(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] nostra responsabilità. L'opera dello storico si legava profondamente alle strutture culturali senza i miti e gli squilibri che spesso derivano da una velleitaria programmazione esterna.
L'esigenza di 'integrare' ogni tipo di informazione (lessicale ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] a tenerle tutte in conto, ad aiutare con programmi ad hoc le identità culturali particolari, persino quelle il mondo storico-sociale, non coincide con la cultura. Esiste una struttura sociale, fatta di rapporti economici e politici, che non è ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] l'industria cinematografica si è quasi sempre strutturata in funzione delle caratteristiche di genere che ne avrebbero marcato i prodotti. Quanto più il cinema ha inteso essere un fenomeno centralizzato, programmato, tanto più la sua operatività si è ...
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Il modo in cui un sistema (anche vivente) è strutturato al fine del corretto espletamento delle sue funzioni o associazione di persone e istituzioni volte a un fine comune.
Diritto
Organizzazioni internazionali
Enti [...] applications perché concernenti l’elaborazione di transazioni finanziarie e contabili) erano relativamente facili da strutturare nei linguaggi di programmazione esistenti all’epoca, limitati e di difficile uso, e permettevano un uso fuori linea ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] questioni di metodo, Napoli 1983; Scienza e cultura. Teoria e programmi di ricerca sociale, a cura di F. Barbano, Milano 1983; di R. Scartezzini, R. Germani e R. Gritti, Napoli 1985; Strutture e strategie della vita familiare, a cura di F. Bimbi e V ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] primo impegno storico-religioso in una programmazione fenomenologica progressivamente crescente, nella quale la Social origins, Londra 1903), al principio dell'umanità, nella prima struttura associativa, che è l'orda, un padre violento, geloso, ...
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Sviluppo, antropologia dello
Mariano Pavanello
L'incontro tra sviluppo e antropologia
La nozione di sviluppo è uno dei grandi miti della seconda metà del 20° sec., così come quella di progresso lo è [...] una parola chiave e, al tempo stesso, un sistema di strutture organizzate e di pratiche. Fu presto chiaro che lo sviluppo non attori e gruppi di attori sociali e i loro effetti, programmati o inattesi, "l'antropologia del cambiamento sociale è actor- ...
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strutturare
v. tr. [der. di struttura]. – Dare una struttura; organizzare e realizzare secondo una determinata struttura, in base a un modello organico e globale: s. i rapporti sociali, o l’economia, l’amministrazione, di uno stato di recente...
programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...