La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] la flessione del lessema dipendente è determinata dal lessema reggente ma non è condivisa, come ad es. nell’assegnazione di caso del pronome da parte del verbo (il maestro ha punito me / *io). Si parla di flessione inerente nel caso in cui i tratti ...
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davanti (davante)
Aldo Duro
Ricorrono in D. tutte e due le forme, con leggera prevalenza della prima (17 occorrenze contro 13), e soltanto in poesia, non essendovi alcun esempio nella prosa della Vita [...] vergini beate / che davanti da Dio fanno lumera (XCVI 2).
Più frequenti i casi in cui il dativo è rappresentato da un pronome che può sia unirsi con l'avverbio sia fungere da complemento del verbo, per cui la funzione di d. è insieme di preposizione ...
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sovresso
Ugo Vignuzzi
Il termine si presenta in cinque luoghi della Commedia, con valore preposizionale in If XXIII 54 A pena fuoro i piè suoi [di Virgilio] giunti al letto / del fondo giù, ch'e' [i [...] caso d'impiego avverbiale (" proprio sopra ") del termine, mentre è senz'altro meno accettabile l'interpretazione di ‛ esso ' come pronome dimostrativo (che andrebbe riferito a 'l dificio santo del v. 142); si comprende quindi come alcuni codici ...
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TEHUELCHE
Carlo Tagliavini
. Con questo nome, che significa "uomini del Sud", gli Araucani chiamavano i Patagoni (per l'etnologia, vedi patagonia: Le popolazioni indigene).
Lingua. - Il Tehuelche o [...] si usa quando l'oggetto non è espresso, si suffigge -èko alla radice nella forma positiva, e -ma nella interrogativa e si prefiggono i pronomi soggetti; p. es.: yi-pāli-èko "io ho fame", m-pāli-èko "tu hai fame", yi-pāli-ma "ho io fame?", m-pāli-ma ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] di Manzoni (➔ manzonismi) e al suo orientamento verso il parlato (ci sono testi che indicano lui, lei e loro come pronomi oggetti di terza persona e non censurano affatto il tipo a me mi), regolamenta anche settori in precedenza trascurati e fissa ...
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Le interrogative indirette sono frasi subordinate che hanno la forma di una domanda che non è autonoma, come quella veicolata dalle ➔ interrogative dirette (1), ma dipende da un verbo (2-3), un aggettivo [...] , quando ero arrivato e quanto mi sarei trattenuto
(21) non so perché Mario si sia comportato così
(b) aggettivi e pronomi interrogativi (chi, che cosa, cosa, che, quale, quanto), anche preceduti da preposizioni:
(22) non so chi verrà a cena
(23 ...
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conoscere (canoscere; cognoscere)
Domenico Consoli
1. Verbo di notevole frequenza nelle opere di D., sia in prosa che in verso. Ricorre in complesso 162 volte (10 nella Vita Nuova, 18 nelle Rime, 70 [...] Cv IV XXVIII 17 la nobile anima, cognoscendosi non avere più ventre da frutto... torna a Dio, dove c. è usato con un pronome con valore rafforzativo.
Il participio passato equivale a " noto ", in Vn VIII 10 18, Cv II XII 2 (qui con la connotazione di ...
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tonare
Alessandro Niccoli
Nella III singol. indic. pres., di solito tona, una volta tuona; sempre in rima, con un'eccezione.
L'uso del verbo con il valore proprio è attestato in similitudini suggerite [...] retta da un che corrispondente a " in cui ", " nella quale " o a " quando " (è però da avvertire che quest'uso del pronome relativo è più frequentemente attestato allorquando il sostantivo reggente denota una nozione temporale e non locale). ...
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sottesso
Ugo Vignuzzi
Solo in Pg XXXI 19 Come balestro frange, quando scocca / da troppa tesa, la. sua corda e l'arco, / e con men foga l'asta il segno tocca, / sì scoppia' io sottesso grave carco, [...] [il secondo albero della cornice dei golosi] alzar le mani, e Pd XXIII 66 chi pensasse il ponderoso tema / e l'omero mortal che se ne carca, / nol biasmerebbe se sott'esso trema, nei quali è estremamente chiaro il valore dimostrativo del pronome. ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] di regole facenti capo a grammatiche diverse, ma dall’attivazione di uno o dell’altro valore del parametro «caduta del pronome» (o «del soggetto nullo», o pro-drop). Ciò conduce evidentemente a una nuova concezione dell’acquisizione linguistica: nell ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...