SERVITÙ
Giuseppe GROSSO
Luigi RAGGI
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Manlio UDINA
. Con questo termine si indicano modernamente sia le servitù secondo la tradizionale definizione accolta nella compilazione giustinianea (servitù [...] demaniale o destinato al servizio pubblico, configurandosi come un vero peso (di non facere) imposto a un fondo privato a profitto d'un fondo di proprietà pubblica o d'un servizio pubblico, e quindi si possono anch'essi chiamare servitù pubbliche ...
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POSSESSO
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Enrico FINZI
Emilio ALBERTARIO
. Antico Oriente. - Nei diritti dell'Asia occidentale antica di solito non si fa distinzione tra il possesso [...] è una detenzione qualificata dall'intenzione di esercitare sulla cosa una potestà di fatto per sé e a proprio esclusivo profitto; comprende ogni possesso di fatto quantunque vizioso, purché soccorra l'intenzione di tenere la cosa e godere il diritto ...
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Diritto d’autore e normativa europea
Laura Schiuma
Premessa
Il diritto d’autore, come tecnica di protezione di interessi che si appuntano sulla creazione delle opere dell’ingegno, nasce storicamente [...] si paga, più si incoraggiano i ‘pirati’ a collocarsi nel remotistan (v. Ricolfi 2002, pp. 449 e sgg.) per appropriarsi dei profitti spettanti agli autori (e altri titolari), fornendo le copie a un prezzo inferiore (v. Gille 2005, p. 263, secondo cui ...
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Politica e giustizia
Guido Ruggiero
La cronaca trecentesca del doge veneziano Andrea Dandolo contiene una lunga e importante analisi del ruolo di mediazione, già allora mitico, svolto da Venezia [...] ben più redditizia, in quanto il costo della reclusione prolungata di un poveraccio superava di gran lunga il potenziale profitto che poteva venire dalla riscossione della multa in un futuro indefinito, e inoltre il peso della giustizia diveniva ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Pena, istituti di
Massimo Pavarini
L'origine storica del sistema monistico delle sanzioni
I sistemi di diritto penale moderni si differenziano da quelli precedenti per l'adozione di un criterio monistico [...] lo Stato espropria le cose che servirono o furono destinate a commettere il reato ovvero ne rappresentano il prodotto o il profitto. È stata ripetutamente contestata alla confisca la natura di misura di sicurezza, in quanto essa non si fonda in alcun ...
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Giusnaturalismo e giuspositivismo
Norberto Bobbio
Origine della distinzione fra diritto naturale e diritto positivo
La storia del pensiero giuridico occidentale, dai Greci sino a oggi, è dominata dalla [...] esprimono un'esigenza generale di giustizia, come, per addurre l'esempio stesso di Dworkin, che nessuno deve trarre profitto dal proprio illecito. Mentre le regole sono applicabili nella forma del tutto o niente, il principio non indica conseguenze ...
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Fabio Toriello
Abstract
Premessi alcuni cenni storici sull’evoluzione della nozione di adempimento delle obbligazioni, viene trattato il rapporto tra adempimento, pagamento ed interesse del creditore [...] Il pagamento al terzo, Milano, 1961, 169; Bozzi, G., op. cit., 51 e 166). Secondo un’opinione il requisito del “profitto” (per il creditore) va concettualmente tenuto distinto da quello del “vantaggio” (per il creditore incapace nell’art. 1190 c.c ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] le precedenti istituzioni sacre; i comuni avevano facoltà di possedere e di riscuotere tributi locali a loro profitto.
D'altronde questa condizione giuridica della civitas sine suffragio fu concepita dai Romani non come uno stato permanente ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] città e all'estero, fermatosi a Bologna istituì un insegnamento da cui i cantanti del tempo trassero uno straordinario profitto. Gli ammaestramenti tecnici e i canoni estetici dell'arte del canto bolognese furono codificati da Pier Francesco Tosi in ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] sul codice francese.
3. Legislazioni di tipo spagnolo. Anche le legislazioni di questo tipo misero largamente a profitto il codice francese, ma assumono una particolare fisionomia per la vasta utilizzazione di fonti indigene di diritto commerciale ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...