addetto
Emilio Pasquini
. Ricorre soltanto nel Detto 328, in rima, E sie con meco addetto, cioè " a me dedito, ossequente "; non trova riscontri semantici nei vocabolari, per i primi secoli. È tuttavia [...] " assegnato ", " incaricato ", " adibito ", esemplificatili nel Caro e poi nel Targioni Tozzetti, nel Casti, nel Colletta, nei PromessiSposi e nel Tommaseo. È probabile tuttavia che la matrice della ripresa leopardiana debba riconoscersi proprio nel ...
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PUNTO
Il punto è il più forte tra i segni di ➔punteggiatura. Indica una netta interruzione del discorso e si colloca a conclusione di una frase o un periodo. Dopo il punto si usa sempre l’iniziale maiuscola
Io [...] novelle di morte da diverse bande, furono spediti due delegati a vedere e a provvedere (A. Manzoni, I promessisposi)
Il punto si usa anche nelle ➔abbreviazioni
f.lli (= fratelli)
spett.le (= spettabile)
prof. (= professore)
dott. (= dottore)
pag ...
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A ME MI, A TE TI
A me mi e a te ti sono casi particolari di quel fenomeno sintattico (detto dislocazione) che consiste nell’anticipare o posticipare un elemento della frase riprendendolo tramite un pronome. [...] nell’uso letterario
A me mi par di sì: potete domandare nel primo paese che troverete andando a diritta (A. Manzoni, I promessisposi)
e ritorna con una certa frequenza nelle canzoni degli ultimi trent’anni
coca cola sì coca cola / a me mi fa ...
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Steiner, Carlo
Nicolò Mineo
Storico della letteratura (Mantova 1863 - Torino 1933), professore e poi preside nelle scuole secondarie. I suoi studi, quasi sempre pensati e condotti in funzione della [...] commenti del Galateo, del Canzoniere dell'Angiolieri, del Canzoniere del Boiardo, di Rime scelte del Petrarca, de I promessisposi. La sua opera dantesca più impegnativa, frutto di lungo studio, di accurata informazione e di attento esame di tutti ...
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ASTERISCO
L’asterisco è un segno grafico (*) che può avere molteplici funzioni.
• Rinvia a una nota a margine o a piè di pagina.
• Indica il tipo car* tutt*
Era figliuolo di un mercante di *** (questi [...] asterischi vengono tutti dalla circospezione del mio anonimo) (A. Manzoni, I promessisposi).
Usi
Un impiego dell’asterisco che ha preso piede negli ultimi anni è quello legato alla volontà di evitare il cosiddetto uso “sessista” della lingua. Con ...
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ECC. O ETC.?
Entrambe le grafie sono corrette e abbreviano la formula latina et cetera ‘e le cose che rimangono’. La formula può essere usata in circostanze diverse.
• Alla fine di un’enumerazione per [...] de Mendozza, Marchese de la Hynojosa, Gentiluomo etc., Governatore etc., pensò seriamente ad estirparlo (A. Manzoni, I promessisposi)
La grafia ecc., che abbrevia l’effettiva pronuncia italiana (eccetera), è preferibile e risulta oggi più comune ...
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neocrusc
(neo-crusc), s. m. e f. inv. (scherz. iron.) Nuovo tipo di purista linguistico intransigente.
• [tit.] La carica dei «neo-crusc» [testo] […] L’identikit di quei «puristi della domenica» scherzosamente [...] col valore di «a loro» e per lui, lei, loro in funzione di soggetto (anche se già Manzoni, nella seconda edizione dei «Promessisposi», «aprì le chiuse del bon ton stilistico e inondò il romanzo di lui, lei e loro usati come soggetti», De Benedetti ...
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ESTREMO
Dal punto di vista etimologico, estremo deriva dal latino extremus, superlativo di exter ‘che sta fuori’.
Il significato fa riferimento a ‘ciò che è o rappresenta il termine ultimo (in senso [...] in Manzoni
Finalmente nuovi casi, più generali, più forti, più estremi, arrivarono anche fino a loro(A. Manzoni, I promessisposi)
C’è chi usa estremo, di solito in tono scherzoso, anche al superlativo
Eppure, mica tutti hanno apprezzato, ieri ...
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GRIDI O GRIDA?
La parola grido ha due plurali.
• Il plurale maschile gridi si usa per indicare i versi degli animali
i gridi dei gabbiani
i gridi dei rapaci notturni
• Il plurale femminile grida [...] legislativi emanati dai governatori di Milano durante la dominazione spagnola
gli squarci che abbiam riportati delle gride contro i bravi, ne sono un piccolo, ma fedel saggio (A. Manzoni, I promessisposi).
VEDI ANCHE plurali doppi ...
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GLI O LORO?
L’uso della forma pronominale atona gli in funzione di complemento di ➔termine in riferimento non solo al maschile singolare, ma anche al maschile plurale è ormai da considerarsi accettabile [...] attestato anche in tutta la tradizione letteraria
Chi si cura di costoro a Milano? Chi gli darebbe retta? (A. Manzoni, I promessisposi)
A favorire l’uso di gli al plurale c’è anche il fatto che il pronome loro è bisillabico (e dunque tonico ...
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sposo
spòṡo s. m. [lat. spōnsus; v. sposa]. – 1. ant. o region. Uomo che ha fatto promessa di matrimonio, fidanzato. Con questo sign. oggi è ancora in uso, ma spesso con tono scherz., l’espressione promesso s., così come il femm. promessa...
promesso
promésso agg. [part. pass. di promettere]. – Che è o è stato promesso: ricevere la ricompensa p.; ecco finalmente il dono p.; terra p., per gli Ebrei, la Palestina, promessa da Dio ad Abramo nel patto di alleanza, secondo il libro...