CASASOLA, Vincenzo
Alessandro Albertazzi
Nacque a Buia (Udine) il 17 febbr. 1845 da Giovanni e da Caterina Tonino, in una famiglia di modestissime condizioni economiche. Fin dall'infanzia visse con [...] dellafede e dell'azione esterna della Chiesa, ma "secondo le esigenze moderne", statuti e regolamenti dell pensiero". In Consiglio provinciale, nel 1907, fu promotore con G. Brosadola dell'Ufficio provinciale del lavoro, che funzionò fino al ...
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GUIDI, Ildebrandino (Ildebrando, Bandino)
Marco Bicchierai
Minore dei quattro figli maschi del conte Guido, detto Guido Pace, conte di Romena e di Maria di Uberto Pallavicini, nacque, presumibilmente [...] rientrarono in città.
L'anno successivo il G. fu molto probabilmente il principale promotoredella calorosa accoglienza che la città di Arezzo riservò agli ambasciatori dell'imperatore Enrico VII che preparava la sua venuta in Italia, ed egli stesso ...
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CERRETANI BANDINELLI, Pier Antonio
Nidia Danelon Vasoli
Nato a Siena il 25 ag. 1803 da Pier Antonio e Angela Belanti, dopo i primi studi nel collegio Tolomei tenuto dagli scolopi, studiò giurisprudenza [...] quegli anni era un promotoredella Giovine Italia e si adoperava per la diffusione delle idee mazziniane. È difficile , 3024, Fede dei pregiudizi). Nell'agosto del 1850 era di nuovo a Siena, ove un altro decreto della prefettura gli imponeva ...
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DE CARDONA, Carlo
Emanuela Catalucci
Nacque il 4 maggio 1871 a Morano Calabro (Cosenza) da Rocco e da Giovannina Ferraro in una famiglia della borghesia rurale. Conseguita la licenza ginnasiale a Castrovillari [...] il D. fu promotoredella fondazione del periodico della lega cosentina, Il Lavoro e nel novembre dello stesso annio aderì alla sottolineò il ruolo della cultura nello sviluppo dellafede cristiana del popolo.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] poi promotore, negli anni seguenti, di ben quattro tentativi di composizione delle contrapposte rivendicazioni a pronunciare la solenne professione di fede.
Determinante, ai fini della rapida conclusione delle trattative, era stato l'atteggiamento ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] economico, tra liberalismo e liberismo. Nel gruppo promotore del nuovo giornale era rappresentato anche l'ambiente a priori. Manin cominciò a dichiararsi pronto al sacrificio della sua fede repubblicana, ponendo alla casa di Savoia, nel '55, ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] laica fosse dovuto o accompagnato da una crisi nella fede tradizionale della famiglia (la quale, per giunta, contava un prete centro della vasta attività della Tipografia Elvetica di Capolago, a poche miglia da Lugano, come consigliere e promotore, ...
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BONOMI, Ivanoe
Luigi Cortesi
Nato a Mantova il 18 ott. 1873 da Pietro e da Aglei Parodi, compì gli studi medi nella città natale e si laureò nel 1896 all'università di Bologna in scienze naturali. Nel [...] nelle sue Alpi e nel suo mare, poteva riprendere con rinsaldata fede il suo cammino". Ne uscivano ancora, in sostanza, l'idea -nazionali della sinistra, fecero sì che il B. potesse "assumere la funzione di promotore e di guida" della ripresa ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] esercitare il potere: il dommatismo della sua fede nell'origine divina dell'autorità regia, il carattere delle università di Torino e di Genova.
Troncate le relazioni ufficiali con la Francia di Luigi Filippo, il governo piemontese si fece promotore ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] dell'A. sull'URSS, su Stalin, sulla dittatura del proletariato, né avrebbe potuto condividere la sua fede ma in quella nuova di un responsabile di partito e quindi di promotore di iniziative politiche, egli fu il principale artefice del patto di unità ...
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promotore
promotóre s. m. [der. del lat. promotus, part. pass. di promovēre «promuovere»]. – 1. (f. -trice) Chi promuove, cioè propone, favorisce, dà inizio o impulso a qualche cosa: i p. della festa, delle celebrazioni, dell’impresa, della...
eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...