Stoccarda, febbraio 1888: Engels dà alle stampe gli ultimi appunti del caro amico, ormai scomparso da cinque anni. Vengono pubblicate le Tesi su Feuerbach, un breve scritto di Marx, elaborato quarant’anni [...] è stato comprendere come il mondo religioso non sia altro che lo specchio, la proiezione di una realtà mondana. Il perché di tale proiezione risiede nell’autodissociazione e autocontraddittorietà di una base sociale in cui gli esseri umani, non ...
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Un ulteriore esempio, riportato nel libro Donne e Bibbia nel Medioevo (secoli XII-XV). Tra ricezione e interpretazione, di come determinate riletture si cristallizzino per tradizione è quello della figura [...] umani e soprattutto maschili, facendo riferimento ai racconti delle tre imputate. Picchiano, pretendono rapporti carnali: sembra una proiezione demoniaco-metareale di una condizione femminile umano-reale. Bisogna anche tenere conto che i processi ...
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«Chi è il pazzo di noi due? Eh, lo so: io dico: "tu", e tu col dito indichi me. - Va’ là, che così a tu per tu, ci conosciamo bene noi due! - Il guaio è che, come ti vedo io, non ti vedono gli altri! E [...] riflesso nello specchio, tra un sogghigno e l’altro, è Lamberto Laudisi, acuto personaggio di creazione pirandelliana e proiezione fantasiosa dello stesso autore girgentino nel suo noto capolavoro Così è (se vi pare). Il monologo allo specchio è ...
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Il mito della romanitas ha svolto una funzione straordinariamente importante nel processo di costruzione identitaria del fascismo italiano. Cruciale, per la politica culturale fascista, è stata la celebrazione [...] che il richiamo alle radici romane non assume tratti di reazionaria nostalgia, quanto si presenta piuttosto come una proiezione, saldamente ancorata ed inquadrata in un destino imperiale, verso il futuro, volta a trasformare gli Italiani nei Romani ...
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All’interno del film Bardo (2022) tutto sembra suggerire che il Messico non è un paese, ma un «pinche estado mental» (tr: un maledetto stato mentale). In particolare, questa frase viene pronunciata per [...] e ciò li ha portati a costituire oggi la punta di diamante del cinema messicano nel mondo. Infatti, nonostante la proiezione internazionale, le loro opere sono attraversate in maniera più o meno evidente da alcuni temi chiave della cultura d’origine ...
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Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] realistica. Secondo tale prospettiva, la realtà non è frutto di una costruzione sociale, né è la proiezione della coscienza, ma è qualcosa di inemendabile , di esistente indipendentemente dalle cogitationes e dalle prerogative volontaristiche ...
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Durante la seconda metà del XVIII secolo, tanto nel campo dell’arte figurativa quanto in quello della letteratura, si assiste al proliferare di una serie di immagini e rappresentazioni paesaggistiche [...] con il mondo naturale non consiste per Rousseau in una reinterpretazione del mondo da parte del soggetto, ma in una proiezione di questo sulla natura, in un percorso che porta soggetto e natura ad avvicinarsi, fino a scomparire nell’io. Sempre ...
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Le parole spesso prendono vita e percorrono strade che le portano ad assumere significati assai diversi da quelli di partenza. Così accade anche per il termine utilizzato per indicare il racconto della [...] sua crescita, può essere amore, dolore, innocenza, ricordo e nostalgia. Oggi, nel mondo occidentale, è oggetto di cura e proiezione dei desideri, un atteggiamento che non sempre si rivela utile per la crescita dei piccoli che spesso vengono soffocati ...
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La Turchia deve al suo peso demografico, alla sua posizione e alla sua storia, l’importanza che possiede nello scacchiere mediorientale: trovandosi al crocevia tra Europa e mondo arabo, possiede una centralità [...]
La politica estera turca degli ultimi anni sconta l’elemento che è al tempo stesso la forza e il limite della sua proiezione esterna: la Turchia è un attore molto importane sulla linea che divide l’Europa e il Medio Oriente, ma, parafrasando Erik J ...
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Due teorie per spiegare l’esistenza umana, ai confini della fisica e della filosofia
Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, in un orizzonte culturale che abbraccia insieme la fisica e la [...] : «La teoria dell’atomo di idrogeno di Bohr può essere vista da un punto di vista psicologico come la proiezione della dialettica qualitativa di Kierkegaard» e riscontra «come il modello kierkegaardiano dei salti discontinui divenne parte della più ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque di ritrar dal vostro parlare, che non venendo...
proiezionista
s. m. e f. [der. di proiezione] (pl. m. -i). – Tecnico addetto alla proiezione di film e alla cura degli impianti fissi di proiezione (cabina, proiettori, ecc.).
Matematica
In geometria, la p. di un punto P da un centro S è l’operazione di tracciare la retta SP; p. di una retta r da un centro S è la costruzione del piano individuato da r e S; p. di un punto P da una retta s è la costruzione del piano...
proiezione
In psicoanalisi, meccanismo di difesa (➔) per il quale il soggetto attribuisce ad altri sentimenti, desideri, aspetti propri che rifiuta di riconoscere in sé stesso; è processo simmetrico e opposto alla introiezione (➔). In tal...