GLI O LORO?
L’uso della forma pronominale atona gli in funzione di complemento di ➔termine in riferimento non solo al maschile singolare, ma anche al maschile plurale è ormai da considerarsi accettabile [...] sposi)
A favorire l’uso di gli al plurale c’è anche il fatto che il pronome loro è bisillabico (e dunque tonico, a differenza di tutti gli altri pronomi personali di questo tipo) e dev’essere sempre posto dopo il verbo
i suoi familiari non ...
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IMPERATIVO NEGATIVO
L’imperativo negativo forma la 2a persona singolare con non + infinito
Non parlare Ada, non dire nulla. Non ti muovere (M. Mazzantini, Non ti muovere)
«Va là, va là non pensarci» [...] è uscito dal gruppo)
Non pensiate male, per carità!
Usi
A differenza dell’imperativo affermativo, nell’imperativo negativo i pronomi possono trovarsi sia dopo sia prima del verbo
non dirglielo / non glielo dire
non muoverti / non ti muovere
non ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] a sottolineare le loro differenze.
La suddivisione dialettale di serbo e croato si fonda sul diverso modo di esprimere il pronome interrogativo «che cosa» (što, ča, kaj), che identifica i 3 gruppi dello stocavo, del ciacavo e del caicavo. Il serbo ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] quanto la somma di tutte le altre categorie. Quanto alle forme flesse che realizzano nomi, verbi e aggettivi, pronomi e articoli grazie all’intervento della morfologia (➔ flessione), esse non sono tutte necessariamente presenti in maniera stabile nel ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] filosofico medievale: l’idea che il Nome designi la Sostanza, in senso filosofico» (1977: 32); è opportuno anche evitare di definire pronome come «ciò che sta al posto di un nome», visto che non è sempre questo il caso; inoltre, a proposito dei ...
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In linguistica, riflessivoverbo r., il verbo transitivo rappresentante un’azione che, emanata dal soggetto, investe questo stesso in qualità di oggetto: io mi lavo, che equivale a io lavo me stesso (riflessivoforma [...] una forma r., ma nella sostanza è una forma transitiva con il complemento oggetto e con il complemento di termine espresso da un pronome personale atono (io mi taglio le unghie, che equivale a io taglio le unghie a me stesso), e una riflessivoforma r ...
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no (non; nol; nolle; nollo)
Riccardo Ambrosini
1. ‛ No ', sia come avverbio negativo che come negazione sostantivata, è contrapposto a ‛ sì ' in un passo delle Rime (L 47 che 'l si e 'l no di me in vostra [...] . Pd XXIX 80); Pd V 41 ché non fa scïenza, e 53, XVI 21, XXIII 41 che non vi cape. È frequente l'inserzione di un pronome personale tra ‛ che ' e n.: cfr. If XXIX 12 che tu non vedi (cfr. Pd XIII 114), XXIII 133 (n. pleonastico), XXXIV 23, Pd XIII 94 ...
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il ('l; lo; l'; la; le; li, gli; i; e)
Riccardo Ambrosini
1. Le attestazioni dell'articolo determinativo nelle opere di D. (eccetto il Fiore e il Detto) sono circa 15400, pari a circa il 7,5% del totale [...] Del plurale femminile lo schema delle attestazioni è:
Nella Vita Nuova, 9 attestazioni su 11 di l' precedono altre, sia aggettivo che pronome; ma VII 7 l'estreme, XX 1 l'udite parole. Nelle Rime, 4 attestazioni su 8 precedono altre; ma CIV 61 l'armi ...
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seguire (seguere)
Antonietta Bufano
Quanto alla morfologia, accanto all'infinito seguer (che costituisce la rima composta seguer de' con verde) di Rime XCV 14, va registrata, per la III singol. del pass. [...] la Rose (v. oltre). Al participio si ha pure la forma latineggiante ‛ sequente '. Non mancano alcune forme con il pronome enclitico.
Dal valore proprio di " tener dietro a ", " andar dopo " qualcuno o qualcosa (cfr. " Bull. " XV [1908] 56) derivano ...
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ridere [la forma ridia, ind. imperf. III singol., è adoperata in Fiore CXLI 5]
Emilio Pasquini
Il verbo è di largo impiego nella Commedia (ma escluso, non casualmente, dalla prima cantica) e inoltre [...] di Beatrice nel Paradiso.
Nel valore intransitivo più consueto (a volte con particella pronominale pleonastica o col pronome dativo), " atteggiare la bocca a gioia ", " manifestare ilarità o sentimenti simili " con una composta mimica facciale ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...