BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] cambiamento intimo, profondo, di B., la maturazione di una nuova fase della sua esperienza, e di un nuovo programma: esperienza e programma, però, questa volta definitivi.
Il carme di Marco di Montecassino si compiace di presentare l'arrivo di B. a ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] la pressione turca nei Balcani ai danni dell'Impero, si pose con impegno a organizzare una lega cattolica, riprendendo il programma abbozzato nel 1657 in aiuto di Venezia, alla quale egli aveva inviato la flotta pontificia e dalla quale in cambio ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] d'ispirazione cristiana; accentuò però a tal punto questa connotazione che, in un opuscolo scritto con F. Olgiati (Il programma del PPI come non è e come dovrebbe essere, Milano 1919), rimproverava alla nuova formazione l'impostazione aconfessionale ...
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PIO V, papa, santo
Simona Feci
PIO V, papa, santo. – Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), all’epoca ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeri.
Nel [...] della Chiesa e il divieto di infeudarle.
L’attività benefica e il mecenatismo di Pio V furono coerenti con il programma di severo rinnovamento religioso. Per onorare Paolo IV Carafa, incaricò Pirro Ligorio di realizzare un monumento in S. Maria sopra ...
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BENEDETTO XIII, papa
Gaspare De Caro
Pierfrancesco Orsini nacque a Gravina il 2 febbr. 1650, secondo i calcoli del Vignato, mentre la maggior parte dei biografi lo dice nato nel 1649. Era figlio primogenito [...] accordo, non inferiore era l'interesse ad esso del sovrano sabaudo, giacché era essenziale alla realizzazione del programma di riforme che Vittorio Amedeo II meditava la tranquillità del paese, minata dalle interminabili contese tra autorità civili ...
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FERRERI, Zaccaria
Eckehart Stöve
Nacque a Vicenza nel 1479 da famiglia nobile. Quindicenne, entrò nel monastero benedettino di S. Giustina a Padova. Nel 1504 si recò a Roma, dove due anni dopo conseguì [...] di natura ecclesiastica e teologica si verificò nella seconda metà del 1510. La defezione di alcuni cardinali sostenitori di un programma di riforme, tra i quali l'influente B. Lopez de Carvajal, che il F. aveva conosciuto durante il suo soggiorno ...
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PISTORE
Giuseppe Gardoni
(Pistor). – Nato in un anno imprecisabile della prima metà del XII secolo, se ne ignora la famiglia di origine così come nulla è dato sapere sulla sua formazione. Almeno dal [...] l’elezione, il nuovo vescovo non mancò di dare nuovo impulso alla vita religiosa locale: nel 1185, nell’ambito di un programma diretto al recupero delle chiese abbandonate al culto, affidò S. Nicolò dell’Olmo (non lontano da Vicenza), con l’annesso ...
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CIAMPITTI, Nicola
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 16 sett. 1749 da Domenico e Barbara Candido, genitori di modeste fortune ma solleciti della sua istruzione. Compì i primi studi nelle scuole [...] nel 1806 l'esiliato card. L. Ruffo, ne intuì le capacità pedagogiche ed organizzative e se lo associò nel programma di riforma degli istituti di formazione del clero che intendeva conduxre a termine, all'unisono con l'indirizzo riformistico francese ...
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ALPRUNI, Francesco Antonio
Mario Rosa
Nato a Borgo Valsugana nel 1732, entrò ventenne a Genova nella Congregazione barnabitica. Passato a Roma, insegnò teologia nel collegio di S. Carlo ai Catinari, [...]
Il carteggio col Ricci, tra il 1783-93, configura assai bene le fasi di questa convergenza dell'A, verso il programma ricciano-leopoldino, convergenza che giunge persino, ad assumere il carattere di una vera e propria collaborazione (cfr. passim la ...
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LA FONTAINE, Pietro
Giovanni Vian
Nacque a Viterbo il 29 nov. 1860, da Francesco e da Maria Bianchini.
Il padre era di origine ginevrina ed ex soldato dello Stato pontificio, la madre era figlia dell'amministratore [...] 'orientamento morale della società. Nell'immediato dopoguerra spinse la Chiesa ad assumere la guida, per disciplinarne programma e condotta, dei movimenti popolari caratterizzati da una forte istanza democratica che andavano affermandosi nel paese ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...