PAOLO V, papa
Silvano Giordano
PAOLO V, papa. – Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552, primo figlio di Marcantonio e di Flaminia Astalli, sua seconda moglie.
Il padre, originario di Siena, [...] sulle pendici del Gianicolo, come pure le dimore degli Orsini, dei Farnese e dei Savelli sulla riva sinistra del fiume.
Il programma edilizio di Paolo V è legato al suo concetto di romanità e alla volontà di radicare la sua famiglia nel tessuto ...
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LEONE IV, papa, santo
Federico Marazzi
Figlio di Radualdo, nacque a Roma nel primo decennio del IX secolo.
Dal nome del padre si potrebbe dedurre l'appartenenza a una famiglia di origine longobarda [...] e le fasi altomedievali, Roma 1992, pp. 195, 197, 201-207, 216; L. Pani Ermini, "Renovatio murorum" tra programma urbanistico e restauro conservativo: Roma e il Ducato romano, in Committenti e produzione artistico-letteraria nell'Alto Medioevo ...
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GREGORIO XIV, papa
Agostino Borromeo
Appartenente a una famiglia nobile di origine cremonese, Nicolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombardo (nei pressi di Varese), l'11 febbr. 1535 da Francesco [...] il 4 dic. 1563, lo Sfondrati rientrò a Cremona e da allora la sua principale occupazione fu l'applicazione del programma tridentino. Pur dimostrandosi sempre pastore solerte e impegnato, la sua azione mancò talvolta di incisività: gli difettavano la ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] alla concessione di diritti civili a ebrei e protestanti nei paesi cattolici. Dall'Italia venne una sorta di manifesto del programma riformatore dei rapporti tra Stati e Chiesa cattolica con il libro di Cosimo Amidei La Chiesa e la repubblica dentro ...
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BONOMELLI, Geremia
Francesco Malgeri
Nacque a Nigoline (Brescia) il 22 sett. 1831 da Giacomo, piccolo proprietario agricolo, coltivatore diretto, e da Antonia Zanola. Dal 1843 studiò al collegio ginnasiale [...] 29 ag. 1902, scrivendo all'arcivescovo di Milano, card. Ferrari, confessava di non aver "per anco afferrato bene il senso e il programma di questa democrazia cristiana e per la parola nuova e per il significato equivoco non mi piace... davvero non so ...
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GIULIANO di Amadeo (Amadei, Giuliano)
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo monaco camaldolese, pittore e miniatore, probabilmente di origine fiorentina, come viene indicato nel [...] tra l'8 nov. 1458 e il 9 sett. 1460. G. intervenne quasi certamente a completare la pala secondo un programma iconografico generale stabilito da Piero, partito alla volta di Roma lasciando interrotta l'opera; e forse fu proprio il maestro, impegnato ...
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DE STEFANO, Antonino
Antonio Pivato
Nacque a Vita (Trapani) il 4 ag. 1880da Giuseppe e da Giuseppa Perricone. Unico maschio di quattro figli, all'età di nove anni fu inviato nel seminario di Monreale [...] forze del movimento dopo l'enciclica Pascendi (1907), la rivista dovette però ben presto ridimensionare l'originario programma. Sconfessata da gran parte dei vecchi amici del gruppo radicale romano e guardata con sospetto dalle intelligenze del ...
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PALLAVICINO (Pallavicini), Niccolo Maria
Paolo Fontana
PALLAVICINO (Pallavicini), Niccolò Maria. – Nacque a Genova il 21 novembre 1621 da Antonio e da Bianca Serra. Ebbe tre fratelli: Geronimo, Ludovico [...] à far palese. Quanto Dio sia provido ed amoroso verso l'uomo... Parte Prima. Si può dunque ipotizzare che Pallavicino avesse in programma una vasta opera sull’argomento e che avesse approntato per la stampa in onore della regina la prima parte che ...
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AGANONE
Giovanni Cremaschi
Forse franco o germanico di origine, tra i presuli stabiliti dai Carolingi nelle sedi italiane, fu, godendo di alta stima e autorità, in qualità di vescovo di Bergamo, negli [...] in tale circostanza al vescovo Ramperto; la collaborazione dei due vescovi con l'arcivescovo di Milano sembra inserirsi in un programma di riforma spirituale e di diffusione della cultura per mezzo di monaci chiamati d'oltralpe.
A. figura ancora tra ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] . Tra gli scritti di politica civile ed ecclesiastica: il De concordantia catholica presentato al Concilio di Basilea (1433), programma di una radicale riforma della società cristiana regolata dalla Chiesa e dall'Impero; il De pace fidei (1453), per ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...