletto si profonda tanto, / che dietro la memoria non può ire, la posizione enfatica del pronome, non enclitico e in cesura, intende probabilmente sottolineare la volontà di Matelda di far comprendere a D. le parole del ...
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fidare [cong. pres. II singol. anche fide]
Fernando Salsano
Nella forma transitiva significa " affidare ": If II 12 prima ch'a l'alto passo tu mi fidi, " tu mi commetta " (Boccaccio; anche Benvenuto: [...] si tratta di compiacimento vanitoso (L'uom che si piace, fa gran scipidezza / e grand'orgoglio, vv. 5-6). Intransitivo, senza pronome, con la medesima accezione in If XI 53 La frode... / può l'uomo usare in colui che 'n lui fida.
Costruito con ...
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IMPERATIVO
L’imperativo è un modo verbale finito che esprime un comando, un ordine, una richiesta, un invito, un divieto. Si trova soltanto nelle proposizioni ➔principali (➔volitive e ➔esclamative); [...] otto-novecentesca, rimane ancora quello più diffuso.
Storia
Nell’italiano antico anche l’imperativo affermativo poteva essere preceduto dal pronome atono, purché non si trovasse all’inizio di una frase
Or ti consuma e piangi (F. Petrarca, Canzoniere ...
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SERBO-CROATI
Pier Gabriele GOIDANICH
Giovanni MAVER
I Serbi e i Croati, popoli Slavi meridionali, facenti parte della Iugoslavia, hanno in comune, nei limiti che si dirà, la lingua letteraria che, [...] aggiunge da alcuni il kajcavico. Queste denominazioni traggono origine dalla parola che nei varî gruppi si usa per il pronome interrogativo neutro: Che cosa?, rispettivamente što?, ča?, e kaj? Lo štocavico si parla in tutta la Serbia, nella Croazia ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...