PLOZIO Sacerdote (Marius Plotius Sacerdos)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Fiorì molto probabilmente sotto il regno di Diocleziano. Compose un'opera grammaticale latina intitolata Artium Grammaticarum [...] al principio, tratta delle parti del discorso, delle figure grammaticali e dei tropi. La mancanza del capitolo relativo al pronome ed il disordine nell'esposizione rendono probabile l'ipotesi che questa parte dell'opera non sia a noi giunta nella ...
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INDEFINITI, PRONOMI
I pronomi indefiniti sono pronomi che indicano qualcuno o qualcosa in modo generico e indeterminato. Come gli aggettivi ➔indefiniti, i pronomi indefiniti si possono suddividere in [...] , il singolare uno può anche non avere l’articolo determinativo
Uno dice una cosa, l’altro la nega
• Altri è un pronome che si usa soltanto per il soggetto maschile singolare ed è tipico del registro formale
Altri verrà a sostenere la sua causa ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] parlato informale, tende a espandersi al di là delle previsioni, fino a coprire una varietà di usi che altrimenti sarebbero risolti con pronomi tonici: accanto a ho visto Carlo e ho parlato con lui è corrente ho visto Carlo e ci ho parlato; invece di ...
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intuarsi
Neologismo dantesco, parasintetico, corrispettivo di ‛ inmiarsi ' nello stesso verso (Pd ne 81 s'io m'intuassi, come tu t'inmii), col senso analogo di " penetrare in te ", " leggere nei tuoi [...] pensieri ".
Il verbo appare formato sul possessivo ‛ tuo ', ma il Lana commentava: " Intuare si è verbo informativo, e discende da questo pronome tu; sì che intuare si è a dire farsi quello tue a chi è dirizzata tale parlatura ". ...
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poco
Antonietta Bufano
È vocabolo di largo uso, sia come aggettivo che come avverbio; le uniche forme alterate sono po[chett]uzza, di Rime dubbie VI 8, e pocolino (avverbio), di Rime CXIV 7. Va subito [...] quelli che, di Cv I XI 2 - e cfr. anche II XI 7, I I 6 e 7 - è impossibile stabilire se p. sia pronome o aggettivo.
Ma c'è anche il singolare, con valore neutro e riferimento alla quantità: ne le nostre operazioni... peccavasi nel troppo e nel poco ...
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PRIMO E SECONDO TERMINE DI PARAGONE
Si chiamano primo e secondo termine di paragone gli elementi messi a confronto dall’aggettivo ➔qualificativo al grado comparativo.
Con il comparativo di maggioranza [...] di me
Oggi mi sento meno addormentato di ieri
• È introdotto da che in diversi casi:
– quando è un nome o un pronome preceduto da una preposizione
Lorenzo è più disponibile con Alessandra che con Antonella
Maurizia vuole bene più a te che a me ...
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FUSCUS (Φοῦσκος)
M. B. Marzani
Supposto mosaicista; il nome è romano.
Si firma in una iscrizione trovata a Smirne (Κλ. Βάσσος ἀγωνοϑέτης Νεμέσεων στρώσειν τὴν Βασιλικήν. Φοῦσκος ἔργον ποιήσειν μυ (ρίαδας)ζ. [...] vengono esaminati altri doni; ma non c e nessuna ragione di considerare ἔργον, che compare senza articolo o pronome dimostrativo, pertinente alla creazione del pavimento in questione.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstler, Stoccarda 1889 ...
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appigliarsi
Nel significato di " afferrarsi ", " attaccarsi tenacemente ", " stringersi addosso, contro ", in If XXV 51 e un serpente con sei piè si lancia / dinanzi a l'uno [dannato], e tutto a lui [...] e in Pg VII 15 umilmente ritornò ver' lui, / e abbracciòl là 've 'l minor s'appiglia. Con la forma tonica del pronome posposta, in If XXXIV 73 quando l'ali [di Lucifero] fuoro aperte assai, / appigliò sé a le vellute coste. Nel significato estensivo ...
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In grammatica, parti del d., le varie categorie nelle quali la grammatica tradizionale suole dividere il corpo lessicale di una lingua, in base alla funzione che le singole parole adempiono nella frase. [...] del d., delle quali cinque sono dette variabili, in quanto hanno una flessione (sostantivo, aggettivo, articolo, pronome, verbo), e quattro invariabili (avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione).
In sintassi, con riferimento al modo con ...
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Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] ci si incontrano su un piede di parità
c. le ossa ce le si fa sul campo
d. *vi ce le si fa
Eccetto il pronome si, non è possibile in genere dislocare un proclitico e un enclitico ai lati di un complesso verbale, a meno che quest’ultimo non contenga ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...