FISCO (XV, p. 469)
Carlo ERRA
Reati fiscali. - Contrabbando. - La vigente legge doganale 25 settembre 1940, n. 1424, in materia di contrabbando, prevede i seguenti tipi di delitti: a) contrabbando nel [...] servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono l'oggetto ovvero il prodotto o il profitto. Se peraltro si tratta di mezzi di trasporto appartenenti a persona estranea al reato, si applicano le disposizioni dell'art. 240 ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] diverso; la posizione che essi occupano nella struttura sociale impone agli uni di fare tutto il possibile per accrescere i profitti e agli altri di vendere la forza lavoro a un prezzo che garantisce loro appena la sopravvivenza. Se un imprenditore ...
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ARTIGIANI
Bartolomé Bennassar e Mauro Ridolfi
Storia
di Bartolomé Bennassar
Introduzione
Qualunque sia la definizione di artigianato che si voglia considerare, due fatti sembrano innanzitutto incontestabili: [...] l'espansione della tessitura con i telai tradizionali (azionati da energia manuale o ad acqua), che si moltiplicarono con profitto per molti decenni fino all'avvento del telaio meccanico. Intanto ebbe inizio la fortuna dell'artigianato del ricamo ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] e poderi tributari mediante il nesso economico fra le due parti della corte, nesso realizzato dall'apporto di lavoro dei massari a profitto della riserva, ebbe il suo epicentro nella Gallia dei Franchi e si estese con varia intensità in Europa per le ...
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Contratto
Claudio Scognamiglio
Tra secondo e terzo millennio
L’immagine del contratto, che questo primo scorcio del terzo millennio ci restituisce, sembra poter essere descritta, a una prima vista di [...] causa avrebbe consentito.
Si consideri, in quest’ordine di idee, l’art. 4:109 dei Principles in tema di «ingiusto profitto o vantaggio iniquo», secondo il quale «una parte può annullare il contratto se, al momento della conclusione di esso: a) fosse ...
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Gabriele Racugno
Abstract
La nozione di azienda, come pure di un ramo particolare della stessa, si incentra sostanzialmente sulla disciplina del relativo trasferimento, distinto dal trasferimento di [...] ha quale componente caratterizzante la clientela dell'azienda, che ne consente ricavi idonei a determinare il conseguimento del profitto (utile), e quindi possibilità di accesso al credito, sia bancario che da parte dei fornitori e del mercato ...
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Angelo Lalli
Abstract
Si esamina il ruolo che la disciplina della concorrenza ha assunto nelle relazioni di diritto pubblico. In virtù del diritto Unione europea, la concorrenza diviene una matrice [...] ’innato desiderio di arricchimento egoistico dell’uomo, comporta benefici per la collettività, proprio perché dalla corsa per il profitto delle singole imprese si genera, a livello di sistema, un naturale effetto di disciplina del comportamento delle ...
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DONA (Donati, Donato), Lodovico
Katherine Walsh Strnad
Nacque a Venezia prima del 1430 dal patrizio veneziano Giovanni, figlio dei senatore Natale, e da Maddalena, figlia di Jacopo quondam Pier Loredan, [...] nelle Probae durante le sessioni del 9 agosto e del 27-28 nov. 1464 (Piana-Cenci, pp. 396 s.).
Trasse profitto dall'elezione del suo concittadino Pietro Barbo, papa Paolo II; Bartolorneo Pagello, amico del D. dall'epoca studentesca a Padova, divenne ...
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BUCCI, Agostino
Roberto Zapperi
Nacque a Torino l'8 dic. 1531 da Domenico, medico non privo di interessi scientifici che insegnò nell'università di Torino dal 1532 al 1535. Di lui si ricorda l'opera [...] a un opuscolo in latino sul valore nutritivo del vino. La sua sapienza medica egli volle mettere invece a profitto assai inopportunamente in sede di filosofia o più precisamente di filosofia politica ove lo spingeva la prepotente inclinazione del ...
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ASCOLI, Alfredo
Roberto Abbondanza
Nato a Livorno il 18 ag. 1863, studiò giurisprudenza a Pisa, alla scuola di Filippo Serafini, e ivi si laureò nel 1884. Si recò quindi, con una borsa di perfezionamento, [...] Lezioni di istituzioni di diritto privato (Pavia 1917) tenute all'università commerciale "Bocconi". Si possono inoltre consultare con profitto i corsi di diritto civile pavesi e romani: Le obbligazioni (Pavia 1914 e 1919), Le successioni (ibid. 1919 ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...