saharawi
s. m. e f. e agg. inv. Sahariano, chi o che appartiene al popolo Saharawi, costituito da gruppi tribali residenti nelle zone del Sahara Occidentale.
• Per Mario Dondero le fotografie si dividevano [...] , contadini portoghesi vestiti come nel medioevo, palestinesi in lacrime davanti a case distrutte, studenti non governativa che lavora da anni per sostenere i campi profughi saharawi, popolazione in fuga dal Sahara occidentale. (Marco Buonasorte ...
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Nakba (ar. «la catastrofe»)
Nakba
(ar. «la catastrofe») Nome con cui si indica, nella storiografia araba contemporanea, l’esodo forzato di ca. 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele [...] Gli Stati arabi avrebbero dovuto inoltre assorbire il resto dei palestinesi, ma la proposta fu respinta per ragioni morali e politiche, con l’eccezione parziale della Giordania, e ai profughi non fu riconosciuta la cittadinanza degli Stati nei quali ...
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MIGRATORI, MOVIMENTI
Nora Federici
Aspetti generali
di Nora Federici
Spostamenti territoriali di popolazione e migrazioni
Il termine 'movimenti migratori' - o 'migrazioni' - indica uno spostamento [...] comunista albanese, e ha costituito una delle mete dei profughi dell'ex Iugoslavia, che si sono diretti e continuano a relativamente limitato di rifugiati, tra i quali nel 1990 i Palestinesi in Giordania, Libano e Siria costituivano il gruppo più ...
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di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] scoppio della prima guerra mondiale, organizzò con i profughi ebrei di Palestina la prima unità militare ebraica, venne deciso di istituire una sezione speciale per gli affari palestinesi con sede nella Palestina stessa, e di affidarne la direzione ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] , ma le condizioni non erano migliori riguardo al problema di profughi e di fuggiaschi che cercavano rifugio nella città. Inoltre, dopo Sede romana.
L. ebbe notizia della ribellione dei monaci palestinesi solo nell'autunno del 452: la notizia gli era ...
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Donna
Simonetta Piccone Stella
di Simonetta Piccone Stella
Donna
sommario: 1. Introduzione. 2. Il coinvolgimento negli accadimenti mondiali. 3. L'evoluzione dell'istruzione. 4. Il rapporto fra occupazione [...] cieca, prima inconcepibile - basta citare le azioni delle kamikaze palestinesi in Israele o di quelle cecene in Russia - e , né incapaci di aiutarsi. Le reti delle donne impegnate nell'assistenza alle profughe (v. AIDoS, 2001, p. 3), da un lato, e l ...
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Sonia Lucarelli
Verrà un giorno in cui la guerra vi parrà altrettanto assurda e impossibile tra Parigi e Londra, tra Pietroburgo e Berlino, tra Vienna e Torino quanto sarebbe impossibile e vi sembrerebbe [...] aiuto di emergenza, l’aiuto alimentare e l’aiuto ai profughi provenienti dalle zone di guerra e agli sfollati. L’Eu particolare verso il Medio Oriente (missioni in Iraq e nei Territori palestinesi) e l’Africa (Somalia, Corno d’Africa e Congo).
Anche ...
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Giovanni Paolo II, beato
Massimo Bray
Le opere e i giorni di G. P. hanno delineato una figura di pontefice della Chiesa Cattolica Romana del tutto eccezionale. Il suo pontificato, iniziato nell'ottobre [...] con violenza da ebrei, cristiani e musulmani. L'attenzione nei confronti delle autorità palestinesi, il rispetto per la preghiera del muezzin, la visita al campo profughi di Deheishe e quella al Santo Sepolcro, il biglietto lasciato sul Muro del ...
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Dalla fine della guerra fredda il Vicino Oriente non è più terreno di rivalità e possibile scontro fra superpotenze. L’epicentro delle crisi si è progressivamente spostato verso l’area del Golfo, dove [...] storica permangono nonostante tutto e si fanno tanto più forti quanto più la condizione di vita attuale dei palestinesi, esuli e profughi nella loro stessa terra sotto un’occupazione militare straniera, diventa intollerabile, come lo è agli occhi di ...
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Cristianesimo
Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi [...] modello è la teologia maturata nel contesto della sofferenza del popolo palestinese: v. Ateek, 1989). Per sottolineare la comunanza del punto dalla droga, o dell'azione umanitaria in favore dei profughi e dei rifugiati, o del contributo ai dialoghi di ...
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Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...