Nacque ad Albuzzano (Pavia) il 2 ag. 1886 da Giovanni e da Maddalena Bosini. Frequentò il seminario di Pavia dove cominciò a formarsi quel solido impianto culturale, in cui confluivano la tradizione cristiana [...] e narrativa di Manzoni e sulla sua formazione; Invito al Manzoni, Brescia 1936; Manzoni, Torino 1942; Commento ai Promessisposi, Milano 1963; Capitoli sul Manzoni vecchi e nuovi, ibid. 1966, che contiene la ristampa di molti scritti precedenti ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] , Dipartimento di scienza della letteratura e dell’arte medioevale e moderna, pp. 3-107.
Manzoni, Alessandro (1971), I promessisposi, edizione a cura di L. Caretti, Torino, Einaudi, 2 voll.
Piras, Marcello (1987), Jelly Roll Morton, «Musica jazz ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Seicento è un secolo che si apre sotto il segno dell’ambiguità, specialmente in Italia, [...] prima.
La peste di Milano è – come è noto – quella descritta due secoli dopo nelle pagine manzoniane. Menzionati nei Promessisposi sono tre illustri medici del tempo, Ludovico e Senatore Settala, padre e figlio, e Alessandro Tadino. A quest’ultimo ...
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RUGGERI, Ruggero
Albarosa Camaldo
RUGGERI, Ruggero. – Nacque a Fano, il 14 novembre 1871, da Augusto e da Corinna Casazza, che si erano sposati il 5 ottobre 1870.
La madre, figlia di Giacomo e Paolina [...] -30) e sonoro (1934-53) e, tra i suoi numerosi film, rimangono indimenticabili il ruolo del cardinale Federico Borromeo ne I promessisposi di Mario Camerini (1941) e la voce di Cristo dal crocefisso nei celebri film con Fernandel e Gino Cervi, Don ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] Giacomo (1992), Operette morali, introduzione e cura di A. Prete, Milano, Feltrinelli.
Manzoni, Alessandro (1997), I promessisposi. Storia milanese del secolo XVII, prefazione, testo e indici a cura di F. Ghisalberti, Milano, Hoepli.
Pavese, Cesare ...
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FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] d'Ascoli (Firenze 1870) - che ricevette lodi sperticate dallo Scartazzini e da A. Zaccaria, i quali lo anteposero ai Promessisposi - sia la letteratura infantile con La Paolina. Novella scritta in lingua fiorentina italiana (Firenze 1868) - con cui ...
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MERLO, Pietro
Domenico Proietti
– Nacque a Torino il 15 nov. 1850 da Clemente e Benedetta Antonelli.
La famiglia, di buona levatura socioculturale, era originaria di Fossano, in provincia di Cuneo. [...] proprio a Kerbaker e al M. dedicò la redazione definitiva di uno dei suoi lavori più famosi, La lingua dei Promessisposi nella prima e nella seconda edizione, Napoli 1880), godette della benevolenza di B. Spaventa e iniziò a collaborare al Giornale ...
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TOCCAFONDI, Bianca
Paolo Puppa
Nacque a Firenze il 27 maggio del 1922. Era la secondogenita di Maria e Gastone Toccafondi, in un elenco che annovera due fratellini Luciano e Athos, destinati a morire [...] alla fine il pigro anti-eroe, reso in questo allestimento da Alberto Lionello. Ulteriormente, si fece notare ne I promessisposi colla regia di Sandro Bolchi nel 1967, dove interpretava la moglie del sarto, in Jekyll, scritto e diretto da Giorgio ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] O quel giovane», disse la donna, «pe’ vostri poveri morti, fate la carità d’andare ad avvisare il commissario» (Promessisposi XXXIV)
La crescente tendenza (D’Achille 2003: 43) a scorciare i nomi propri secondo lo schema Virginia > Virgi, Federico ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] avviene, collegano l’iperbole con l’ironia (col celebre riferimento ai «venticinque lettori» del primo capitolo dei Promessisposi).
Nell’Ottocento l’iperbole entra come figura caratteristica anche nei testi a diffusione popolare, come i libretti d ...
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sposo
spòṡo s. m. [lat. spōnsus; v. sposa]. – 1. ant. o region. Uomo che ha fatto promessa di matrimonio, fidanzato. Con questo sign. oggi è ancora in uso, ma spesso con tono scherz., l’espressione promesso s., così come il femm. promessa...
promesso
promésso agg. [part. pass. di promettere]. – Che è o è stato promesso: ricevere la ricompensa p.; ecco finalmente il dono p.; terra p., per gli Ebrei, la Palestina, promessa da Dio ad Abramo nel patto di alleanza, secondo il libro...