LAMBERTUCCI, Alfredo
Filippo Spaini
Nacque a Montecassiano, presso Macerata, il 19 marzo 1928 da Ernesto e Maria Burchi. Studiò a Roma prima all'Accademia di belle arti e poi presso la facoltà di architettura [...] politico e sociale molto sentito dagli architetti più impegnati, e molti di loro vennero chiamati a dare un contributo ai programmi di investimento dell'IACP. Il L. fu progettista del complesso di Vigne Nuove, nella zona Bufalotta, tra le vie Salaria ...
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BALLARDINI, Gaetano
Giuseppe Liverani
Nacque a Faenza, il Io ott. 1878. Laureatosi in giurisprudenza, archivista, studiò profondamente la storia locale; dal 1920 al 1927 fu segretario generale del Comune [...] B. determinava i compiti del nascente istituto con scrupolo e larghezza di idee.
La realizzazione dell'organico, lungimirante programma, che vedeva nel museo non più soltanto un luogo di conservazione ma il centro propulsore di attività rinnovatrici ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] dovette procedere con una certa lentezza, fin quasi a interrompersi intorno all'inizio degli anni '20, e subì anche cambiamenti di programma. Pure se non ci è pervenuto l'iniziale progetto del C., una serie di suoi schizzi (Uffizi, A 1000, 1001, 1002 ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] del santo titolare della cappella: la pala del Battesimo e il quadro con le sacre famiglie di Gesù e di s. Giovannino, programma in buona parte condotto a termine sotto la supervisione e con il diretto intervento del figlio Francesco.
Il M. morì a ...
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DE ROSSI, Francesco, detto il Salviati
Iris Cheney
Figlio di Michelangelo, tessitore di velluti, secondo il Vasari nacque a Firenze nel 1510. Un cugino favorì il suo precoce interesse per l'arte prestandogli [...] La decorazione è ricca e festosa, forse in ricordo delle temporanee decorazioni per il matrimonio del duca, di cui il complesso programma celebra le virtù e la politica, promettendo una nuova età dell'oro, di, giustizia e di pace sotto il suo governo ...
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CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] pittura nasceva come esatto riscontro delle tante accademie nate in Italia nella seconda metà del Settecento. Il programma di insegnamento puntava apertamente in direzione accademica e classicheggiante, limitandosi al disegno e alla accademia di nudo ...
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COSENZA, Luigi
Alberto White
Nacque a Napoli il 31 luglio 1905 da Raffaele e da Ada Minozzi, ambedue appartenenti alla borghesia cittadina.
Il nonno matemo Achille Minozzi, ingegnere, progettista ed [...] un rigore professionale mirante alla formulazione di proposte edilizie inquadrate sempre nel contesto urbano e definite in un coerente programma formale e funzionale. Negli stessi anni fino al 1931 gli sforzi del C. furono rivolti, da una parte all ...
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ANTONELLI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nato nel primo decennio del sec. XVI, probabilmente ad Ascoli, da Girolamo, architetto, e da Lucrezia Scuire, continuò l'attività patema, distinguendosi [...] del Duero, dell'Ebro e del Guadalquivir. Lo stesso Filippo II volle festeggiare i primi risultati del gigantesco programma effettuando con la corte un viaggio da Vaciamadrid ad Aranjúez per la nuova strada fluviale realizzata dall'A. attraverso ...
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COSTA, Giovanni Francesco
Gian Vittorio Dillon
Nato a Venezia nel 1711, dovette esordire come pittore prospettico nella stessa città poco dopo l'inizio del quarto decennio del secolo se, come scrive [...] documentata inizia nel 1742 a Torino, dove il C. era stato chiamato dal Crosato a collaborare alle scenografie delle due opere in programma per la stagione di carnevale del teatro Regio: il Caio Fabricio di P. Auletta e il Tito Manlio di N. Iommelli ...
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PONTI, Giovanni
Fulvio Irace
PONTI, Giovanni (Gio). – Nacque a Milano il 18 novembre 1891 da Enrico e da Giovanna Rigone, in una famiglia molto rappresentativa della borghesia imprenditoriale lombarda.
A [...] di una cultura della casa e di una nozione di design come momento formativo e qualificante della produzione seriale: a tale programma si sarebbe ispirata la sua attività di operatore culturale (con l’impegno diretto nelle triennali del 1930, del 1933 ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...