Religione
Secondo il Codex iuris canonici, luogo destinato, su licenza dell’Ordinario, al culto divino in favore di una comunità o di un gruppo di fedeli e al quale possono accedere anche altri fedeli [...] l’azione dei salesiani di don Bosco a favore dei giovani, secondo il sistema educativo caratterizzato dal programma: ragione-religione-amorevolezza.
Musica
Genere musicale drammatico o epico-narrativo a soggetto religioso, eseguito da voci soliste ...
Leggi Tutto
Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] ° secolo. Esponenti rappresentativi ne furono A. Loisy, G. Tyrrell, E. Buonaiuti. L. Laberthonnière, É. Le Roy. Nel Programma dei modernisti (1908) essi proclamarono di voler «adattare» la religione cattolica a «tutte le conquiste dell’epoca moderna ...
Leggi Tutto
Architetto canadese naturalizzato statunitense (n. Toronto 1929). È tra i maggiori interpreti del decostruttivismo: la sua ricerca è caratterizzata da un processo di scomposizione dell'edificio in unità [...] ad Anaheim, in California (1995), la sede della Nationale-Nederlanden a Praga (1996). La componente scultorea e la complessità di programma hanno raggiunto un picco con quella che è stata riconosciuta come una delle sue opere migliori, il già citato ...
Leggi Tutto
Pittore (S. Angelo in Vado 1540 circa - Ancona 1609). Allievo del fratello Taddeo, fu attivo in tutta Italia, specie a Firenze (affreschi della cupola del duomo, 1575-79), e a Venezia (Federico Barbarossa [...] della sua bizzarra dimora sul Pincio (in parte modificata; ora sede della Biblioteca Hertziana), decorata secondo un programma iconografico incentrato sulla propria concezione dell'arte e del ruolo dell'artista; decorò la cappella degli Angeli nella ...
Leggi Tutto
Designer, scultore e scrittore italiano (Milano 1907 - ivi 1998). Considerato uno dei massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del 20° secolo, ha mantenuto inalterata la sua estrosa creatività [...] nel ripetitivo. La sua costante ricerca è stata quella dell'approfondimento di forme e colori, variabili secondo un programma prefissato, e della autonomia estetica degli oggetti. Tali premesse (sviluppate in Arte come mestiere, 1966, in Design e ...
Leggi Tutto
L'evoluzione dell'organizzazione dei c. civili nell'ultimo cinquantennio è dovuta soprattutto allo straordinario sviluppo che ha avuto la meccanizzazione dei mezzi d'opera: nei riguardi dei lavori stradali, [...] da un'unica stazione centrale nella quale si conosce la situazione di tutto il materiale in lavorazione e in cui si programmano i suoi spostamenti che, come si è detto, avvengono senza l'intervento diretto dell'uomo. In alcuni c. esistono anche ...
Leggi Tutto
Pechino
Marco Casamonti
Capitale della Repubblica popolare di Cina. Gli abitanti della città risultavano 7.441.000 al censimento del 2000, e quelli dell'agglomerato urbano 12.400.000 circa secondo stime [...] & Merrill), che con i suoi 300 m d'altezza è destinata a diventare il nuovo landmark di Pechino.
Il programma di ricostruzione ha subito un'ulteriore accelerazione dal 2001, quando sono stati assegnati alla città i Giochi olimpici estivi 2008, e ...
Leggi Tutto
GIOVANNETTI, Matteo
F. Manzari
Pittore e arciprete viterbese, documentato tra il 1322 e il 1369, nato probabilmente tra la fine del 13° e l'inizio del 14° secolo. G. è menzionato per la prima volta, [...] - a partire dal 1346 è definito pictor pape - delle imprese decorative nel palazzo dei Papi, in cui eseguì vasti programmi pittorici su commissione del pontefice Clemente VI (1342-1352), e nella certosa di Villeneuve-lès-Avignon, dove affrescò la ...
Leggi Tutto
LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] Merati, La basilica di S. Alessandro di Fara Gera d'Adda, ivi, II, pp. 537-546; P. Hudson, Archeologia urbana e programmazione della ricerca: l'esempio di Pavia, Firenze 1981, pp. 23-32; A. Peroni, L'arte nell'età longobarda. Una traccia, in Magistra ...
Leggi Tutto
L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] si diffuse a partire dal XIII secolo con la fondazione del sultanato di Delhi che in ambiente Hindu aveva un programma di islamizzazione. Gli edifici più cospicui appartengono anche in questo caso al periodo Moghul (XIII-XIX sec.) che nella sua ...
Leggi Tutto
programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...