MAURI, Achille
Nicola Raponi
MAURI, Achille. – Nacque a Milano il 16 sett. 1806, ultimo dei sei figli di Giuseppe e di Angiola Porro.
Dei fratelli due morirono bambini, mentre i restanti furono avviati [...] e sulla letteratura relativa al caso di Caterina Medici (ricordato anche da Manzoni senza fare il nome della sventurata: PromessiSposi, cap. 31) si veda la nota filologica di G. Farinelli, in G. Farinelli - E. Paccagnini, Processo per stregoneria a ...
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COSTA, Orazio
Paolo Puppa
Nacque a Roma il 6 agosto 1911 da Giovanni, professore di lettere e studioso di storia, di origini dalmate, direttore della rivista protestante Bilychnis, e da Caterina Giovangigli [...] per la matematica, e perso un anno per crisi nervose, discutendo con Vittorio Rossi una tesi su Teatralità del dialogo nei «Promessisposi», (poi edita in Rivista italiana del dramma, 1937, 3, pp. 315-343; 4, pp. 97-111). In Accademia, si diplomò ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] francesizzante. Nell’Ottocento, a imitazione del parlato e della ‘lingua viva’ fiorentina, celeberrime sono le dislocazioni manzoniane nei Promessisposi:
(81) Tonio e suo fratello, li lascerà entrare (cap. VI)
(82) Pane, ne avrete (cap. XII)
(83) A ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] duro con ferri e catena alle caviglie, poi attenuato, con il permesso di leggere libri, tra cui I promessisposi nell’edizione del 1827 che fu recapitata a Confalonieri, anch’egli nel frattempo imprigionato allo Spilberg. Le suppliche presentate ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] 1980 propose le prime letture radiofoniche integrali di grandi romanzi, che iniziarono con le ottantadue puntate de I promessisposi, realizzati da Orazio Costa.
Influenza di d’Amico: il Museo biblioteca dell’attore
Bisogna distinguere gli scritti ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] (Silvio Pellico, Le mie prigioni LVII)
(8) Se te lo devo dire, non sono venuto via di mia volontà (Alessandro Manzoni, I promessisposi XVII, p. 358)
(9) Chi aveva fatto sparire il cadavere dalla cucina? (Umberto Eco, Il nome della rosa, p. 278)
(10 ...
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CHIARA, Piero
Mauro Novelli
Nacque il 23 marzo 1913 a Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Figlio unico di Eugenio, doganiere, nato nel 1867 a Resuttano, nel cuore della Sicilia, e di Virginia [...] Mirabile, Ricordi figurativi ne «La stanza del Vescovo» di P. C., in MLN, CXXIV (2009), 1, pp. 254-268; G. Tesio, «I PromessiSposi» tra parodia e rimaneggiamento. I casi di Guido da Verona e di P. C., in L’antimanzonismo, a cura di G. Oliva, Milano ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] (2007), Traits verbaux dans noms et les formes nominalisées du verbe, «Faits de Langue» 4, pp. 43-58.
Vanvolsem, Serge (1982), L’uso dell’infinito sostantivato nelle due edizioni dei “PromessiSposi”, «Studi di grammatica italiana» 10, pp. 29-50. ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] solo da consigliare, ma da metter l’opera sua, quando si trattasse di sollevar poverelli (Alessandro Manzoni, Promessisposi III)
In questa sede ci soffermeremo tuttavia su un costrutto dal comportamento abbastanza singolare. Se volgessimo alla forma ...
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CONFALONIERI, Federico
Luigi Ambrosoli
Nacque a Milano il 6 ott. 1785 da Vitaliano, di famiglia comitale assai facoltosa per le estese proprietà terriere, e da Antonia dei marchesi Casnedi. L'11 ottobre [...] gennaio 1949, pp. 64-73; L. Gasparini, La malattia di F. C. allo Spielberg e una lettera clandestina del Pellico sui "PromessiSposi" fatta pervenire al C. in carcere, in Studi sul Risorgimento in Lombardia, IV, Modena 1953, pp. 55-60; U. R. Montini ...
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sposo
spòṡo s. m. [lat. spōnsus; v. sposa]. – 1. ant. o region. Uomo che ha fatto promessa di matrimonio, fidanzato. Con questo sign. oggi è ancora in uso, ma spesso con tono scherz., l’espressione promesso s., così come il femm. promessa...
promesso
promésso agg. [part. pass. di promettere]. – Che è o è stato promesso: ricevere la ricompensa p.; ecco finalmente il dono p.; terra p., per gli Ebrei, la Palestina, promessa da Dio ad Abramo nel patto di alleanza, secondo il libro...