Uomo politico ungherese (Eperjes 1814 - Bratislava 1866). Fino al 1848 approvò la politica dei conservatori. Dopo la guerra d'indipendenza si avvicinò a F. Deák, il cui programma politico fu da lui appoggiato [...] nella dieta del 1865. Fu presidente dell'Accademia ungherese delle scienze (1855) e uno dei fondatori dell'Unione nazionale agraria ...
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Sultano mongolo (n. 1262 - m. 1316) della dinastia degli Īlkhān, regnò in Persia dal 1304 al 1316. Succedette a suo fratello Ghāzān (1295-1304) e continuò il programma di riforme dei suoi predecessori. [...] Ampliò la capitale, Sulṭāniyya, dove fece edificare un mausoleo che prese il suo nome. Famoso per il suo itinerario religioso: dapprima cristiano, passò poi alla fede musulmana sciita, poi a quella sunnita, ...
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Patriota irlandese (Mallow, Cork, 1852 - Londra 1928). Giornalista, nel 1881 assunse la direzione dell'United Ireland, settimanale della Lega agraria. Imprigionato, mise a punto in carcere un programma [...] (plan of campaign) contro il pagamento delle rendite dei fittavoli irlandesi ai proprietarî terrieri inglesi, che espose in parlamento quando fu eletto alla camera dei Comuni (1883). Nuovamente arrestato ...
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ALTAVILLA, Alfonso d'
Gina Fasoli
Secondogenito di Ruggero II di Sicilia e di Elvira di Castiglia, fu nominato nel 1135 principe di Capua, con un chiaro programma politico: tale nomina, salvaguardando [...] apparentemente l'autonomia del principato di Capua, attraverso la persona del suo titolare veniva a stringerlo saldamente alla Corona. Per sottolineare l'importanza della nomina di Alfonso il padre in ...
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Denominazione assunta (nel 1934-38 e nella seconda metà degli anni 1940) da raggruppamenti di movimenti o di partiti politici di sinistra, per contingenti motivi elettorali o per più vasto programma [...] populaire (1934) ottenne la vittoria con le elezioni del 1936 (L. Blum formò il governo), premessa di un largo programma di riforme sociali; ma si dissolse durante la Seconda guerra mondiale, per la difficile posizione in cui venne a trovarsi il ...
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Partito federalista (Federalist party)
Partito federalista
(Federalist party) Partito politico attivo negli USA tra il 1792 e il 1820. Fondato da A. Hamilton nel 1792, il suo programma sosteneva la [...] costruzione di un potere decentrato di tipo federalista e di un’economia fondata sulla piccola proprietà della terra, in cui il ruolo del governo centrale fosse il più possibile ridotto. Contrapposti ai ...
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Uomo politico ungherese (Košice 1897 - Budapest 1946), ufficiale fino al 1935, fondò in quell'anno un movimento radicale di destra, più tardi denominato delle croci frecciate. Il suo programma, non molto [...] dissimile da quello di C. Codreanu, univa forme di nazionalismo antisemita a un rivoluzionarismo populista che lo pose in contrasto con il reggente Horthy. Dall'ottobre 1944 all'aprile successivo fu a ...
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Agitatore cartista irlandese (Connorville, contea di Cork, 1794 - Londra 1855). Deputato al parlamento (1832-35), propugnò l'abolizione dell'unione dell'Irlanda con l'Inghilterra, ma con un programma diverso [...] da quello di D. O'Connell. Fondò (1837) il Northern Star per la propaganda del movimento cartista, che contribuì a organizzare prima con W. Lovett, e poi da solo. Sostenitore della violenza come strumento ...
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Storico italiano (Rio nero in Vulture 1888 - Roma 1975), prof. (dal 1923) di storia moderna nelle univ. di Messina, Cagliari, Genova e Roma. Esordì con L'origine del "Programma per l'opinione nazionale [...] italiana" del 1847-48 (1916), per dedicarsi poi quasi esclusivamente a ricerche di storia economica: L'arte dei medici e speziali nella storia e nel commercio fiorentino dal sec. XII al XV (1927); Storia ...
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Nazione armata
Società rivoluzionaria creata da G. Garibaldi dopo l’armistizio di Villafranca (1859) per contrapporla alla Società nazionale, di orientamento cavouriano. La N.a. si proponeva un programma [...] unitario e monarchico, aspirando a diventare il centro di raccolta delle forze democratiche. Garibaldi la sciolse su richiesta dei moderati e di Vittorio Emanuele II (1860) ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...