BARTOLINI RUCELLAI, Camilla
Cesare Vasoli
Nacque a Firenze il 16 ott. 1465, da Domenico di Neri e da Ermellina Corbinelli. Giovanissima andò sposa a Rodolfo di Filippo Rucellai, ricco gentiluomo fiorentino. [...] inizi della predicazione savonaroliana, la B. fu tra le più ardenti seguaci del frate ferrarese di cui abbracciò il programma di riforma spirituale. Anzi, assieme al marito, decise di sciogliere il vincolo matrimoniale per ritirarsi a vita religiosa ...
Leggi Tutto
OLIMPIA
Ulrich Sinn
(XXV, p. 275)
Nel 1977 a O. sono cominciati, dopo un'interruzione di più anni, nuovi scavi archeologici, che dapprima sono stati limitati al settore sud-est del santuario e dal 1985 [...] sono stati orientati tematicamente: un punto di particolare difficoltà consiste nell'indagine sulla protostoria del sito. In un ulteriore programma di ricerca vengono indagate la storia di O. durante l'impero romano e la sopravvivenza del sito in ...
Leggi Tutto
Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] ° secolo. Esponenti rappresentativi ne furono A. Loisy, G. Tyrrell, E. Buonaiuti. L. Laberthonnière, É. Le Roy. Nel Programma dei modernisti (1908) essi proclamarono di voler «adattare» la religione cattolica a «tutte le conquiste dell’epoca moderna ...
Leggi Tutto
puritanesimo
Indirizzo confessionale sorto all’interno dell’anglicanesimo, a partire dagli anni Cinquanta del 16° sec., e sviluppatosi in Inghilterra e nelle colonie americane anche in chiave di riformismo [...] modello riformato svizzero (calvinista, in specie). Il termine p. divenne appunto sinonimo di rigoroso e intransigente programma riformatore, finalizzato a liberare la Chiesa dal controllo politico (a purificarla), ad allontanarla cioè dall’influenza ...
Leggi Tutto
Visconti, Giovanni
Arcivescovo e signore di Milano (n. 1290-m. 1354). Figlio di Matteo I, divenne vescovo di Novara (1329) e quindi signore della città (1332). Con l’avvento di Clemente VI (1342) fu [...] accettato e pochi anni dopo, morto il fratello Luchino (1349), divenne unico signore di Milano. Giovanni iniziò un ambizioso programma di espansione: concluse le paci con i Gonzaga, i Savoia e il Monferrato, nel 1350 acquistò Bologna dalla famiglia ...
Leggi Tutto
Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] ostacolare il male, che si accumula, con tutti quei mezzi, che ci si offrono nell’attuale posizione delle cose? […] Il programma dei cattolici è né eletti né elettori. Ma se la durata del disordine si prolungasse, molti laici cattolici, animati dall ...
Leggi Tutto
Giovanni Gaetano Orsini (Roma tra il 1210 e il 1220 - Soriano 1280), figlio di Matteo Rosso Orsini e di Perna Caetani; cardinale (1244), vicinissimo a Innocenzo IV nella lotta contro Federico II, ad Alessandro [...] ; fu a capo del partito che affermava la supremazia e l'indipendenza della Chiesa. Eletto papa (1277), perseguì il suo programma politico, specialmente di fronte agli Angioini (impose fra l'altro, nel 1278, a Carlo d'Angiò la rinuncia all'ufficio ...
Leggi Tutto
L'Universita Cattolica per l'Italia
Maria Bocci
Un progetto nazionale
La progettazione di un ateneo cattolico nell’Italia di Porta Pia, della questione romana e del divario tra appartenenza religiosa [...] , L’idea di patria, Milano 1916, pp. 4-13.
14 Id., Il nostro soldato, cit., p. 67.
15 A. Gemelli, F. Olgiati, Il programma del Partito Popolare Italiano. Come non è e come dovrebbe essere, Milano 1919, per il quale cfr. A. Majo, L’anima cristiana del ...
Leggi Tutto
shintoismo di Stato
Religione nazionale del Giappone, a partire dal periodo Meiji, quando prese forma, fino all’occupazione alleata seguente alla Seconda guerra mondiale, che lo soppresse. I riformatori [...] in una forma di morale e di educazione civica obbligatoria per la popolazione, che coinvolgesse quest’ultima nel programma di riforme e rafforzasse la legittimità del nuovo regime. Nello stesso tempo lo shintoismo sviluppava alcuni germi contenuti ...
Leggi Tutto
Duca di Boemia (n. 907 circa - m. 929). Primogenito del duca Vratislao I, assunse il governo della Boemia nel 921, dapprima sotto la tutela della madre Drahomira. Propagatore zelante, mediante il ricorso [...] vista ecclesiastico sia da quello politico, riconoscendo nel 929 la sovranità del re di Germania Enrico I. Il suo programma sarebbe stato adottato dai suoi successori, diventando tradizione dei sovrani cechi. A V. si deve la fondazione della rotonda ...
Leggi Tutto
programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...