Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] a essere ponte verso l’Oriente, anche in nome della devozione verso i martiri dell’Anaunia, si realizza anche con un programma di interventi a sostegno di comunità ortodosse che nel corso degli anni trova in monsignor Silvio Franch (1932-2001) un ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] scriveva nel 1946:
«Il Vaticano non è solo ciò che di esso si vede: è l’espressione d’un pensiero, d’un disegno, d’un programma che mira a toccare l’umanità in quanto tale, e che ha tuttora per essa il segreto d’un’immanente giovinezza, d’una perenne ...
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HILDESHEIM
U. Kuder
(Hilduinesheim nei docc. medievali)
Città della Bassa Sassonia (Germania) nel territorio di Hannover, sviluppatasi sulla sponda occidentale del fiume Innerste, a N del massiccio [...] , a cura di M. Brandt, cat., Hildesheim 1989, nrr. 1-12; B. Gallistl, Die Tür des Bischofs Bernward und ihr ikonographisches Programm, in Le porte di bronzo dall'antichità al secolo XIII, a cura di S. Salomi, Roma 1990, I, pp. 145-181; Vorromanische ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] rivestita dalla città negli scambi adriatici. Nel frattempo il pontefice aveva ripreso con veemenza il suo mai dismesso programma antiasburgico, nel quale si condensavano tutte le ragioni religiose e politiche maturate in passato contro l'Impero e ...
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BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] il 9 luglio (si veda Bedeschi, B., p. 264) - uscirà il volume delle mie memorie. Porta il titolo che è tutto il mio programma. Ma si tratta di un pellegrinaggio che è giunto al suo termine e che si conclude nettamente con un risoluto e irrevocabile ...
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La Regione è il più importante ente territoriale substatale previsto nella Costituzione italiana. La sua introduzione nel testo costituzionale segna una delle più importanti innovazioni rispetto allo Statuto [...] specialmente al Partito popolare di Sturzo, che dell’istituzione delle Regioni aveva fatto un punto essenziale del proprio programma politico, ma l’avvento del fascismo impedì qualunque soluzione in questo senso. Un nuovo impulso alla discussione ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] di rotta di questi ultimi ancora strettamente legati ai comunisti. Nel partito si aprì intanto un dibattito tra primato del programma e priorità delle alleanze, che ha poi segnato tutta la dialettica interna alla Dc fino agli anni Ottanta. Per circa ...
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I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] di parte degli impegni di gestione, lo Stato avrebbe, tra l’altro, potuto esercitare meglio i compiti più propri della programmazione e del controllo. Ma si aggiungeva che, per rendere il sistema dell’istruzione più aperto verso la società oltre che ...
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Papato e comuni italiani
Laura Baietto
Il mutamento dei rapporti fra papato e Impero durante il regno di Federico II, che dalla collaborazione procedettero verso il conflitto aperto, interferì in maniera [...] le sue radici nella riforma dei secc. XI-XII. Fin da allora le gerarchie episcopali si erano opposte al programma accentratore del papato, rendendosi disponibili ad ammettere il primato di Roma solo entro i limiti delle antiche consuetudini e dei ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] dei testi scritti, sacri e profani, come testimonia in particolare l'intensa attività scrittoria del monastero di Tours: un programma di lavoro che fu, d'altra parte, anche strettamente legato non solo alla rinascita di interesse per il libro come ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...