sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] VIII 4 mastro Argus... / fece a conto regole e ragione / e le diece figure, com'on save.
L'oggetto può essere espresso da un pronome neutro: Vn XII 7 di ciò chiama testimonio colui che lo sa; If X 105 nulla sapem di vostro stato umano; XXX 120 sieti ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] Venzi] accorse [= è accorso] subito, appena chiamato; io ero già a letto, sono corsa a chiamar loro! (ivi, p. 753)
Il pronome clitico precede il costrutto verbo modale + infinito:
(19) Se lo vuol sapere (ivi, p. 682)
Sul piano lessicale si segnala l ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] il nominativo: mi ti gli lo le la ci vi loro le si non sono mai usate in funzione di soggetto. Inoltre, i pronomi clitici di terza persona, singolare e plurale, suddistinguono tra gli obliqui forme di complemento oggetto diretto (es. in 9) e forme di ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] : 131), cioè da eventuali preposizioni (come nell’es. 3), e viene quindi obbligatoriamente ripreso non solo con un pronome clitico, ma anche con un pronome libero, o un dimostrativo, o un sintagma nominale di tipo anaforico (come negli es. in 4):
(3 ...
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assai
Freya Anceschi
La notevole documentazione della voce nel lessico dantesco (126 esempi) ne illustra ampiamente i valori semantici e le funzioni grammaticali, la più frequente delle quali è quella, [...] come avverbio); e inoltre Vn XII 4; Cv II IV 15; Pg XXII 100; Pd XXIX 125; Fiore CLVIII 9. Più raramente è con sostantivo o pronome singolare: Pd XXVIII 139 con altro assai del ver di questi giri, VIII 14 mi fé assai fede.
In Cv I IV 7 l'edizione ...
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lasso
Bruno Basile
La voce ricorre con buona frequenza nelle opere di D. e nel Fiore, ma più nel linguaggio poetico che non nella prosa della Vita Nuova e del Convivio.
L'accezione fondamentale è quella [...] me ', come si vede in questo luogo della canzone ‛ Lasso me, ch'io non so 'n qual parte pieghi ' [LXX 1] ".
Con o senza pronome dunque, spesso all'inizio di verso, rara in prosa, la voce appare nella Vita Nuova (XVI 7 3, XXXII 5 7, XXXIII 5, XXXIX 6 ...
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attuiare
Freya Anceschi
L'hapax di Pg XXXIII 48 (la mia narrazion buia... / lo 'ntelletto attuia) resta ancor oggi piuttosto oscuro, non tanto per il senso, quanto per la storia della parola. I significati [...] dal contesto. Il Parodi (Lingua 265-266) in un primo momento aveva pensato che attuia fosse un conio dantesco, per derivazione dal pronome personale tu, come gli analoghi inluia, intuassi e inmii di Pd IX 73 e 81, idei di Pd XXII 127, benché ...
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Con questo nome s'intendono quelle lingue del Caucaso e delle regioni immediatamente adiacenti, che per struttura grammaticale e per il vocabolario si staccano così notevolmente dalle lingue d'origine [...] éedav "io [v-] vedo", ma g-éedav " [io] ti vedo"); in altre lingue invece, come l'abchazo, l'ubych, il cabardino, accanto al pronome soggetto (cfr. ubych z-bien "io [z-] vedo"; u-z-bien "io [-z-] vedo te [u-]). Nelle lingue del NE. un fatto simile si ...
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credere [crese, III singol. pass. rem.: v. Parodi, Lingua 259; credesse, cong. imperf. I singol.]
Domenico Consoli
1. Il verbo, frequentissimo in tutte le opere di D., ha in costruzione intransitiva [...] e 7.
Nell'accezione di " ritenere vera " una cosa, o anche possibile, o giusta, il verbo, molto spesso seguito da un pronome neutro, è transitivo: ne la prima [parte] chiamo e domando queste donne se vegnono da lei [Beatrice], dicendo loro che io lo ...
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godere (gaudere; godi, in rima, cong. pres. II singol.; godesse, cong. imperf. I singol.)
Lucia Onder
In rima è presente il latinismo gaude, in Pd XIX 39 e Rime dubbie V 7 (vedi congaudete, in Pg XXI [...] " (Sapegno) e in Pd XVIII 1 Già si godeva solo del suo verbo / quello specchio beato. In forma impersonale, con uso pleonastico del pronome el, in Pg XXI 73 el si gode / tanto del ber quant'è grande la sete; ancora in Pd XXIII 133 Quivi si vive e ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...