Il funzionamento di un sistema economico si può sempre considerare come il frutto dell'interazione tra comportamento dei mercati e scelte di politica economica. Nel caso dell'e. i. questa interazione è [...] crescita delle esportazioni. Quest'ultima, infatti, si riteneva la strada che avrebbe permesso alle banche di ottenere profitti elevati e a basso rischio grazie alla presunta impossibilità dei debitori sovrani di dichiarare bancarotta, mentre i paesi ...
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NAZIONALE 1. Il termine "contabilità nazionale" è apparso recentemente nella nostra letteratura economico-statistica e viene usato per designare un insieme coordinato di conti che da alcuni è denominato [...] dei costi e delle rimanenze finali attive (f2 e g2) da iscrivere nella sezione dei ricavi. La [16] risulterà:
e la [17]:
Il profitto o utile dell'impresa z, sarà dato da:
ossia:
Si osservi che nella [21] k1 + k − k2 = 0, essendo k1 + k = k2.
Inoltre ...
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PIANO ECONOMICO
Giuseppe Ugo PAPI
Ugo SACCHETTI
Anna DEL BUTTERO
. L'esigenza di un piano è inscindibile da ogni azione umana che affronti il futuro, qualunque sia il regime economico realizzato, [...] Stati Uniti nel gennaio 1947, nel luglio 1947 e nel gennaio 1948. Problema principale è quello della interconnessione tra prezzi, salarî e profitti, e più precisamente della tendenza verso la diminuzione dei redditi distribuiti pro capite (esclusi i ...
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IMPOSTE e TASSE
Sergio STEVE
. Sistema tributario italiano (XVIII, p. 931; App. I, p. 722). - Tra il 1938-39 e il 1942-43 le entrate tributarie dello stato italiano aumentarono da 23,2 a 37,2 miliardi. [...] . Con decr. legisl. luog. 26 marzo 1946, n. 134, fu inquadrata nel sistema tributario anche l'avocazione dei profitti di regime.
Nel campo delle imposte indirette, notevoli modificazioni furono apportate all'imposta generale sull'entrata. Un decr ...
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MERCATO NERO
Riccardo Bachi
. Mercato irregolare, non organizzato ufficialmente da una pubblica autorità o da un'istituzione commerciale, dove pertanto le operazioni di scambio non si svolgono secondo [...] di nuove élites sociali. Fra i due fenomeni non esiste però una piena simmetria.
La realizzazione di alti profitti, insiti spesso nelle produzioni industriali di materiale militare, resa possibile o anche agevole dalla esistenza di attriti e ...
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ESTERLE, Carlo
Claudio Pavese
Nacque a Trento il 1° nov. 185 3 da Carlo e da Maria Rizzi. Il padre, medico e docente di ostetricia, fu, nel 1848, delegato tirolese all'Assemblea costituente di Francoforte, [...] con l'ingresso di altri due membri civili, di altri tre industriali e tre operai.
Il notevole incremento dei profitti registrato nel periodo bellico in tutti i coniparti dell'industria italiana, che nel settore elettrico aveva innescato un processo ...
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BUONVISI, Bernardino
Michele Luzzati
Nacque nel 1532 a Lucca (venne battezzato il 21 febbraio col nome del primogenito di Benedetto Buonvisi il Vecchio, che era morto nel 1517) da Martino e da Caterina [...] ,5%: pur nell'impossibilità di un confronto sembradifficile che i salari nelle precedenti compagnie Buonvisi assorbissero una quota così alta dei profitti.
La, compagnia di Lione del 1587-95 ebbe un capitale sociale di 93.500 scudi d'oro di sole, dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Costantino Bresciani Turroni
Lilia Costabile
Costantino Bresciani Turroni, tra i principali economisti italiani del Novecento, è famoso internazionalmente per i suoi scritti di economia monetaria, economia [...] dei loro debiti e allo stimolo inflazionistico alle vendite e ai profitti (pp. 108-11, 231, 442), impedirono però, attraverso della moneta, una misura utile sia per colpire i profitti dei «borsaneristi » e degli speculatori, sia per assicurare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonino da Firenze
Oreste Bazzichi
Nel campo di osservazione di Antonino da Firenze c’è un palcoscenico privilegiato, unico al mondo: la situazione culturale, economica, sociale e civile della Toscana, [...] è di fornire alle famiglie o alla comunità beni o servizi (parte II, tit. I, cap. XVI, § 2, col. 150b). La ricerca del profitto fine a se stesso è riprovevole, perché il desiderio di guadagno non conosce limiti ma si spinge all’infinito; perché possa ...
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ALBIZZI, Roberto
Elena Fasano Guarini
Nato il 22 giugno 1475 a Firenze da Filippo e da Maddalena Spinelli, per ragioni di commercio si stabili a Lione, dove si ha, per la prima volta, traccia della [...] per la città di Tournai per fare al re un prestito a tasso altissimo, dividendo poi con lo stesso Semblançay i profitti.
Tali accuse, che portarono il Semblançay all'esecuzione capitale, non ebbero però alcuna grave conseguenza per l'A.: il suo ...
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profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...
profittatore
profittatóre s. m. (f. -trice) [der. di profittare]. – Chi approfitta di situazioni e momenti eccezionali o delle disgrazie e difficoltà altrui per trarne vantaggi materiali e spesso illeciti: i p. della carestia, della guerra;...