Pseudonimo del rivoluzionario e uomo politico russo Lejba Bronštein (Janovka, Cherson, 1879 - Coyoacán, Città di Messico, 1940). Durante la rivoluzione del 1905 presiedette il soviet di San Pietroburgo [...] nel genn. 1905, nel corso di quell'anno formulò la teoria della rivoluzione permanente, secondo la quale al proletariato spettava il compito di realizzare la rivoluzione borghese e democratica nei paesi economicamente arretrati, come la Russia, la ...
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Uomo politico francese (Madrid 1811 - Cannes 1882); interessato ai problemi sociali, sulla Revue du progrès (da lui fondata nel 1839) denunziò vigorosamente le conseguenze della miseria e dell'ignoranza, [...] democraticismo si raccoglievano i motivi più profondi dell'umanitarismo socialistico: calore di simpatia verso il proletariato, che bisognava salvare dallo stritolamento progressivo dell'economia borghese, sollecitazione aperta agli uomini "di ...
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Merli, Stefano. – Storico italiano (Podenzano, Piacenza, 1925 - Parma 1994). Storico del movimento operaio italiano e dei gruppi e partiti della sinistra, docente universitario a Siena, Venezia e Milano, [...] del socialismo italiano e la lotta contro il fascismo 1934-1939. Documenti inediti dell’Archivio Angelo Tasca (1963); Proletariato di fabbrica e capitalismo industriale. Il caso italiano: 1880-1900, 2 voll., 1972); Fronte antifascista e politica di ...
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GATTI, Gerolamo
Giuseppe Sircana
Salvatore Vicario
Nacque il 16 luglio 1866 a Gonzaga, in provincia di Mantova, da Federico e da Zeffira Sofia Orsi. Laureatosi nel 1891 in medicina e chirurgia all'Università [...] responsabilità di governo e che avrebbero dovuto limitarsi a un ruolo di "minoranza, sentinella vigile e sicura degli interessi proletari" (cit. in Salvadori, 1966, p. 179). La predilezione del G. andava piuttosto alle leghe, la cui opera avrebbe ...
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partiti comunisti
Partiti politici di orientamento marxista, sorti per lo più a seguito della Rivoluzione russa del 1917 e tuttora presenti in molti Paesi del mondo.
Dalla Rivoluzione d’ottobre alla [...] tendenza comunista, e soprattutto per affermare l’idea di p.c. di massa in grado di contendere l’egemonia nel proletariato ai partiti socialisti e di portare dalla propria parte la maggioranza della popolazione lavoratrice. Tra il 1919 e il 1921 si ...
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leninismo
Dottrina teorico-politica che consiste nell’interpretazione del marxismo elaborata da V.I. Lenin, il padre della Rivoluzione bolscevica del 1917. A giudizio di Lenin la classe operaia era in [...] ’avrebbe portata alla conquista del potere. Il nuovo Stato comunista, guidato dal partito attraverso la dittatura del proletariato, avrebbe dovuto assumere la forma di democrazia dei soviet, ossia di consigli di lavoratori che si autogovernano. Altra ...
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Magistratura straordinaria romana, fornita di imperium maius, cioè della pienezza dei poteri civili e militari. Poteva sospendere tutte le altre magistrature. Il dittatore non poteva durare in carica [...] Cina e più in generale nei paesi del cosiddetto socialismo reale (fu K. Marx a teorizzare l’idea della d. del proletariato come fase di transizione al socialismo sotto la direzione del Partito comunista); le d. fasciste nell’Italia di B. Mussolini e ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] " (le linee essenziali del suo intervento furono pubblicate in LoStato operaio, giugno 1931, sotto il titolo di Con il proletariato o contro il proletariato?, ora si può rileggere in Lo Stato operaio, 1927-1939, a cura di F. Ferri, I, Roma 1964, pp ...
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GNOCCHI VIANI, Osvaldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Ostiglia, nel Mantovano, il 26 ag. 1837 da Giuseppe Gnocchi e da Teresa Viani. Dopo aver frequentato il liceo a Mantova, si iscrisse alla facoltà di [...] , cooperative, società di arti e mestieri, circoli di studi sociali, a cui lo G. affidava il compito di educare il proletariato. Nell'ottobre 1882 lo G. fu candidato per le elezioni politiche dell'Unione operaia radicale, che riuniva molte di queste ...
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TERRORISMO
Domenico Caccamo
Il terrore, impiegato a difesa dello stato giacobino, fu legittimato da Robespierre come "emanazione della virtù", "giustizia pronta, severa, inflessibile", che è necessario [...] : "Per me è giunto il momento di concentrare tutti gli sforzi rivoluzionari nell'area rurale. Il ruolo di una direzione proletaria, marxista-leninista, almeno in America latina, è quello di stare nella campagna e non nelle città" (lettera al Comitato ...
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proletariato
s. m. [der. di proletario, coniato sul fr. prolétariat]. – La condizione dei proletarî; più spesso in senso collettivo, l’insieme, la classe sociale dei proletarî. Con valore estens., il termine designa genericam. la massa delle...
proletario
proletàrio agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. proletarius; la connessione con proles «prole», e l’interpretazione già antica di proletarii come coloro «il cui unico patrimonio era costituto dalla prole», non sembrano molto convincenti]....