COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] ; ma più importante fu il fatto che l'inserimento di un ciclo narrativo in uno spazio pubblico e nel vasto programma decorativo di una chiesa avesse mutato la narrazione e trasformato i suoi fruitori. Al contrario, quando le icone venivano riprodotte ...
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INIZIALE
S. Maddalo
Elemento grafico, evidenziato attraverso una particolare definizione figurativa - sia essa il modulo, un colore contrastante rispetto alla linea di scrittura, un arricchimento esornativo [...] del sec. 11° e il 12° nell'officina libraria legata al duomo di S. Martino si deve la realizzazione del programma decorativo e iconografico di un gruppo omogeneo di manoscritti (bibbie, passionari, antifonari; Calderoni Masetti, 1979, p. 63ss.; Dalli ...
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POITIERS
M.T. Camus
(Civitas Pictava, Pictavis, Peytieus, Poyters, Poictiers nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. della Vienne, nell'antica provincia del Poitou, [...] di là dell'effetto teatrale così ben riuscito, l'originalità deriva dall'abbondanza della scultura e dalla ricchezza del programma iconografico, ancora più apprezzabile in seguito a un'importante campagna di restauri, condotta tra il 1991 e il 1995 ...
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Lo sport e la fotografia
Pier Francesco Frillici
Le origini della fotografia sportiva
La prima fotografia di genere sportivo è datata 1855: di provenienza ignota, è conservata presso la Royal Library [...] 'interno di un'automobile da corsa, o dal retro di una porta di un campo da calcio; la fotografia esegue un programma di sorveglianza totale su quello che succede nel suo raggio ottico d'azione. Oggi è possibile scattare a ripetizione quantità enormi ...
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Vedi MARIA dell'anno: 1961 - 1961
MARIA
C. Bertelli
Madre di Gesù. Sino al VI sec., che segna il limite cui si spinge la presente opera, sembra di poter distinguere tre periodi nell'iconografia antica [...] santo patrono alla Vergine in trono, con il Figlio, circondata dagli angeli (prima del 536): come nota Chr. Ihm, il programma dell'abside di S. Sergio, che conclude le raffigurazioni della navata con storie di Cristo, per quanto somigliante a quelle ...
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MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] 'opera chiuderebbe la sua attività a M. intorno agli anni 1110-1115; Peroni (1985) data la conclusione del programma scultoreo, così come dei lavori architettonici, intorno al 1130-1140, attribuendola al Maestro delle Metope, identificato però non ...
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CONTINI, Giovan Battista
Hellmut Hager
Figlio di Francesco e di Agata Baronio, nacque a Roma il 7 maggio 1642 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Parr. di S. Tommaso in Parione), Ebbe la prima formazione [...] , le sue opere principali si trovano fuori città: a Montecassino, dove egli determinò in maniera molto fortunata un vasto programma edilizio, e a Macerata dove la chiesa dei filippini e il palazzo Buonaccorsi lo mostrano al culmine della sua carriera ...
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FENZONI (Faenzoni, Fanzoni, Fanzone), Ferraù (detto anche Ferraù da Faenza)
Roberto Nuccetelli
Nacque da Mario e da Cornelia di Antonio Benai nel 1562, come si deduce dall'iscrizione che si trovava [...] Scavizzi, 1966; Ruggeri, 1967 e 1972; Gere-Pouncey, 1983).
Probabilmente il contributo più importante che l'artista apportò al programma sistino è quello degli affreschi nella Scala santa (1589); il Baglione gli riconosce il Mosè e il serpente di ...
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IKTINOS
G. Becatti
(᾿Ικτιᾒνος, Ictinus). − Architetto greco, attivo intorno al terzo venticinquennio del V sec. a. C. Le fonti antiche ci dicono che partecipò ai lavori del Partenone, del Telesterion [...] Parthènos e di celebrare la dea, i miti attici, i fasti ateniesi. L'architettura appare cioè strettamente legata al programma decorativo e il tempio è qui, oltre che mirabile e ricco prospetto esterno, secondo la tradizione, anche un vasto spazio ...
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HAFFNER (Hafner, Affner), Giovanni Enrico (Arrigo, Enrico)
Federico Trastulli
Figlio di Giovanni, delle guardie svizzere, e Caterina Bianchi, nacque a Bologna il 25 ag. 1640. Fratello maggiore di Antonio [...] suo capolavoro: le architetture dipinte nei locali della libreria del convento di S. Michele in Bosco, ove un elaborato programma illustrativo gli consentì di dispiegare la propria abilità e inventiva.
A partire dal 1680 l'artista iniziò una lunga e ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...