FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] pp. 505-517) aderì senza riserve alla condanna papale.
Ai primi di novembre proibì la diffusione nella diocesi del Programma dei modernisti e del Rinnovamento, intimando ai sacerdoti che avessero trasgredito la sospensione a divints ipso facto. Il5 ...
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GRIMALDI, Girolamo
Alexander Koller
Nacque a Genova il 15 nov. 1674, secondogenito del patrizio genovese Ranieri e della moglie Gironima Cuniquez. Padrino di battesimo fu il cardinale Girolamo Grimaldi, [...] il mercato dei libri e di impedire la stampa e la diffusione di testi sospetti di eresia.
Un punto essenziale del programma del nunzio era costituito dal rafforzamento dell'unione con i Ruteni. Il loro metropolita, Leo Kiska, aveva da tempo pensato ...
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GADERISI, Giovanni (Iohannes Napolitanus, Giovanni di Napoli)
Annibale Ilari
Nato forse nel primo ventennio del sec. XII a Napoli, era detto "Iohannes cognomento de domino Gaderisio". Suo padre, morto [...] dal 20 aprile ai primi di giugno 1147 (il 2 maggio il pontefice confermò i privilegi del cenobio) sia con il programma di riforma delle canoniche regolari propugnato dal pontefice e condiviso dallo stesso G., come si trae dai contatti, che quest ...
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BORTONI (Bortone, Bertone), Giovanni
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Quindici (Avellino) il 22 sett. 1678 da Aniello e Anna Santoniello. Frequentò il seminario di Napoli - il cui rinnovamento era stato [...] l'uso curiale di attribuire i benefici ecclesiastici del viceregno a stranieri. Fra l'altro era stato uno dei punti del programma della congiura di Macchia e, ancora, delle richieste all'arciduca Carlo nel 1707, su cui tutti gli ordini e i ceti ...
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GAVAZZI, Antonio (in religione Alessandro)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bologna il 22 marzo 1809 da Vincenzo, avvocato, e da Maria Patuzzi. Di famiglia ultrapapalina, secondo di venti figli, il G. studiò [...] in Sicilia e a Napoli: in camicia rossa e col crocefisso sul petto contribuì a conquistare le piazze al programma "Italia e Vittorio Emanuele". Gli inviati di C. di Cavour a Napoli deprecarono qualche suo eccesso verbale, rivolto soprattutto ...
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GIOIA, Agostino
Silvano Giordano
Nacque a Giovinazzo, presso Bari, il 20 genn. 1695, da Saverio e Cassandra Todisco. Mancano notizie sulla sua famiglia e gli anni della giovinezza. Fu battezzato con [...] .
Il G. aveva sottoposto a Benedetto XIV le sue osservazioni sulla vita dell'ordine frutto delle sue visite. Il programma del papa prevedeva tre punti: la durata vitalizia dell'ufficio del generale; l'intensificazione delle visite ai conventi, in ...
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MALAN, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Giovanni (oggi Luserna-San Giovanni), nelle Valli valdesi, il 5 genn. 1810 da Jean Michel, agricoltore, e da Jeanne Lantaret. Dal padre, educatore rigido [...] prussiana. Da allora si impegnò, prima come tesoriere della Tavola valdese, poi come finanziatore in proprio, in un programma di proselitismo inteso a ottenere visibilità e qualche spazio nel Piemonte carloalbertino: la cosa fu raggiunta soltanto con ...
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FRANCIOTTI, Marco Antonio
Dario Busolini
Nacque a Lione l'8 sett. 1592, secondogenito del mercante Curzio e di Chiara Balbani, entrambi appartenenti ad antiche famiglie lucchesi. Mentre il padre avviò [...] (poi mutato nel 1639 in S. Maria della Pace) e fu nominato vescovo di Lucca.
Qui avviò subito un intenso programma di visite pastorali che, se giovarono alla diocesi, lo tennero però troppo lontano dalla città, dove perse in popolarità. I primi ...
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CADOLINI, Ignazio Giovanni
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Nato a Cremona il 4 nov. 1794 da Giovanni e da Rosa Germani, compì i primi studi nella città natale. Passò quindi a Bologna, dove frequentò la facoltà giuridica e conobbe [...] si chiedeva la condanna ufficiale del Gioberti.
Ciò non distolse, tuttavia, il C. dal continuare a vagheggiare un programma di tipo neoguelfo, specialmente dopoché nel luglio 1847 Ferrara fu occupata dagli Austriaci: egli propose allora al cardinale ...
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Felice Peretti (Grottammare 1520 o 1521 - Roma 1590), di umile famiglia, originaria di Montalto Marche, entrò (1534) nell'ordine dei minori conventuali. Addottoratosi in teologia a Fermo nel 1548, fu predicatore [...] cattolico, alleato a Filippo II di Spagna, e il partito ugonotto, protestante, rendeva particolarmente difficile il suo programma. Dopo inutili tentativi di conciliare i cattolici francesi con la loro monarchia, quando sorse l'astro dell'ugonotto ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...