Terzo settore
Giovanni Cerulli
Il concetto di terzo settore (o settore non-profit) deriva dalla considerazione dell'esistenza nel sistema economico e sociale di un primo settore (lo Stato) e di un secondo [...] dell'offerta cerca invece di spiegare come mai esistono individui che, pur non potendo far leva sull'incentivo di un profitto, sono disposti a costituire un'attività non-profit. Varie risposte sono state date in letteratura. D.R. Young (1981), per ...
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Dirigenti
Alberto Martinelli
Premessa
La parola dirigente definisce, in senso lato, qualsiasi ruolo di comando e di leadership nelle varie sfere dell'attività umana (economica, politica, religiosa, [...] politiche che garantiscono la stabilità a lungo termine e la crescita delle imprese piuttosto che la massimizzazione immediata dei profitti, e a configurare un vero e proprio capitalismo manageriale.
Al di là delle critiche che si possono muovere a ...
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Fame
Paul P. Streeten
Introduzione
Il bisogno di cibo è forse il più fondamentale di tutti i bisogni umani. Gli uomini possono sopravvivere bevendo acqua non potabile e senza essere vaccinati contro [...] se prodotti da grandi aziende con potere di mercato e capacità di sottoporre a lavorazione i raccolti e realizzare profitti alzando i prezzi in presenza di una domanda rigida. D'altronde i raccolti da esportazione hanno spesso procurato tasse ...
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Successione di fenomeni diversi o di varie fasi dello stesso fenomeno che si ripetono nella medesima sequenza. Il termine indica anche il periodo di tempo necessario perché tali fenomeni o tali fasi si [...] e dell’occupazione, che dura finché la forza lavoro diviene scarsa; l’aumento dei salari e la compressione dei profitti scoraggiano gli investimenti e aprono la fase successiva della crisi. Molti economisti, fin dalla fine del 19° sec., videro ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] il concetto di problemi rivali all'interno di una disciplina. La ‛profondità' è esplicata ricorrendo a un confronto dei profitti derivanti alla conoscenza da una risposta corretta ai problemi rivali. Un problema è ‛più profondo' del problema rivale ...
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Economia
In generale, mancata reintegrazione di costi sostenuti o una diminuzione di valore subita da un bene per circostanze varie o il consumo totale o parziale dello stesso per l’uso o per eventi sopravvenuti. [...] o sopravvalutazione di elementi attivi del patrimonio di un’azienda intesa a mascherare p. subite durante la gestione.
P. e profitti Denominazione con cui si indica il conto acceso nella contabilità di ogni tipo d’impresa che accoglie gli elementi ...
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Investimenti
John S. Strong
John R. Meyer
Introduzione
In economia per 'investimento' si intende l'acquisizione o la creazione delle risorse utilizzate nella produzione. Nelle economie di mercato l'investimento [...] all'equilibrio, l'investimento è funzione del tasso di interesse, o, nella formulazione di Hayek (v., 1939), del tasso di profitto.
La teoria di Keynes sugli investimenti è molto diversa. Egli sostenne che, a causa della rigidità dei prezzi e dei ...
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Economia-mondo
Michele Rostan
Il termine e la sua origine
Il termine 'economia-mondo' è la traduzione del termine inglese world-economy e di quello francese économie-monde. Quest'ultimo è tratto, a [...] distanza, i mercati sono spazi aperti tanto ai piccoli quanto ai grandi mercanti, gli scambi sono trasparenti e i profitti bassi. Nella seconda, invece, prevale il commercio a lunga distanza; la concorrenza, regola essenziale dell'economia di mercato ...
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Economia e politica agraria
Michele De Benedictis
Evoluzione del pensiero economico ed economia agraria
Agli inizi degli anni settanta Wassily Leontief, riflettendo con qualche pessimismo sulla rilevanza [...] come, pur nella varietà di impostazioni, la 'legge dei rendimenti decrescenti' e la 'teoria delle rendite e dei profitti' non solo rappresentino dei capisaldi del pensiero classico, ma siano anche alla base di formulazioni interpretative dei processi ...
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Occupazione e disoccupazione
Paolo Piacentini
Nino Galloni
Magda Franca Rabaglietti
(App. V, iii, p. 722; v. occupazione, XXV, p. 138; occupazione piena, App. II, ii, p. 433; disoccupazione, XIII, [...] aspetti collaterali, se pure attinenti alla condizione di non-occupato tipico. Il problema non è più solo quello economico del profitto legato al mantenimento di un buon livello dei redditi per consentire che il consumo dei beni e servizi alimenti la ...
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profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...
profittatore
profittatóre s. m. (f. -trice) [der. di profittare]. – Chi approfitta di situazioni e momenti eccezionali o delle disgrazie e difficoltà altrui per trarne vantaggi materiali e spesso illeciti: i p. della carestia, della guerra;...