MANCINELLI, Luigi
Lorenzo Mattei
Nacque a Orvieto il 5 febbr. 1848, secondogenito di Raffaele, appartenente a una famiglia di commercianti, musicofilo e componente per alcuni anni della banda cittadina, [...] supporto tecnico che trasmetteva l'immagine - non si articola in una funzione referenziale relazionata allo svolgersi della proiezione, bensì diviene "una messinscena esattamente parallela a quella del regista" (cfr. Piccardi, p. 59). Nell'ottica del ...
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BERIO, Luciano
Giorgio Pestelli
Nato il 24 ottobre 1925 a Oneglia (Imperia), era figlio e nipote di musicisti: il nonno Adolfo era stato organista e compositore di pagine sacre e pezzi strumentali, per [...] Berio, oltre al perdurante desiderio di far interagire suoni strumentali e suoni elettronici, diventò sempre più allettante la proiezione spaziale del suono; da queste istanze, con la collaborazione di Peter Otto e Nicola Bernardini, derivò la messa ...
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DI CAPUA, Eduardo
Daniela Rota
Nacque a Napoli il 12 maggio 1865 da Giacobbe ("posteggiatore", violinista, nonché autore di canzoni napoletane che godettero al tempo di una certa notorietà). Fu il padre [...] ordine economico; fuinfatti costretto a dirigere un'orchestrina al teatro dei Fiorentini durante gli intervalli, accompagnando al piano la proiezione dei film muti in locali di infima categoria, e impartendo lezioni di canto.
Morì a Napoli il 3 ott ...
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GENTILUCCI, Armando
Gianluigi Mattietti
Nacque a Lecce l'8 ott. 1939 da Ottorino, compositore, e Margherita Sallusti, autrice di testi poetici e teatrali. La famiglia si trasferì a Milano quando il [...] musicale. A partire da questo concetto si chiarisce anche l'idea dell'atto compositivo come una libera e pluralistica proiezione delle componenti del suono stesso. Nelle composizioni dell'ultimo decennio l'attenzione del G. si concentrò proprio sull ...
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DEGRADA, Francesco
Cesare Fertonani
Formazione e prime esperienze
Nacque a Milano il 23 maggio 1940 da Luciano, impiegato, e Hirte De Libero; lo zio materno, che ebbe una fondamentale importanza nella [...] le distanze dal presente – e dunque anche da sé – per poter comprendere qualcosa del passato, da questa proiezione utopica della conoscenza traeva impulso per Degrada il fascino della ricerca storica e musicologica; una ricerca che puntava a ...
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FRAZZI, Vito
Gianluigi Mattietti
Nacque a San Secondo Parmense il 1° ag. 1888 da Antonio e Dina Allegri. Studiò al conservatorio di Parma, diplomandosi in organo nel 1907, con A. Galliera, e in composizione [...] cupa e nell'enfatizzare la scena finale della tempesta. Tra i vari personaggi spicca quello del giullare, una sorta di proiezione critica della mente del sovrano e figura speculare a quella di Sancio nel Don Chisciotte. In quest'opera, frutto di ...
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MADERNA, Bruno
Gianluigi Mattietti
Nacque a Venezia il 21 apr. 1920 da Carolina Maderna e Umberto Grossato. La madre, nubile, morì quando il M. aveva solo 4 anni. Il padre, musicista d'intrattenimento, [...] in Quadrivium, pezzo del 1969 con un organico orchestrale suddiviso in quattro ensembles distinti (che genera quindi una proiezione spaziale del suono). Anche il concerto per violino, dello stesso anno, prevede alcune pagine che possono essere ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque di ritrar dal vostro parlare, che non venendo...
proiezionista
s. m. e f. [der. di proiezione] (pl. m. -i). – Tecnico addetto alla proiezione di film e alla cura degli impianti fissi di proiezione (cabina, proiettori, ecc.).