PASCAL
PASCAL 〈pascàl〉 [INF] Uno dei linguaggi classici di programmazione introdotto da N. Wirth nel 1970: v. linguaggi di programmazione: III 426 f. ...
Leggi Tutto
Abbreviazione di list processing, nome di un linguaggio di programmazione, sviluppato inizialmente presso il MIT, particolarmente orientato al trattamento di liste che possono contenere indifferentemente [...] dati o istruzioni di programma. Per questa sua caratteristica, il linguaggio è anche usato nel campo della intelligenza artificiale per realizzare particolari strumenti software, come per es. motori inferenziali per sistemi esperti. ...
Leggi Tutto
UNIX Sistema operativo (➔ operativo, sistema) implementato con il linguaggio di programmazione C, sviluppato dai Bell Laboratories inizialmente per uso interno e successivamente introdotto in ambiente [...] disk e stampanti, ed elementi software di comunicazione interprocesso, quali le socket, come se fossero file; l’uso di un cospicuo numero di programmi relativamente piccoli progettati per essere eseguiti in sequenza, tipicamente usando l’output del ...
Leggi Tutto
MACSYMA
MACSYMA 〈màksima〉 [ELT] [INF] Sigla di un sistema di programmazione di calcolatori elettronici per calcoli di manipolazione algebrica: v. manipolazione algebrica: III 618 f. ...
Leggi Tutto
codice sorgente
Mauro Capelli
Versione di un algoritmo scritta in un linguaggio di programmazione ad alto livello (ossia più vicino al linguaggio umano, tipicamente in pseudo inglese), le cui istruzioni [...] (per es., il linguaggio C) il codice sorgente viene reso eseguibile tramite un processo in più fasi che impiega programmi opportuni di compilazione (tipicamente un precompilatore o preprocessore, un compilatore e un linker). Nel primo caso si ha una ...
Leggi Tutto
Sigla di Beginner’s all purpose symbolic Instruction code, linguaggio di programmazione ad alto livello, ideato nel 1963 da John Kemeny e Thomas Kurtz al Darthmouth College. Pensato per i principianti, [...] era votato più alla semplicità che alla potenza espressiva. Nel corso degli anni, ai concetti originari se ne sono aggiunti via via altri, rendendo il B. paragonabile agli altri linguaggi di programmazione. ...
Leggi Tutto
array
Mauro Cappelli
Struttura di dati complessa impiegata in molti linguaggi di programmazione per la gestione di insiemi ordinati di dati. Spesso, mutuando il linguaggio dalla matematica, gli array [...] variabili dello stesso tipo identificate con un unico nome simbolico e da un indice intero positivo. Ogni linguaggio di programmazione presenta una propria sintassi per descrive i vettori. In generale, la sintassi è per es. tipo nome [lunghezza]. Un ...
Leggi Tutto
Macaulay
Macaulay 〈mëkòli〉 [ALG] [ELT] [INF] Denomin. di un linguaggio di programmazione per calcoli ed elaborazioni di algebra commutativa e di geometria algebrica: v. manipolazione algebrica: III 619 [...] b ...
Leggi Tutto
In informatica, in particolare con riferimento alla rete Internet, esperto di programmazione e di reti telematiche che, perseguendo l’obiettivo di democratizzare l'accesso all'informazione e animato [...] da princìpi etici, opera per aumentare i gradi di libertà di un sistema chiuso e insegnare ad altri come mantenerlo libero ed efficiente. Il termine, originatosi a cavallo degli anni 1960 al MIT di ...
Leggi Tutto
SMALLTALK
SMALLTALK 〈smóltok〉 [INF] Denomin. ingl. "parla poco" di un linguaggio di programmazione del tipo orientato all'oggetto: v. linguaggi di programmazione: III 428 f. ...
Leggi Tutto
programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...