Le Ch¿telier, principio di
Le Chȃtelier, principio di Principio, che prende nome dal chimico francese H.L. Le Châtelier (1850 - 1936), secondo il quale, in un sistema chimico in equilibrio, ogni cambiamento [...] statica comparata (➔ statica), che spiega i cambiamenti delle soluzioni di equilibrio di un problema di minimizzazione o massimizzazione vincolata (per es., la massimizzazione vincolata dei profitti) quando uno dei vincoli è reso più o meno rigido. ...
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Nato a Caserta il 29 marzo 1877; laureato in matematica all'università di Napoli nel 1902, prestò dapprima servizio presso il Ministero dell'agricoltura, industria e commercio. Libero docente di statistica [...] al 1920; ideò e organizzò l'Opera nazionale per i combattenti, promuovendo la devoluzione al patrimonio dell'Opera dei profitti della Gestione dei rischi di guerra in navigazione da lui stesso organizzata e diretta. Collaborò con B. Stringher alla ...
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Temi olimpici: le federazioni internazionali e il movimento olimpico
Giorgio Reineri
Un rapporto difficile
Il Movimento Olimpico ‒ come sta scritto nella Carta Olimpica, l'insieme di norme che governano [...] gli associati. La mossa, apertamente populista, costò poco in termini monetari alla IAAF: a quell'epoca, difatti, un po' perché i profitti dei Giochi erano ancora bassi e un po' perché il CIO di quei pochi fondi ne distribuiva una minima parte alle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Usura
Nicola Lorenzo Barile
La proibizione dell’usura fra scolastica medioevale e scienza economica
Ripercorrendo le origini del moderno sistema bancario, l’economista Giuseppe Garrani ricorda l’invito [...] tipo di contratto posto in essere: essi non vietano di entrare in una società a chi investe moneta per ricavare un profitto, a patto che i profitti e le perdite siano condivisi. Anche se un socio fornisce il capitale e gli altri si limitano a dare il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Mercati, fiere, commerci e vie di comunicazione
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’XI secolo alla crescita [...] essi, in proporzione al valore del suo apporto, ottiene quote in base alle quali, a impresa ultimata, sono divisi i profitti o le eventuali perdite.
I luoghi di scambio nel contesto economico medievale
Mercati e fiere, che nascono dall’esigenza di ...
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IVA (Imposta sul Valore Aggiunto)
Vincenzo Visco
IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) Imposta indiretta sul consumo, introdotta nell’ordinamento interno con d.p.r. 633/1972. Il valore aggiunto (➔) rappresenta [...] stessa. Esso viene ripartito tra i fattori della produzione utilizzati ed esprime la loro remunerazione: salari, interessi, profitti, rendite, royalties e così via. La somma di queste remunerazioni non è altro che il reddito nazionale lordo ...
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capitale, guadagni di (guadagni in conto capitale; capital gain)
Riccardo Vannini
capitale, guadagni di (guadagni in conto capitale; capital gain) Differenza tra il prezzo corrente di mercato e quello [...] . possa essere effettivo, o potenziale. Di norma i guadagni di c. si riferiscono al complesso degli utili o dei profitti, derivanti da un’attività estranea a quella caratteristica di colui che li percepisce. In realtà, esistono esempi di intermediari ...
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Canton, sistema di
Apparato commerciale che regolava gli scambi tra i mercanti cinesi e stranieri (1759-1842), fondato su una politica di chiusura e di controllo da parte cinese, con base nella città [...] volume degli scambi. I mercanti, membri del Cohong, versavano notevoli somme di denaro allo hoppo e si garantivano profitti considerevoli speculando sia sugli scambi con gli europei che con il governo stesso. Durante le stagioni commerciali (ottobre ...
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autogestione
Gestione di un’impresa da parte di coloro che in essa lavorano mediante organi rappresentativi da essa eletti. Secondo questo modello, le decisioni sul futuro dell’azienda ‒ investimenti, [...] a tutti i componenti del gruppo stesso.
Origine del modello
Il modello dell’a., per il quale i rischi e i profitti sono divisi fra i lavoratori, fu sperimentato in Algeria e in Israele, ma trovò sistematica applicazione solo in Iugoslavia a partire ...
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Aragona, regno di
David Abulafia
Parlare del 'Regno di Aragona' non rende giustizia al particolare carattere del complesso di entità che gli storici chiamano 'terre della Corona d'Aragona'. Il giovane [...] fosse formata in maggior parte da terreno agricolo per lo più improduttivo, stava cercando una nuova fonte di profitti nel commercio internazionale. Le città marinare, in particolare Barcellona e Tarragona, si trovarono così a rivaleggiare con Pisa ...
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profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...
profittatore
profittatóre s. m. (f. -trice) [der. di profittare]. – Chi approfitta di situazioni e momenti eccezionali o delle disgrazie e difficoltà altrui per trarne vantaggi materiali e spesso illeciti: i p. della carestia, della guerra;...