Politico e giureconsulto spagnolo, nato a Priego (Andalusia) il 6 luglio 1877. Studiò legge a Granata. Appena deputato (1905), seguace del liberale Romañones, subito si manifestò grande oratore parlamentare. [...] , ivi 1925; La potestad jurídica sobre el más allá de la vida, ivi 1926; Aspectos sociales y Jurídicos de "I promessisposi" (in Rev. gen. de legislación y jurisprudencia), ivi 1928; La condena en costas, ivi 1930.
Bibl.: Contestación di R. Menéndez ...
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Letterato, economista e stenografo catalano, nato a Barcellona il 4 novembre 1798 e ivi morto il 17 settembre 1862. Giovanissimo ancora, scrisse in castigliano e in catalano versi e prose che piacquero [...] cultore della letteratura italiana; fu lui che indusse Nicasio Gallego a tradurre per la prima volta in castigliano i PromessiSposi, ed egli stesso nel principio della sua Oda a la Patria, imitò il famoso passo manzoniano: Addio, monti sorgenti ...
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È deviazione di costrutto nel periodo o nella proposizione, rottura di filo logico nel discorso, espressione immediata del sentire e del pensare: onde un' idea che tutto prenda lo scrittore rimane come [...] in Cicerone dialogatore ed epistolografo: eccezionali sono, naturalmente, in Cesare, l'uomo dell'ordine. Un esempio: Renzo nei PromessiSposi: "quei che son morti, bisogna pregare per loro".
Bibl.: Di trattazioni più ampie o più dense siano ricordate ...
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Uomo politico, nato a Rieti il 25 aprile 1857, morto a Roma il 2 marzo 1942. Laureato in legge e cultore di studî umanistici, giornalista (suo zio Cesare dirigeva l'Osservatore Romano), non volle assentarsi [...] (1941), Alla scuola di Dante (1931), Minuzie manzoniane (1919), Indagini sopra Manzoni (1940), oltre all'ediz. dei PromessiSposi e della Morale cattolica; una raccolta di pagine del Fogazzaro (Milano 1940). Invece il meglio della sua produzione ...
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Giornalista e scrittore, nato a Livorno il 4 ottobre 1838, morto a Roma il 15 maggio 1932. Volontario con Garibaldi nella campagna del 1866, ce ne ha lasciato ricordo in un libro acuto e garbato, che è [...] il suo teatro, ivi 1907; Garibaldi: la sua vita narrata ai giovani, Milano 1907; Biografia di A. Manzoni (nella ediz. dei Promessisposi da lui curata), 27ª ed., ivi 1920; ecc.
Bibl.: B. Croce, La letteratura della nuova Italia, VI, Bari 1940, p. 10 ...
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La sua attività editoriale e di stampatore non va confusa con quella del fratello Vincenzo, anch'egli stampatore ed editore in Milano.
Più che a particolari meriti nell'arte della stampa, la fama di questo [...] Conciliatore (v. XI, p. 63), l'Eufemio da Messina e le ristampe della Francesca del Pellico, tutto Manzoni dall'Adelchi ai Promessisposi, Grossi, D'Azeglio, Torti e altri. Fin verso il 1821 la tipografia era nella contrada di S. Vittore e 40 Martiri ...
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Filologo, nato a Firenze il 6 marzo 1900; dapprima prof. nelle scuole secondarie, quindi professore incaricato e dal 1950 ordinario di letteratura italiana nell'università del S. Cuore di Milano.
Ha edito [...] di A. Manzoni prima della conversione (Firenze 1939) e, in collabor. con F. Ghisalberti, le tre stesure dei PromessiSposi (Milano 1957). Si è anche occupato di Dante, del Boccaccio, della Nencia da Barberino, del Galilei, del Parini, raccogliendo ...
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Letterato (Botticino 1791 - Brescia 1843). Conobbe, giovanissimo, U. Foscolo, con il quale ebbe poi frequenti contatti; fu in relazione con V. Monti. Redattore e segretario della Biblioteca italiana (1818), [...] quindi, ospite nel castello degli Arconati, a Gaesbeek, presso Bruxelles; tornò a Brescia nel 1838. I suoi saggi (Dei PromessiSposi di A. Manzoni, 1831; Considerazioni morali sull'Ortis, pubbl. postumo negli Scritti, a cura di N. Tommaseo, 1860) lo ...
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Filologo e critico letterario italiano (Lizzano in Belvedere 1924 - Bologna 2014). Indagatore inquieto e acuto dell'opera letteraria (Petrarca, Alfieri, Machiavelli, Tasso, ecc.) nelle sue radici culturali, [...] Serra, 1964; Metafora e storia. Studi su Dante e Petrarca, 1970; Il romanzo senza idillio. Saggio sui «Promessisposi», 1974, seguito da: La dissimulazione romanzesca. Antropologia manzoniana, 1990; Il concerto interrotto, 1979; Il silenzio della ...
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Storico e critico letterario (Ceva 1883 - Firenze 1952); prof. di letteratura italiana dal 1922, successivamente nelle univ. di Catania, Pisa e Firenze (ma dovette lasciare l'insegnamento tra il 1938 e [...] di testi (Liriche di A. Manzoni, 1919; Decameron, 1924; Divina Commedia, 1945-47; Gerusalemme liberata, 1946; I promessisposi, 1951), scrisse anche una Storia della letteratura italiana dalle origini ai nostri giorni (3 voll., 1934-35). Volumi ...
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sposo
spòṡo s. m. [lat. spōnsus; v. sposa]. – 1. ant. o region. Uomo che ha fatto promessa di matrimonio, fidanzato. Con questo sign. oggi è ancora in uso, ma spesso con tono scherz., l’espressione promesso s., così come il femm. promessa...
promesso
promésso agg. [part. pass. di promettere]. – Che è o è stato promesso: ricevere la ricompensa p.; ecco finalmente il dono p.; terra p., per gli Ebrei, la Palestina, promessa da Dio ad Abramo nel patto di alleanza, secondo il libro...