SOCIOLINGUISTICA
Lorenzo Renzi
. Prende il nome di "sociolinguistica" un indirizzo di studi dedicati al linguaggio che ha avuto inizio negli Stati Uniti negli anni Sessanta, e che è tuttora in pieno [...] , secondo il quale la borghesia è capace spesso di uso elaborato (esplicito, oggettivizzante) del linguaggio, mentre il proletariato inglese aderisce, il più delle volte senza alternative, a un suo uso ristretto (implicito, indifferente alla funzione ...
Leggi Tutto
Tra i censimenti 1963 e 1973 la popolazione è salita da 1.336.274 ab. a 1.871.780, denunciando un incremento medio annuo del 4%, uno dei maggiori dell'America latina e del mondo. Nel 1975, secondo una [...] C. L. Fallas, nato nel 1911, con opere come Marcos Ramírez (1955), romanzo sull'inferno della "bananera", dove vive e patisce un proletariato agricolo fra i più infelici della terra. Toni di protesta si ritrovano anche in F. Dobles, nato nel 1918 e ...
Leggi Tutto
Richard Newbury
Gran Bretagna
Dieu et mon droit
Il leader del
nuovo Labour
di Richard Newbury
5 maggio
Nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni il Partito laburista, con il 35,9% dei voti, [...] maniere e nel linguaggio Blair è un modello di primo ministro conservatore. Tuttavia, più che essere quel traditore del proletariato che sia i tories sia il vecchio Labour credono, è la dimostrazione che il nuovo Labour può rappresentare l'habitat ...
Leggi Tutto
Pio XII
Francesco Traniello
Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876 da Filippo e da Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di piccola nobiltà pontificia, originaria di Acquapendente, distintasi [...] di quell'episodio di "tirannia russo-giudaico-rivoluzionaria" (E. Fattorini, p. 116) e di "dittatura del proletariato", senza tralasciare d'insistere, nelle sue relazioni alla Segreteria di Stato, sulla componente ebraica del bolscevismo dilagante ...
Leggi Tutto
Gruppi di interesse e di pressione
Domenico Fisichella
Introduzione
Nel linguaggio delle scienze sociali è possibile individuare due accezioni fondamentali della parola 'gruppo'. Per la prima, di carattere [...] organizzativi di tipo corporativo, nonché ai timori delle classi dirigenti nei confronti delle spinte sociopolitiche del nascente proletariato urbano industriale. Dalla francese Loi Le Chapelier del 1791 alla legislazione britannica del 1799 contro l ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Piero Sraffa
Alessandro Roncaglia
Piero Sraffa non è solo uno dei maggiori economisti del 20° sec., ma è anche un importante protagonista della cultura filosofica e politica. I suoi contributi teorici [...] borghesi nella lotta al fascismo e l’importanza delle istituzioni democratiche per lo sviluppo sociale e politico del proletariato. A parere di Sraffa, nella situazione del momento, caratterizzata dalla dittatura fascista, la classe operaia è assente ...
Leggi Tutto
CONTI, Giovanni
Bruno Di Porto
Nato il 17 nov. 1882 a Montegranaro (Ascoli Piceno) da David, piccolo imprenditore calzaturiero, e dall'insegnante Livia Germozzi, studiò al liceo-ginnasio statale di [...] democratico repubblicano (un'ala del Partito d'azione, fusosi invece nel Partito socialista italiano di unità proletaria), vi recò una diversa esperienza e mentalità politicoeconomica, aliena dalla visione associazionistica, volta a grandi orizzonti ...
Leggi Tutto
SARAGAT, Giuseppe
Mirco Carrattieri
SARAGAT, Giuseppe. – Nacque a Torino il 19 settembre 1898 da Giovanni e da Ernestina Stratta.
Il padre, nato nel 1855, era un avvocato sardo di famiglia catalana [...] schierò decisamente contro lo schema di programma di Giustizia e Libertà (GL), definita «un partito neoliberale», e rivendicò al proletariato la guida dell’antifascismo (Per il partito, in Avanti!, 5 marzo 1932). Nel 1934 rifiutò quindi le proposte ...
Leggi Tutto
RICCI, Scipione de'
Mario Rosa
RICCI, Scipione de’. – Nacque a Firenze il 9 gennaio 1741 da Pier Francesco, di nobile famiglia, auditore presidente dell’Ordine di S. Stefano, e da Luisa Ricasoli.
Dopo [...] di assorbire, nel rinnovato contesto parrocchiale, il fenomeno negativo dei beneficiati senza cura d’anime e di un ‘proletariato’ ecclesiastico al di fuori della rete beneficiaria, e a migliorare le condizioni economiche e la cultura del clero ...
Leggi Tutto
CORBETTA, Eugenio
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 15 nov. 1835, terzo dei quattro figli di Francesco e di Maddalena Tenca.
Trasferitasì a Milano verso la metà del XVIII secolo senza spezzare i [...] lombarda più avanzata una sensibilità sociale attenta più a promuovere che a soccorrere. Il conflitto che opponeva il proletariato ai possidenti, a quanto scriveva nell'Imposta avendo sott'occhio la situazione. inglese, era ineliminabile, ma "i tempi ...
Leggi Tutto
proletariato
s. m. [der. di proletario, coniato sul fr. prolétariat]. – La condizione dei proletarî; più spesso in senso collettivo, l’insieme, la classe sociale dei proletarî. Con valore estens., il termine designa genericam. la massa delle...
proletario
proletàrio agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. proletarius; la connessione con proles «prole», e l’interpretazione già antica di proletarii come coloro «il cui unico patrimonio era costituto dalla prole», non sembrano molto convincenti]....