BRUSONI, Girolamo
Gaspare De Caro
Assai controverse sono le notizie intorno alla famiglia, alla nascita e ai primi anni del Brusoni. La versione più probabile lo dice nato nel 1614 a Badia Vengadizza, [...] ancora legata ai moduli narrativi tradizionali. Ma nello stile senza ricercatezza e senza rigonfiature il B. tiene fede al programma dell'"avviso al lettore", nel quale si era detto fiducioso o che anche senza rattoppar zibaldoni delle altrui fatiche ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] di mediocre dottrina le può insegnare, onde non mi maraviglio se l'Italia ha così pochi medici eccellenti".
Ambizioso il programma didattico che. con consapevole orgoglio - "sebben nuovo nel leggere, son però veterano nell'arte e da veterapo leggo ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] in arte e il trionfo al suo posto del personaggio-particella.
Quanto al tipo di ricerca e alle sedi per realizzare un programma simile, il metodo "non metodico" del D. adotta e pratica la fenomenologia del "ritratto critico", una forma interpretativa ...
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EUGENIO Vulgario
Gabriella Braga
I dati certi della biografia di E. sono pochissimi; e per alcuni episodi, particolarmente importanti, della sua vita si possono avanzare solo ipotesi molto insicure.
Non [...] tedesco aveva persino ipotizzato che Ottone III, anche per l'interesse che quelle poesie potevano rivestire nel suo programma di renovatio, si fosse fatto copiare l'attuale codice Bambergense, con la silloge degli scritti di E., a Montecassino ...
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GARZONI, Tomaso
Ottavia Niccoli
Nacque nel marzo 1549 a Bagnacavallo, in Romagna, nello Stato pontificio, da Pietro e Altabella Lunardi, di condizioni economiche modeste ma in grado di provvedere all'educazione [...] G. inserì nel discorso XXXI del Teatro de' vari cervelli mondani, e che in qualche modo sembra rappresentare il programma di lavoro dell'autore.
Immensa la fortuna europea del G. (oltre quella italiana, misurabile nelle numerosissime ristampe delle ...
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PINDEMONTE, Ippolito
Corrado Viola
PINDEMONTE, Ippolito. – Nacque a Verona il 13 novembre 1753, nel ramo di S. Egidio, ultimo dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), dilettante di pittura, musica [...] e di liriche inedite e rare, Rocca S. Casciano 19052; Arminio, a cura di V. Bertolini, Verona 1969; F. Fedi, Un programma per Melpomene. Il concorso parmigiano di poesia drammatica e la scrittura tragica in Italia (1770-1786), Milano 2007, pp. 71-90 ...
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FLAIANO, Ennio
Alessandra Cimmino
Nacque a Pescara il 5 marzo 1910 da Cetteo, commerciante, e da Francesca Di Michele.
Ultimo di sette fratelli, l'infanzia del F. non fu felice: il padre era legato [...] , di fronte ad un pubblico più motivato e preparato dei precedenti. Negli ultimi anni collaborò anche con la radio (nel 1966il programma Il meridiano di Roma) e la televisione (sempre nel '66, Carta bianca, condotto da Anna Proclemer, nel 1971 Come ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] impacci aristotelici e accordare scienza e fede, come s. Tommaso accordò il cristianesimo e Aristotele. Il suo programma di scienza cristiana, in cui intende restare galileiano senza dover rinnegare la fede tridentina, muove dall'esaltazione per ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] della sconfitta di Agnadello, rifiuta di ritirarsi nell'eremo di Camaldoli e decide di portare avanti un programma di riforma cattolica percorrendo il rituale corso delle magistrature veneziane. Rispetto all'attività di un diplomatico-teologo ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] noia, dall'insofferenza o, più spesso, dalla necessità di sfuggire alle conseguenze della sua improntitudine. Più che programmare la sua esistenza, si lasciava sospingere dagli "accidenti". Nella prefazione alle Memorie ha scritto: "non avendo mai ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...