Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] parte di origine danubiana, e della Reichenau sul lago di Costanza - continuò la tendenza a tradurre in architettura un programma politico di stampo imperiale. Le abbaziali benedettine di Murbach - di cui rimane solo la parte del coro a terminazione ...
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FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] Nella cappella di S. Biagio, dove il F. è presente negli anni 1497-99, gli spetta l'ideazione del programma decorativo degli affreschi e del loro telaio architettonico, un tutto unitario nonostante la documentata presenza di vari artisti. Esclusi gli ...
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MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] . Tuttavia l'appartenenza di queste lastre erratiche al battistero non appare comprovabile e anzi la disorganicità del programma iconografico che risulterebbe dall'insieme scultoreo sembrerebbe escludere decisamente l'ipotesi, favorendo la tesi di un ...
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Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] un caso esemplare, che esclude la carenza di mezzi materiali e di capacità artistiche, anzi rinvia ad un programma iconografico di esplicito contenuto politico, nel quale si alludeva alla Roma di Augusto come nuova Atene. Non meno inattesa ...
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NOVGOROD e PSKOV
H. Faensen
Città situate nella Russia settentrionale, insediamenti di stirpi slave fin dal sec. 6°; Pskov appartenne alla città-stato di N.-Velikij (Grande N.) fino al 1348, anno in [...] 1144 una grande raffigurazione con Déesis a mezza figura. Soltanto nel 1109 l'intera chiesa venne decorata con un programma figurativo realizzato secondo il modello di Kiev. Tra le finestre del tamburo della cupola si sono conservati cinque profeti ...
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GIOVANNI di Balduccio (o Balducci)
V. Ascani
Scultore-architetto pisano attivo in Toscana e in alcune città dell'Italia settentrionale dal 1318 al 1350 circa.L'educazione di G. è da situarsi in primo [...] un tabernacolo cuspidato, ed è decorato da una fitta ornamentazione scultorea rispondente a un unico e preciso programma iconografico, comprendente rilievi e statue. Il nuovo martire domenicano riposa nella cassa apparentemente sorretta dalle Virtù ...
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CATERINA da Siena, Santa
L. Bianchi
Nata a Siena il 25 marzo 1347, ventiquattresima figlia di Iacopo di Benincasa e di Lapa di Puccio di Piagente, C. entrò a far parte dell'Ordine della penitenza di [...] p. 32), e diretto dallo stesso Caffarini con evidente omogeneità di risultati editoriali e iconografici. Motivo ispiratore del programma divulgativo fu l'affermazione della santità e del magistero dottrinale di Caterina. Nasce infatti alla soglia del ...
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Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] con la sala del trono sopraelevata. Alla Mecca, il centro spirituale del mondo islamico, i primi A. intrapresero un programma di ampliamento e risistemazione dell'area circostante la Ka'ba, che li avrebbe impegnati per molti anni. Essi continuarono a ...
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CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] Padova nell'agosto 1657, inizia il momento più alto e fecondo del C., in piena concordanza con il parallelo programma "purista" svolto dalla scuola architettonica vicentina di "stile severo", sotto l'egida di Antonio Pizzocaro (1605-1680). Dopo inizi ...
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VOLTERRA
V. Ascani
(etrusco Velathri; lat. Volaterrae)
Cittadina della Toscana centro-occidentale, in prov. di Pisa, posta tra le valli della Cècina e dell'Era, sulla sommità piana di un poggio in posizione [...] e l'Ultima Cena, rendendo chiara attraverso questa peculiare scelta iconografica l'originale volontà di perseguire un programma incentrato sul sacrificio di Cristo più che riflettente lo svolgersi del racconto neotestamentario. Lo stile, nelle figure ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...