Forza
Francesco Figura
Wildor Hollmann
Si definisce forza la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Ogni forza è caratterizzata da una grandezza, una direzione, un verso [...] geneticamente e soltanto il restante 30% possa essere convertito da un tipo all'altro mediante uno specifico programma di allenamento. È invece sicuramente possibile modificare l'ordine di grandezza della superficie delle fibre muscolari, sia ...
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Amore
Alfonso Troisi
Gabriele Schino
Leonardo Ancona
Bruno Callieri
Correntemente inteso come rapporto duale e reciproco, l'amore può definirsi, sulla base dei risultati della ricerca psicologica, [...] di libertà: basti pensare che ci si può innamorare non solo di una persona fisica, ma anche di un'idea, di un programma, di una missione o di una qualsiasi realizzazione, e si rifletta sul fatto che ciò è reso possibile dalla preesistenza di una ...
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Eutanasia
Corrado Manni e Renata Gaddini De Benedetti
Con il termine eutanasia (dal greco εὐθανασία, composto di εὖ, "bene", e dal tema di θάνατος, "morte", letteralmente "buona morte") si indica la [...] legittimava la Gnadentod, "morte caritatevole", per le lebensunwerte Leben, "vite prive di valore vitale". In base a questo programma, alla fine degli anni Trenta in Germania oltre 70.000 individui - in buona parte, portatori di handicap - vennero ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. L'industria farmaceutica
Arthur Daemmrich
L'industria farmaceutica
La nascita di un nuovo settore industriale
L'industria farmaceutica [...] microbi, ipotizzato per la prima volta da Paul Ehrlich (1854-1915), avrebbe fatto da guida a un immenso programma di ricerca industriale, che prosegue ancora oggi.
Nella sostanziale assenza di una regolamentazione, l'industria farmaceutica incontrò ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Ospedali e universita dal 1870 al 1970
Joel D. Howell
Ospedali e università dal 1870 al 1970
Oggi quasi tutti gli abitanti dei paesi [...] i membri più bisognosi della comunità locale oppure i pazienti interessanti ai fini dell'insegnamento o importanti per il programma di ricerca dei professori. Occorre inoltre chiedersi chi dovrebbe coprire i costi di tale attività e se il denaro ...
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ILVENTO, Arcangelo
Mario Crespi
Nacque a Grassano, in Basilicata, il 14 nov. 1877 da Andrea e Felicetta Lerosa. S'iscrisse al corso di laurea in medicina e chirurgia dell'Università di Napoli, ove fu [...] notevole incidenza, quali la malaria, la tubercolosi, il tracoma, la sifilide. Sostenitore convinto dell'utilità di un programma di medicina pubblica, progettò l'istituzione di osservatori sanitari, di dispensari e di ambulatori in grado di operare ...
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LOCATELLI, Piera
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Milano il 9 maggio 1900 da Amedeo, commerciante, e da Anna Mira. Conclusi gli studi classici nel liceo milanese Beccaria, nel 1918 si iscrisse alla facoltà [...] durante gli anni del corso, subito dopo avere conseguito la laurea, si dedicò, in un vasto e ben pianificato programma di indagini condotte su animali da esperimento, allo studio della rigenerazione nervea e muscolare, in cui giunse a originali ...
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CATELLACCI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque a San Casciano Val di Pesa da Pietro e da Regina Catellacci il 28 sett. 1753 (Vannucci) o nel 1759 (Lippi). Poiché l'anno della laurea è certo (1776), la prima [...] letterarie: il suo amore per la tradizione umanistica lo spinse addirittura a ridurre in distici elegiaci latini il programma di fisiologia umana, al fine di facilitarne l'apprendimento agli studenti. Il lavoro ebbe circolazione limitata ai ...
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Carcinoma
Ester De Stefano
Tumore maligno dei soli epiteli ghiandolari. Le principali caratteristiche che differenziano i tumori maligni da quelli benigni sono l’invasività e la diffusione. I tumori [...] derivano tutte da una cellula ancestrale comune (origine monoclonale del tumore) che, anche molti anni prima che il cancro diventi riconoscibile, ha avviato un programma di riproduzione incontrollata.
→ Cellula. Riconoscimento e adesione tra cellule ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] dei moderni l. risalgono agli anni 1970, ma solo un ventennio più tardi si sono tradotte in ambienti di programmazione operativi e concretamente utilizzabili. Tra le diverse evoluzioni di l. diffusi in ambito industriale e scientifico, l’esempio più ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...