Nella teoria della notazione mensurale tra 13° e 16° sec., il rapporto di durata tra semibreve e minima, che poteva essere maior, quando una semibreve corrispondeva a tre minime, o minor, quando corrispondeva a due minime (➔ modo) ...
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Musicista vissuto fra il sec. XIV e il XV; uno dei rappresentanti dell'Ars Nova (v.). Conosciamo di lui canzoni su testo francese, nove nel Cod. 568 della Biblioteca Estense di Modena, due nel ms. 6771 [...] spesso, come esempio, tra quei musicisti che usarono note nere per indicare il tempo perfetto con prolazione maggiore e note rosse per indicare la prolazione minore.
Bibl.: J. Wolf, Geschichte der Mensural-Notation, I, Lipsia 1904, p. 343 e passim ...
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roco
Maurizio Dardano
Col significato di " non chiaro ", " non limpido ", e riferito a un'emissione vocale, appare una sola volta, in Pg V 27 Quando s'accorser ch'i' non dava loco / per lo mio corpo [...] anime.
L'Ottimo commenta: " altro non è a dire O lungo e roco, se non mutazion di voce, e ristare l'atto della prolazione d'essa; ché ‛ essere roco ', è essere in privazione di voce ".
L'aggettivo appare anche In If XIV 3, come variante di fioco ...
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accento
. Nell'unico luogo in cui compare, parole di dolore, accenti d'ira (If III 26), ha il valore di "tono di voce " esprimente il sentimento dell'ira. Questa interpretazione è dominante presso gli [...] est debita pronunciatio vocis " (Benvenuto); " L'accento è un regolare temperamento di voci fatto in significata prolazione " (Anonimo). Qualche interprete moderno vede in a. un sinonimo di " parole "; il Sapegno intende " interiezioni ".
Per ...
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MENSURALISMO. (fr. musique proportionnelle; ted. Mensuralmusik; ingl. measured music)
Guido GASPERINI
Con la parola "mensuralismo" si deve intendere il sistema di misura musicale che andò formandosi [...] termini di modo (relazioni fra le longhe e le brevi) di tempo (relazioni fra le brevi e le semibrevi) e di prolazione (relazioni tra le semibrevi e le minime), ognuno dei quali forma una categoria a parte nel quadro generale del sistema mensurale. E ...
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VALENTINI, Pier Francesco
Luigi COLACICCHI
Musicista, nato a Roma verso il 1570, ivi morto nel 1654. Allievo di Giovanni Maria Nanini, fu egli stesso teorico di valore e uno dei più sapienti contrappuntisti [...] egli lasciò tre trattati didattici manoscritti: 1. Duplitonio Musica; 2. Trattato del tempo. del modo e della prolazione; 3. Trattato della battuta musicale, alla biblioteca Barberini ove sono tuttora conservati sotto i numeri 3287 e 3288 ...
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MODO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Carmelo SCUTO
Guido GASPERINI
Filosofia. - Termine filosofico (dal lat. modus, corrispondente al gr. τσόπος), designante in generale la qualificazione non essenziale, [...] i due modi erano i seguenti:
Alle espressioni suddette facevano, poi, seguito quelle di tempo perfetto o imperfetto o di prolazione maggiore e minore, con le quali veniva indicato il valore ternario o binario delle breve e della semibreve.
3. Nome ...
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La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] al valore ternario o binario della longa. A queste espressioni facevano, poi, seguito quelle di tempo perfetto e imperfetto o di prolazione maggiore e minore, con le quali era indicato il valore ternario o binario della breve e della semibreve. ...
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LUCHINI (Lucchini), Paolo
Paolo Peretti
Nacque quasi certamente a Pesaro intorno al 1535, ma nulla di preciso è noto sulle sue origini.
Egli stesso dice di aver ideato per sé una simbolica "arma", poi [...] delle figure, e delle proportioni (cc. 59v-85; 14 capitoli: qualità e quantità delle note, modo, tempo e prolazione, pause, "ligature" e punti, sincope, emiolia e sesquialtera, ecc.); III: Della pratica (cc. 86-[174r]; 30 capitoli: contrappunto ...
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NOTAZIONE musicale
Guido Gasperini
Tre sono state le maniere con le quali si è provveduto, nelle diverse epoche della storia musicale, alla rappresentazione grafica dei suoni musicali. La più antica [...] legature), basti qui infine ricordare l'uso specialissimo dei segni di misure per il quale (specialmente in effetto della prolazione) in uno stesso pezzo sono adoperati nelle varie parti del canto i più diversi segni di misura, rendendo necessario ...
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prolazione
prolazióne s. f. [dal lat. prolatio -onis, der. di prolatus, part. pass. di proferre (v. proferire)]. – 1. ant. L’atto e il modo di proferire le parole: eloquentissimo fu e facondo, e con ottima e pronta p. (Boccaccio, di Dante)....
prolatore
prolatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo prolator -oris, der. di proferre (v. prolazione)], ant. e raro. – Chi proferisce, cioè pronuncia o dice qualcosa, o anche offre, dona: prolatrice di utili consigli (Gioberti).