DE I PROMESSISPOSI O DEI PROMESSISPOSI?
Quando il titolo di un libro o di un’opera dell’ingegno in generale (quadro, composizione musicale, film, canzone) inizia con l’articolo determinativo, si è [...] esatto dell’opera viene alterato dalla fusione dell’articolo, per cui nella forma dei Promessisposi non si capirebbe se il titolo è Promessisposi o I Promessisposi. Come alternativa, si può usare l’apposizione libro, romanzo, opera
il romanzo I ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] E, e, e, anche costui è una testa: un agnello se nessun lo tocca, ma se uno vuol contraddirgli ... ih! (Manzoni, I promessisposi, cap. I)
(29) Uno quando comincia una lite, poi se vuole vincerla deve giocare il tutto per tutto, non è che possa dire ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] tra il vecchio e il nuovo stile della prosa entra in scena Manzoni. Con la revisione linguistica dei Promessisposi egli opera in primo luogo un robusto sfoltimento dell’ipertrofico sistema di forme pronominali ereditato dalla tradizione letteraria ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] . VIII, 6)
c. Quelli che moiono, bisogna pregare Iddio per loro, e sperare che anderanno in un buon luogo (Alessandro Manzoni, I promessisposi XXXVI)
d. Lei sa che noi altre monache, ci piace di sentir le storie per minuto (ivi, IX)
e. E il primo ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] dici?»), mentre è inefficace l’accento ([tu ˈkandə] «tu canti»).
D’Ovidio, Francesco (18953), Le correzioni ai PromessiSposi e la questione della lingua, Napoli, Luigi Pierro.
Castellani, Arrigo (1952), Nuovi testi fiorentini del Dugento, Firenze ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] 3 voll.
Boccaccio, Giovanni (1980), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi.
Manzoni, Alessandro (1995), I PromessiSposi. Storia della colonna infame, edizione a cura di A. Stella & C. Repossi, Torino, Einaudi-Gallimard.
Monti, Vincenzo ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] verbi reggenti sia modali sia fraseologici:
(53) Se te lo devo dire, non sono venuto via di mia volontà (Manzoni, I promessisposi, XVII, p. 358)
(54) Non ho voluto dirtelo prima, credendo che egli si sarebbe piegato (Federico De Roberto, I Vicerè, p ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] francesizzante. Nell’Ottocento, a imitazione del parlato e della ‘lingua viva’ fiorentina, celeberrime sono le dislocazioni manzoniane nei Promessisposi:
(81) Tonio e suo fratello, li lascerà entrare (cap. VI)
(82) Pane, ne avrete (cap. XII)
(83) A ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] (Silvio Pellico, Le mie prigioni LVII)
(8) Se te lo devo dire, non sono venuto via di mia volontà (Alessandro Manzoni, I promessisposi XVII, p. 358)
(9) Chi aveva fatto sparire il cadavere dalla cucina? (Umberto Eco, Il nome della rosa, p. 278)
(10 ...
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sposo
spòṡo s. m. [lat. spōnsus; v. sposa]. – 1. ant. o region. Uomo che ha fatto promessa di matrimonio, fidanzato. Con questo sign. oggi è ancora in uso, ma spesso con tono scherz., l’espressione promesso s., così come il femm. promessa...
promesso
promésso agg. [part. pass. di promettere]. – Che è o è stato promesso: ricevere la ricompensa p.; ecco finalmente il dono p.; terra p., per gli Ebrei, la Palestina, promessa da Dio ad Abramo nel patto di alleanza, secondo il libro...