Stoccarda, febbraio 1888: Engels dà alle stampe gli ultimi appunti del caro amico, ormai scomparso da cinque anni. Vengono pubblicate le Tesi su Feuerbach, un breve scritto di Marx, elaborato quarant’anni [...] è stato comprendere come il mondo religioso non sia altro che lo specchio, la proiezione di una realtà mondana. Il perché di tale proiezione risiede nell’autodissociazione e autocontraddittorietà di una base sociale in cui gli esseri umani, non ...
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Un ulteriore esempio, riportato nel libro Donne e Bibbia nel Medioevo (secoli XII-XV). Tra ricezione e interpretazione, di come determinate riletture si cristallizzino per tradizione è quello della figura [...] umani e soprattutto maschili, facendo riferimento ai racconti delle tre imputate. Picchiano, pretendono rapporti carnali: sembra una proiezione demoniaco-metareale di una condizione femminile umano-reale. Bisogna anche tenere conto che i processi ...
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«Chi è il pazzo di noi due? Eh, lo so: io dico: "tu", e tu col dito indichi me. - Va’ là, che così a tu per tu, ci conosciamo bene noi due! - Il guaio è che, come ti vedo io, non ti vedono gli altri! E [...] riflesso nello specchio, tra un sogghigno e l’altro, è Lamberto Laudisi, acuto personaggio di creazione pirandelliana e proiezione fantasiosa dello stesso autore girgentino nel suo noto capolavoro Così è (se vi pare). Il monologo allo specchio è ...
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Il mito della romanitas ha svolto una funzione straordinariamente importante nel processo di costruzione identitaria del fascismo italiano. Cruciale, per la politica culturale fascista, è stata la celebrazione [...] che il richiamo alle radici romane non assume tratti di reazionaria nostalgia, quanto si presenta piuttosto come una proiezione, saldamente ancorata ed inquadrata in un destino imperiale, verso il futuro, volta a trasformare gli Italiani nei Romani ...
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Il caso di Maria di NardòQuesto approfondimento, complemento dell’articolo Il Tarantismo: specchio di un conflitto interiore - Evoluzione e interpretazioni socio culturali, si propone di presentare i significati [...] a pagare ogni anno il suo tributo alla taranta e al Santo e potrà guarire solo per grazia dello sposo celeste, proiezione e sublimazione dell’amante terreno. Questo tributo non è solo un modo per ricongiungersi alla tenerezza del primo amore, ma ...
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Il 27 giugno del 1927 il sipario del Théâtre Hébertot a Parigi si apre sull’Orphée, tragedia in un atto e un intervallo di Jean Cocteau. Il tema è classico: il mitico poeta di Tracia, Orfeo, disperato [...] Disney, per il remake cinematografico del 1990, si rifanno a quest’opera. Diario radiofonico registrato durante la proiezione de Le Testament d'Orphée, 1959: https://www.radiofrance.fr/franceculture/podcasts/serie-journal-du-film-le-testament ...
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All’interno del film Bardo (2022) tutto sembra suggerire che il Messico non è un paese, ma un «pinche estado mental» (tr: un maledetto stato mentale). In particolare, questa frase viene pronunciata per [...] e ciò li ha portati a costituire oggi la punta di diamante del cinema messicano nel mondo. Infatti, nonostante la proiezione internazionale, le loro opere sono attraversate in maniera più o meno evidente da alcuni temi chiave della cultura d’origine ...
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Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] realistica. Secondo tale prospettiva, la realtà non è frutto di una costruzione sociale, né è la proiezione della coscienza, ma è qualcosa di inemendabile , di esistente indipendentemente dalle cogitationes e dalle prerogative volontaristiche ...
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Durante la seconda metà del XVIII secolo, tanto nel campo dell’arte figurativa quanto in quello della letteratura, si assiste al proliferare di una serie di immagini e rappresentazioni paesaggistiche [...] con il mondo naturale non consiste per Rousseau in una reinterpretazione del mondo da parte del soggetto, ma in una proiezione di questo sulla natura, in un percorso che porta soggetto e natura ad avvicinarsi, fino a scomparire nell’io. Sempre ...
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Compagna di questa poesia è dunque Who has no found the Heaven – below –, dove, nel confronto below/above, l’io lirico costruisce una simmetria tra paradiso celeste e terrestre («Who has no found the Heaven [...] come se, fanciullo, gli fosse stato sottratto qualcosa di cui non resta che il sentimento di un vuoto – di qui la proiezione in una situazione che somiglia all’esilio («As one bemoaning a Dominion/Itself the only Prince cast out –»). L’io di questa ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque di ritrar dal vostro parlare, che non venendo...
proiezionista
s. m. e f. [der. di proiezione] (pl. m. -i). – Tecnico addetto alla proiezione di film e alla cura degli impianti fissi di proiezione (cabina, proiettori, ecc.).
Matematica
In geometria, la p. di un punto P da un centro S è l’operazione di tracciare la retta SP; p. di una retta r da un centro S è la costruzione del piano individuato da r e S; p. di un punto P da una retta s è la costruzione del piano...
proiezione
In psicoanalisi, meccanismo di difesa (➔) per il quale il soggetto attribuisce ad altri sentimenti, desideri, aspetti propri che rifiuta di riconoscere in sé stesso; è processo simmetrico e opposto alla introiezione (➔). In tal...