Doge di Venezia, dal 1156 al 1172. Nonostante il suo programma di pace, dovette nel 1171 porsi a capo della flotta che mosse contro l'imperatore d'Oriente Manuele I Comneno, che aveva fatto arrestare per [...] rappresaglia i Veneziani residenti nei suoi territorî. Altre controversie col re normanno Guglielmo, col patriarca d'Aquileia, col re d'Ungheria, con Federico Barbarossa, avevano contribuito a suscitargli ...
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(russo Socialisty-revoljucionery) Partito politico russo fondato nel dicembre 1901 per iniziativa, fra gli altri, di V.M. Černov, con un programma incentrato sulla socializzazione delle terre. Promotore [...] nei primi anni del 20° sec. di clamorosi atti terroristici, dopo la rivoluzione del febbraio 1917 ebbe notevole influenza nei principali soviet. In seguito alla Rivoluzione d’ottobre il partito si spaccò: ...
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Veri italiani
Società segreta fondata (1832) da F. Buonarroti con il programma di realizzare – secondo l’articolo I del suo statuto – «l’unità, indipendenza e libertà d’Italia intendendo per libertà [...] un governo repubblicano democratico istituito sulla sovranità del popolo e perfetta uguaglianza». Diretta da una giunta centrale e organizzata in «famiglie», la società si diffuse all’estero fra gli emigrati ...
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Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella [...] (1837) ma, deluso per non essere stato incluso nel gabinetto Peel (1841), divenne l'assertore del programma del conservatorismo rinnovato, che ispirava il gruppo della "Giovane Inghilterra" caratterizzato da una spiccata tendenza antiliberista e ...
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Patriota croato (Zagabria 1770 - Radkersburg, Stiria, 1856). Nella sua Disertacija (1832) fissò come programma: a) unificazione politica della nazione croata e creazione del "Regno illirico" nelle sue [...] tre parti: Croazia, Slavonia e Dalmazia; b) indipendenza politica, previo distacco dall'Ungheria; c) restaurazione del potere originario dei bani. Fu il promotore del gabinetto di lettura di Zagabria che ...
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Mustafa Reshid Pasha
Politico ottomano (Costantinopoli 1800-ivi 1858). Fu l’ispiratore del programma di riforme modernizzanti note come . Sotto l’influenza della Francia, dove era stato ambasciatore, [...] fu ministro degli Esteri per Mahmud II, quindi più volte Gran visir per Abd al-Mejid I, che lo incaricò, nel 1839, di elaborare il vasto piano di modernizzazione dell’impero ...
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Uomo politico e pubblicista tedesco (Störmthal, Lipsia, 1860 - Travemünde, Lubecca, 1919). Assertore di un programma di riforme sociali nel quadro dello stato monarchico, volle contrastare la propaganda [...] rimane legato alla Mitteleuropa (1915), un'opera di vasta diffusione che accompagnava all'analisi storico-culturale un programma politico inteso a trasformare l'alleanza di guerra fra Asburgo e Hohenzollern in un sistema stabile di collaborazione ...
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Re della città fenicia di Tiro, realizzatore secondo gli annali della città di un vasto programma edilizio; inviò a David e a Salomone maestranze e materiali per la costruzione della reggia e del tempio. [...] Lo stesso nome aveva un artefice inviato dal re H. a Salomone, fonditore e toreuta abilissimo ...
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Giovine (o Giovane) Europa Associazione politica (segreta quanto ai nomi degli affiliati, ma pubblica come programma), fondata a Berna il 15 aprile 1834, da G. Mazzini e da altri 16 profughi politici [...] italiani, tedeschi e polacchi in rappresentanza, rispettivamente, delle associazioni mazziniane Giovine Italia, Giovine Germania (dal 1836 a Londra) e Giovine Polonia. Costituì una federazione di associazioni ...
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Corrente del Partito socialista italiano guidata da G.M. Serrati (così denominata perché propugnatrice del programma massimo, cioè la rivoluzione socialista, e pertanto contrapposta alla corrente riformista), [...] un’effettiva capacità di azione politica. Con significato più ampio, l’orientamento o il comportamento di chi, in una opposizione di idee o di programmi, vuole ottenere il risultato massimo e non ritiene accettabili soluzioni intermedie o parziali. ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...