In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] diffondono l’ideale di una lingua nazionale fondata sull’uso fiorentino colto, espresso in modo prestigioso nei Promessisposi: nella dottrina manzoniana risulta infatti assente ogni motivo misoneistico o arcaizzante, mentre è decisivo il ricorso al ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] reverendo pronunciò il nome di don Rodrigo.
Nella catena anaforica [1] riconducibile a Renzo sono sinonimi testuali il promessosposo, il nostro giovane, il povero raggirato; in quella [2] di Don Abbondio, abbiamo il padrone, il raggiratore, il ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] O quel giovane», disse la donna, «pe’ vostri poveri morti, fate la carità d’andare ad avvisare il commissario» (Promessisposi XXXIV)
La crescente tendenza (D’Achille 2003: 43) a scorciare i nomi propri secondo lo schema Virginia > Virgi, Federico ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] avviene, collegano l’iperbole con l’ironia (col celebre riferimento ai «venticinque lettori» del primo capitolo dei Promessisposi).
Nell’Ottocento l’iperbole entra come figura caratteristica anche nei testi a diffusione popolare, come i libretti d ...
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Per convenevoli s’intende un insieme di atti e formule verbali che denotano un comportamento formalmente cortese e che si ripetono in maniera rituale in determinate circostanze. Espressioni quali come [...] , e come, per sua grazia, voglio anch’io – rispose, con volto sereno, il frate (Alessandro Manzoni, Promessisposi XXXVI).
Alfonzetti, Giovanna (2009), I complimenti nella conversazione, Roma, Editori Riuniti University Press.
BADIP = Banca dati ...
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Gli incapsulatori sono un insieme di nomi che svolgono la funzione testuale di rinviare ai contenuti di una porzione del cotesto (➔ contesto). Tale porzione può stare prima dell’incapsulatore (nel qual [...] a questo meccanismo è stato ➔ Alessandro Manzoni.
Per dare un’idea della frequenza d’uso di questa forma di ripresa nei Promessisposi basti dire che il romanzo è aperto da un’incapsulazione, che lega i primi due enunciati dell’Introduzione (i primi ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] : 215):
(22) un padre è sempre un padre
(23) la mattina seguente Don Rodrigo si destò Don Rodrigo (Alessandro Manzoni, I promessisposi, VII)
(c) i doppi sensi e vari tipi di paronomasia;
(d) i procedimenti dell’➔ellissi.
Secondo il Gruppo μ (19913 ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] : «Don Abbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone» (Alessandro Manzoni, I promessisposi, cap. I). La figura diventa centrale nel linguaggio letterario dell’epoca fino a presentarsi nei libretti d’opera:
Pur mai non ...
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Il plurale maiestatis (espressione lat.: «plurale di maestà») indica l’uso della prima persona del plurale (anziché del singolare) del verbo e dei corrispondenti aggettivi e pronomi personali e possessivi, [...] d’umiltà (Serianni 1988: 245), si parla per tali usi di plurale di modestia, di cui numerosi esempi si trovano nei Promessisposi:
(4) Né fu questa l’ultima pubblicazione, ma noi delle posteriori non crediamo di dover far menzione, come di cosa che ...
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L’ellissi (dal gr. élleipsis «mancanza»; in lat. ellipsis) è una figura retorica che consiste nell’omissione di un segmento discorsivo entro un’unità globale, che sia recuperabile attraverso l’integrazione [...] . Le mura scalcinate e ammaccate dai sassi, da mattoni, le finestre sgangherate, diroccata la porta (Alessandro Manzoni, Promessisposi, cap. XII)
Nel senso dello stile nominale (con costante omissione del predicato verbale; ➔ nominali, enunciati) l ...
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sposo
spòṡo s. m. [lat. spōnsus; v. sposa]. – 1. ant. o region. Uomo che ha fatto promessa di matrimonio, fidanzato. Con questo sign. oggi è ancora in uso, ma spesso con tono scherz., l’espressione promesso s., così come il femm. promessa...
promesso
promésso agg. [part. pass. di promettere]. – Che è o è stato promesso: ricevere la ricompensa p.; ecco finalmente il dono p.; terra p., per gli Ebrei, la Palestina, promessa da Dio ad Abramo nel patto di alleanza, secondo il libro...