Scultore, nato a Taranto il 15 febbraio 1932. Abbandonati gli studi di ingegneria, si dedica da autodidatta all'arte. Trasferitosi a Roma, nel 1962 vi fonda il Gruppo 1 (scioltosi nel 1967) con G. Biggi, [...] informale di carica gestuale. All'inizio degli anni Sessanta, nell'ambito della scultura, in sintonia con il programma del Gruppo 1, inizia un lavoro logico-costruttivo con oggetti e materiali industriali, geometricamente strutturati, che culmina ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] teologiche ante legem, sub lege e sub gratia; del programma dovette essere autore il preposito Werner, menzionato in un' nella disposizione e nell'iconografia delle figure un programma di affermazione temporale del papato, riferibile forse allo ...
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Anglonormanna, Arte. Pittura
D. Park
PITTURA
La piccola chiesa di Coombes (Sussex), che sorge isolata sul fianco di una collina non lontano dal canale della Manica, riassume nelle sue pitture murali, [...] che la Crocifissione dovette essere presente sotto forma di gruppo scultoreo a costituire il punto focale dell'intero programma iconografico.
In Inghilterra si conservano solo i frammenti di un'isolata croce lignea di età romanica - quella del ...
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SINAI
A. Guiglia Guidobaldi
Penisola tra l'Asia e l'Africa, nella cui parte meridionale si eleva un massiccio montuoso che culmina nel Jabal Mūsá, la cima sacra legata alla memoria della consegna a [...] verso il centro della parete, cioè verso il segmento di cielo dal quale fuoriesce la mano di Dio.Il programma iconografico, denso e complesso, si presta a innumerevoli possibilità di lettura, sulla falsariga dell'esegesi patristica (de' Maffei, 1982 ...
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Anglonormanna, Arte. Architettura
R.D.H. Gem
ARCHITETTURA
La definizione a. si applica all'architettura inglese sviluppatasi sotto i re della dinastia normanna - Guglielmo I (1066-1087), Guglielmo [...] pilastri cilindrici alternati a più grandi pilastri polistili. Sin dall'inizio a Durham si mirò, inoltre, a un elaborato programma decorativo in grado di rivaleggiare con quello di Ely. Nelle fasi più antiche si fece largo uso di una decorazione ...
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FONTANA
G. Di Flumeri Vatielli
Costruzione di carattere generalmente ornamentale destinata a ricevere l'acqua, artificialmente mediante condotte o spontaneamente da sorgenti naturali, e a regolarne [...] ad angolo retto, mentre il terzo venne completato da Alessandro Ciccarone nel 1582-1585.Tra le f. caratterizzate da un programma iconografico, la vera da pozzo in marmo in S. Bartolomeo all'Isola a Roma - collegata, come recita l'iscrizione sul ...
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INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] cura di P. Rossi - L. Puppi, Padova 1996, pp. 72, 299; A. Serafini, Gian Matteo Giberti e il duomo di Verona, I, Il programma, il contesto, in Venezia Cinquecento, VI (1996), 11, pp. 75-97, 119-134; II, Gli affreschi di F. Torbido, ibid., VIII (1998 ...
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GHERARDI, Filippo
Alessandro Serafini
Nacque a Lucca nel 1643 dal pittore Sebastiano.
Nella bottega paterna, dove il G. - noto anche con il soprannome di Sancasciani - avanzò i primi passi nell'arte [...] , il cui soggetto era legato al tema della Divina Sapienza, impersonata dalla figura mitologica di Minerva, secondo un erudito programma elaborato e messo a stampa dal decano M. Valle.
I dipinti rappresentano Giove e Minerva che fanno emergere gli ...
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Vedi OSTIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
OSTIA (v. vol. v, p. 782 ss.)
M. Floriani Squarciapino
L'attività ad O. negli ultimi anni è stata dedicata soprattutto al restauro sistematico della zona monumentale. [...] si sono in genere limitate a mettere in luce la città imperiale, dovrà essere in futuro intensificato il programma tendente ad esplorare la sottostante città repubblicana con saggi stratigrafici.
Parimenti interessanti per la storia dello sviluppo ...
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CURTONI, Domenico
Franco Barbieri
Nato a Verona nel 1564 (Gazzola, 1962, p. 164), ultimo discendente della famiglia di Michele Sarimicheli (Langenskiöld, 1938, p. 182) e forse nipote di questo (Zannandreis [...] 'Arcais, 1974, pp. 215 ss.), i lavori di pittura e di scultura.
Siamo qui di fronte, comunque, ad un programma strettamente unitario, che riassume motivi del Sanmicheli - nella pianta quadrata di base su cui si innesta, tramite pennacchi angolari, il ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...