Museo
Sergio Toffetti
Le origini
Macchine per la riproduzione di immagini fisse e in movimento si trovavano già esposte a partire dal tardo Rinascimento, accanto a strumenti di ottica e fisica sperimentale, [...] Alva Edison e dei fratelli Lumière. Forme di collezionismo cinematografico vero e proprio nacquero a partire dagli anni Dieci shows di Parigi, Londra e New York al kinetoscopio e al proiettore originali di Edison, all'animatografo di Robert W. Paul, ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] , tra gli altri: azione, bigliettario, cabina, camerino, casa (di cinematografia), cinematografaro, dal vero, effetto, manovratore, negativo, operatore, parte, positivo, proiettore, sala, scritturare, teatro di posa (Raffaelli 1993: 125-126).
Meno ...
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Illuminazione
Carlo Montanaro
Il primo studio cinematografico concepito per sperimentare la possibilità di riprodurre immagini in movimento, il Black Maria ‒ così chiamato dal soprannome attribuito [...] un temporale). L'apparecchiatura illuminante più potente (10.000 W) mai utilizzata nel cinematografo, e ancora in uso agli inizi del 21° sec., è il Brutus, un proiettore ad arco protetto prodotto negli Stati Uniti nel secondo dopoguerra dalla Mole ...
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Porter, Edwin Stanton
Giulia Carluccio
Regista cinematografico statunitense, nato a Connellsville (Pennsylvania) il 21 aprile 1869 e morto a New York il 30 aprile 1941. Personalità poliedrica (lavorò [...] The prisoner of Zenda (1913), la prima delle numerose versioni cinematografiche del romanzo di A.J. Hope; The count of Monte Machine Corporation, con cui iniziò la grande produzione del proiettore Simplex (da lui progettato nel 1908 e messo in ...
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Schermo
Costante De Simone
Lo s. è il luogo dell'attualizzazione dell'opera cinematografica, la finestra sull'universo delle immagini. Per questo in film come The purple rose of Cairo (1985; La rosa [...] un flussometro a riflessione sullo s. illuminato dal proiettore a otturatore fermo e deve essere uniforme su tutta fisso tra i lati e non variabile come quello delle immagini cinematografiche. La ragione è storica e ha origine sul finire degli anni ...
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SCENOTECNICA
Virgilio Marchi
. Tecnica della scena (teatrale, cinematografica, ecc.). Il concetto di tecnica della scena investe tutto quanto appartiene alla medesima e cioè: dalla recitazione al movimento [...] della sua mancanza di naturalezza, per sostituirla con batterie di proiettori da porsi ai lati del boccascena dentro la sala. Però la lavoro che si deve "girare".
D'altronde il cinematografo si concreta attraverso mansioni ancor più suddivise che ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] una pellicola: si cerca di annullare il rumore del proiettore; si accentua il buio nella sala; si usano poltrone subentrare l'idea di canonicità o di grammaticalità; se lo sguardo cinematografico è soltanto 'quasi' come lo sguardo umano, in cambio lo ...
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Contaminazioni
Laura Cherubini
La molteplicità dei media
La cultura artistica contemporanea è caratterizzata da un crossover linguistico che agisce su più livelli. Da una parte, le arti visive dialogano [...] è intrisa di nostalgia per la magia della sala cinematografica. Gli spettatori, muniti di cuffie, salgono e reale nel quale sono esposti, dove persino la presenza fisica del proiettore gioca un ruolo significativo» (Segnare il tempo, in Tacita Dean ...
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Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] , a un suo stadio di sviluppo, la 'macchina' assume la forma di una lanterna magica o di un cinematografo (cioè di un proiettore) e le immagini che il malato vede non sono "tridimensionali come le allucinazioni visive tipiche" ma bidimensionali, come ...
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Il cinema postmoderno
Bruno Roberti
Tre linee di tendenza
Se nel Novecento il cinema inteso come espressione degli immaginari di massa ha costituito un compendio delle estetiche del moderno nel loro [...] , e la riproietta nello stesso deserto, usando un potente proiettore in grado di disperdere la luce verso l’orizzonte che nel circuito dell’arte contemporanea che in quello dei festival cinematografici, in una forma ibrida che si colloca nel punto di ...
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proiettore
proiettóre s. m. [der. del lat. proiectus; v. proietto e proiettare]. – 1. Apparecchio che impiega una sorgente luminosa e un sistema di lenti o specchi per proiettare un fascio di luce intenso e ristretto e illuminare oggetti anche...
cineproiettore
cineproiettóre s. m. [comp. di cine e proiettore]. – Termine usato talvolta nel linguaggio com. per indicare il proiettore cinematografico, in partic. quelli per la proiezione di pellicole a passo ridotto.