ARAGONA TAGLIAVIA, Ottavio d'
Gaspare De Caro
Nacque a Palermo nel 1565 da Carlo, il "grande siciliano" governatore di Milano e presidente del Consiglio d'Italia, e da Margherita Ventimiglia. Destinato [...] Pietro Girón duca d'Ossuna, divenne uno dei più vicini collaboratori di lui, il principale esecutore del suo ambizioso programma di rafforzamento della flotta siciliana e di imprese navali contro i barbareschi.
Al comando di una squadra di otto ...
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ANGIOLETTI, Diego
Piero Pieri
Nato il 12 genn. 1822 a Rio d'Elba, entrò nella scuola di artiglieria di Livorno, donde usci il 5 ott. 1845 con il grado di sottotenente. Durante la guerra del 1848 combatté [...] e il La Marmora, persuaso che all'annessione del Veneto si sarebbe giunti per via diplomatica, si era adattato a un programma di falcidie sui bilanci militari; quello della marina avrebbe avuto una riduzione di dodici milioni e mezzo, pari almeno al ...
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ACCOLTI, Benedetto, il Giovane
Eugenio Massa
Figlio di Michele e di Lucrezia di Giovanni Alamanni, nacque in Firenze il 29 ott. 1497. Compiuti gli studi giuridici a Pisa, abbracciò la carriera ecclesiastica. [...] Ancona quale diocesi tradizionalmente attribuita a vescovi della famiglia Accolti, voleva impedire ad ogni costo quella parte del programma pontificio che assegnava al cardinale Ippolito de' Medici il governo della città. Ma appena ottenuto che il ...
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BIVONA, Pietro de Luna e Salviati duca di
Giuseppe Scichilone
Nacque a Caltabellotta, da Sigismondo e da Aloisia Salviati-Medici, intorno al 1520. Ai primi di agosto del 1529 seguì con la madre il padre [...] la figlia di Giovanni de Vega, viceré di Sicilia, Isabella. Tale parentela influì favorevolmente sull'ulteriore sviluppo del programma di reintegrazione del patrimonio familiare, da lui perseguito con numerosi processi. Lamentele e recriminazioni non ...
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CASILLI, Pietro
Luciano Marrocu
Nacque a Napoli, in una agiata famiglia, da Ferdinando e Angela D'Anna, il 23 febbr. 1848. Sin da giovanissimo professò idee democratiche e, appena diciottenne, partecipò [...] che nel frattempo andava abbandonando la sua primitiva matrice radicale e accentuava gli elementi socialisti del suo programma, riusciva ad assorbire altri settori del movimento socialista napoletano, tra cui il Fascio dei lavoratori.
L'associazione ...
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BRUZZO, Giovanni Battista Matteo
Giorgio Rochat
Nato a Genova il 15 ag. 1824 da Lorenzo e da Teresa Profumo, entrò nel 1835 nell'Accademia militare di Torino uscendone nel 1842 come sottotenente dell'arma [...] Cairoli nel mantenimento dell'ordine pubblico. Lasciava così il ministero della Guerra prima di aver potuto sviluppare il suo programma, in cui aveva largo posto il rafforzamento delle frontiere nazionali.
Tornato al servizio attivo, il B. assunse il ...
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FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] potere dell'Acton, che tra il 1779 e il 1780 aveva ricevuto gli incarichi della Marina e della Guerra, ed influenzava anche altri programmi e scelte di governo. La sua ascesa impensierì la corte di Madrid e lo stesso Carlo nel luglio 1784 pregò F. di ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] nelle campagne. Rimasero invece senza seguito le proposte di riforma dei patti agrari, che da tempo erano parte centrale dei suoi programmi e su cui pure il Rudinì era d'accordo.
Il C. tentava così di consolidare la "giustizia" e il prestigio del ...
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BERNETTI, Tommaso
Giuseppe Pignatelli
Nato a Fermo il 29 dic. 1779 dal conte Salvatore e da Giuditta Brancadoro, dopo aver compiuto nella città natale gli studi di giurisprudenza si recò nel 1800 a [...] al centro e alla periferia, con la partecipazione di elementi laici. Anche il Lützow, che avrebbe desiderato un programma meno liberale, rimasto isolato, aveva sottoscritto il documento, nell'intento di rafforzare il prestigio del ministero francese ...
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Nacque il 7 sett. 1810 a Cento (Ferrara) da Lazzaro, in antica famiglia della locale comunità ebraica. Nella città, che ospitava un antico ghetto, gli ebrei avevano goduto di particolari privilegi già [...] pauperismo che scuote le campagne italiane anche la scarsa modernità della borghesia terriera e l'insuccesso del suo programma liberale. E tuttavia il fenomeno può avere aspetti positivi, purché sia regolato e organizzato dallo Stato: insieme con ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...