Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] non occludenti degli otturatori di cinepresa e proiettore, permettendo così di codificare e riprodurre coppie anni Sessanta, l'essenza dell'interscambio tra f. e mezzo cinematografico.Interscambio che, d'altra parte, era iniziato con la nascita ...
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Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] il proiettore e non la macchina da presa. In altre parole, il principio teorico e tecnico su cui si basa il cinematografo è la possibilità di riprendere la realtà in movimento per mezzo di un apparecchio (la cinecamera) che scompone il movimento ...
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Multimediali, sistemi
Paolo Marocco
Il termine multimediale si riferisce a sistemi aggregativi di media differenti, o comunque di oggetti appartenenti a sorgenti e dispositivi di natura eterogenea, [...] emergono il piano-sequenza (ritornato ad affermarsi nel linguaggio cinematografico) e la soggettiva, che in questo caso definisce una Tra i sistemi presentati nel 2001 va menzionato un proiettore e un sistema di controllo che permette l'interazione ...
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Museo
Sergio Toffetti
Le origini
Macchine per la riproduzione di immagini fisse e in movimento si trovavano già esposte a partire dal tardo Rinascimento, accanto a strumenti di ottica e fisica sperimentale, [...] Alva Edison e dei fratelli Lumière. Forme di collezionismo cinematografico vero e proprio nacquero a partire dagli anni Dieci shows di Parigi, Londra e New York al kinetoscopio e al proiettore originali di Edison, all'animatografo di Robert W. Paul, ...
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Illuminazione
Carlo Montanaro
Il primo studio cinematografico concepito per sperimentare la possibilità di riprodurre immagini in movimento, il Black Maria ‒ così chiamato dal soprannome attribuito [...] un temporale). L'apparecchiatura illuminante più potente (10.000 W) mai utilizzata nel cinematografo, e ancora in uso agli inizi del 21° sec., è il Brutus, un proiettore ad arco protetto prodotto negli Stati Uniti nel secondo dopoguerra dalla Mole ...
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Porter, Edwin Stanton
Giulia Carluccio
Regista cinematografico statunitense, nato a Connellsville (Pennsylvania) il 21 aprile 1869 e morto a New York il 30 aprile 1941. Personalità poliedrica (lavorò [...] The prisoner of Zenda (1913), la prima delle numerose versioni cinematografiche del romanzo di A.J. Hope; The count of Monte Machine Corporation, con cui iniziò la grande produzione del proiettore Simplex (da lui progettato nel 1908 e messo in ...
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Schermo
Costante De Simone
Lo s. è il luogo dell'attualizzazione dell'opera cinematografica, la finestra sull'universo delle immagini. Per questo in film come The purple rose of Cairo (1985; La rosa [...] un flussometro a riflessione sullo s. illuminato dal proiettore a otturatore fermo e deve essere uniforme su tutta fisso tra i lati e non variabile come quello delle immagini cinematografiche. La ragione è storica e ha origine sul finire degli anni ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] una pellicola: si cerca di annullare il rumore del proiettore; si accentua il buio nella sala; si usano poltrone subentrare l'idea di canonicità o di grammaticalità; se lo sguardo cinematografico è soltanto 'quasi' come lo sguardo umano, in cambio lo ...
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Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] , a un suo stadio di sviluppo, la 'macchina' assume la forma di una lanterna magica o di un cinematografo (cioè di un proiettore) e le immagini che il malato vede non sono "tridimensionali come le allucinazioni visive tipiche" ma bidimensionali, come ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] criticando i primi tentativi di sincronizzare il proiettore con il fonografo, sostiene che la presenza . Il futuro del sonoro. Dichiarazione, in S.M. Ejzenštejn, La forma cinematografica, Torino 1986).
B. Balázs, Der Geist des Films, Halle 1930 (trad ...
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proiettore
proiettóre s. m. [der. del lat. proiectus; v. proietto e proiettare]. – 1. Apparecchio che impiega una sorgente luminosa e un sistema di lenti o specchi per proiettare un fascio di luce intenso e ristretto e illuminare oggetti anche...
cineproiettore
cineproiettóre s. m. [comp. di cine e proiettore]. – Termine usato talvolta nel linguaggio com. per indicare il proiettore cinematografico, in partic. quelli per la proiezione di pellicole a passo ridotto.