EREDI (Heredi), Francesco
Gianluigi Mattietti
Nacque a Ravenna, dove fu attivo come compositore di musica sacra e profana. Le fonti non concordano circa la sua data di nascita: alcune la pongono al [...] 'Heredi per essere giovane e perché si è provato che nel tempo che n'è andato ad insegnare non ha fatto quasi profitto alcuno, non è a proposito per quel luogo".
L'E. riscosse miglior successo come compositore; nel 1600 pubblicò a Venezia, presso ...
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finanza internazionale
Flavio Pressacco
Settore della f. che studia le problematiche legate a operazioni che implicano transazioni valutarie o comunque questioni valutarie, coinvolgendo imprese, mercati [...] (FMI). Queste intervengono per influenzare gli equilibri sui mercati dei cambi, in vista di specifici obiettivi (target) di profitto o di politica economica e monetaria: come la stabilizzazione dei cicli economici o la promozione dello sviluppo, dell ...
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ritorno delle tecniche
Giuseppe Smargiassi
Contributo di P. Sraffa (➔), emerso in forma non del tutto esplicita dal suo testo Produzione di merci a mezzo di merci (1960), per cui può accadere che la [...] di stabilire una relazione monotonica inversa tra l’intensità capitalistica delle tecniche produttive adottate e il saggio di profitto, sembra fallire anche il tentativo di spiegare il tasso di remunerazione del capitale in termini di una sua ...
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pay per click
<pèi pë klik> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Nel web marketing, modello di pubblicità online molto popolare utilizzato per aumentare i visitatori di un sito web e basato [...] l'annuncio e da altri fattori, quali per esempio il suo punteggio di qualità (v. ). Il successo del PPC ha favorito anche frodi e abusi per trarre profitto da click artificiosi, che possono tuttavia essere contrastati efficacemente (v. ). ...
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Fenomeno economico e sociale per cui in determinati periodi larghi strati della popolazione sono colpiti dalla miseria in conseguenza di un complesso di fattori di varia natura (quali penuria di risorse [...] di settori sempre più vasti di popolazione doveva considerarsi la conseguenza necessaria della caduta tendenziale dei saggi di profitto, che avrebbe indotto i capitalisti a comprimere costantemente i salari a livello di sussistenza per assicurarsi ...
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INDUSTRIA (lat. industria)
Francesco COPPOLA D'ANNA
George MONTANDON
Ugo Enrico PAOLI
Carlo RODANO
Gino OLIVETTI
Giuseppe Menotti DE FRANCESCO
Mario ROTONDI
Sta a significare propriamente l'abilità [...] ad abbassarsi rapidamente, toccando il minimo sotto Giacomo I. Perciò J. M. Keynes calcola che gli imprenditori poterono realizzare larghi profitti in Spagna dal 1520 al 1590; in Inghilterra dal 1550 al 1650; in Francia dal 1530 al 1700, tuttavia con ...
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Globalizzazione
Giorgia Giovannetti
Si parla sempre più spesso di 'globalizzazione dell'economia mondiale' come risultato dei processi d'integrazione internazionale iniziati nel secolo 19°, temporaneamente [...] che avviene con il commercio di beni e servizi, né per quel che riguarda le cause (sfruttamento di opportunità di profitto offerte dall'arbitraggio), né per le conseguenze. Come nel caso del commercio, i movimenti di capitali permettono ai paesi di ...
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In ogni epoca - secondo gli usi o i costumi dei popoli e in relazione al grado di civiltà raggiunta - si sono compiuti atti di previdenza e si è provveduto a bisogni futuri ed eventuali; ma molti secoli [...] cooperative allo scopo principale di assicurare i soci; b) imprese a scopo di lucro, ossia costituite per ottenere un profitto dal capitale impiegato nell'industria assicurativa (devono essere società anonime per l'art. 3 della legge); c) istituti di ...
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PUBLICANO (publicanus; τελώνης)
Gioacchino Mancini
Era nell'antichità colui che prendeva ad appalto le imposte, pagando allo stato una certa somma per il prodotto di una tassa che esigeva poi per mezzo [...] e i cereali, dai publicani decumani, e i diritti di dogana (vectigalia). Il publicano che rilevava direttamente le imposte, per trarre profitto del contratto stipulato con lo stato aveva bisogno di nulla lasciar perdere di ciò che gli era dovuto, era ...
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HARZ (A. T., 53-54-55)
Arrigo Lorenzi
Montagna della Germania (v. questa voce) ad oriente della media Leine: consta di un nucleo granitico rivestito quasi ovunque da scisti paleozoici e dallo Zechstein. [...] voce). Essendo il clima piuttosto freddo, l'agricoltura non vi è possibile e dal suolo non si può trarre profitto che con la selvicoltura (acifolie) favorita dalle considerevoli precipitazioni (v. germania) e la praticoltura. Ha grande importanza l ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...