Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni Trenta del Novecento i logici riescono a dare uno statuto matematico alla [...] calcolabile. Si può definire la funzione
h = [f|per tutti i programmi p, se p termina allora f(p)= 0 altrimenti f(p)= 1 dimostrabilità nella logica del primo ordine è risolvibile in tempo lineare o quadratico. L’origine ufficiale della teoria è nel ...
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matrice
matrice tabella rettangolare di simboli, detti elementi della matrice, che rappresentano numeri reali, numeri complessi o, più in generale, elementi di un campo K o di un anello A. Gli elementi [...] n, con elementi appartenenti a un campo K, è detto gruppo lineare generale, è indicato con il simbolo GL(n, K) e propriamente detta → array. Nella maggior parte dei linguaggi di programmazione è possibile definire un array e fare riferimento ai dati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’evoluzione della musica elettroacustica a partire dal 1970 è strettamente collegata [...] trasformazione del suono digitale. Il percorso non è comunque lineare: fino alla metà degli anni Ottanta, le apparecchiature ricerca su strumenti per la trasformazione del suono e la programmazione di una serie di concerti in cui viene utilizzata l’ ...
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ipertesto
Nicola Nosengo
Una pagina a più dimensioni
Un ipertesto è un testo che non deve essere letto necessariamente dall'inizio alla fine, bensì secondo diversi percorsi. Il più noto esempio di ipertesto [...] o documenti che poteva non solo essere consultato in modo lineare attraverso un indice ‒ come avviene in un libro ‒ i segni ⟨ e >, che possono essere lette da appositi programmi, i browser, e riconosciute come istruzioni per la visualizzazione. L ...
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differenze finite
Flavio Pressacco
Analogo discreto del differenziale (➔) nel continuo. Supponiamo di conoscere i valori di una funzione f(x) solo in certi punti equispaziati della variabile indipendente [...] solo le differenze prime), lineare (la relazione fra l’incognita e la differenza è lineare), a coefficienti costanti e reazione dell’offerta è ritardata del tempo necessario a programmare la produzione. L’equazione alle differenze corrispondente è la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni Cinquanta del Novecento furono proposti due approcci allo studio matematico [...] come l’informatica (tecniche di compilazione dei linguaggi di programmazione), la matematica discreta, la logica e perfino la dalle proprietà degli elementi della stringa e dal loro ordine lineare trova un’espressione matura nel lavoro del 1958 del ...
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Edelman, Gerald Maurice
Gilberto Corbellini
Immunologo statunitense (n. New York 1929). Dal 1966 al 1992 professore presso il Rockefeller Institute for Medical Research; si trasferisce nel 1992 allo [...] capire il cervello, perché si basano sull’idea di una programmazione ‘disincarnata’ e, al meglio, possono servire per costruire presso la Rockefeller University
1969 Ottiene la prima struttura lineare di un anticorpo
1972 Premio Nobel per la Medicina ...
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ricorsione
Mauro Cappelli
Metodo per definire funzioni in modo tale che la funzione includa sé stessa nella propria definizione. Si tratta di una tecnica di programmazione molto potente e molto sfruttata [...] la tecnica della ricorsione presenta anche alcune insidie di programmazione. Un primo rischio è la ricorsione infinita, che si problemi possono richiedere soluzioni ricorsive di complessità non lineare, che può portare rapidamente a una saturazione ...
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punti di sella
Angelo Guerraggio
Nell’enunciato del teorema di Kuhn-Tucker, relativo al problema di determinare il massimo di una funzione f con i vincoli gi(x)≤0, compare la funzione lagrangiana L [...] di punto di sella permette di enunciare una condizione sufficiente, per l’iniziale problema di programmazione non lineare, particolarmente comoda perché non richiede alcuna ipotesi di regolarità (continuità, differenziabilità ecc.) sulle funzioni ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] domandati, fra l’altro, quali effetti sociali siano ascrivibili alla programmazione evasiva, con risposte che hanno oscillato fra quella di P. nel caso della televisione, esige una sintassi lineare-visuale di eventi e una struttura narrativa ...
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lineare1
lineare1 agg. [dal lat. linearis]. – 1. Inerente a una linea (per lo più retta), che procede secondo una retta, o che si sviluppa prevalentemente nel senso della lunghezza: misure l., le misure di lunghezza (contrapp. alle misure...
programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...