funzione obiettivo
funzione obiettivo nelle applicazioni della matematica all’economia, esprime, a seconda dei casi, il ricavo, il guadagno o il costo relativamente a un processo produttivo o all’erogazione [...] spesso nella ricerca di una soluzione ottima rispetto all’impiego di determinate risorse, in funzione della massimizzazione di profitti, cioè guadagni, o ricavi o della minimizzazione di perdite o costi:
Le variabili che in essa compaiono si ...
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marketing
Michele Pizzi
La scienza che studia i gusti del mercato
Una società che vive di scambi ha bisogno di una disciplina che indichi alle imprese cosa produrre e come produrre. Il marketing permette [...] ricerche di marketing. Questo vuol dire che un’impresa, dopo aver investito i suoi capitali, dovrà aspettarsi di avere profitti dalla vendita del bene prodotto: i ricavi della vendita dovranno essere maggiori di tutti i costi sostenuti.
A questo ...
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L’art. 416 bis c.p., introdotto dalla l. n. 646/1982 e modificato dalla l. n. 125/2008, stabilisce che l’associazione per delinquere è di tipo mafioso quando i suoi membri si avvalgono della forza di intimidazione [...] commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri, od ostacolare il libero esercizio del voto o procurare voti a sé ...
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Economista di origine inglese, nato a Liverpool il 18 gennaio 1910; dopo gli studi a Oxford, Chicago e Harvard, dal 1937 vive negli USA. La sua copiosissima produzione scientifica si distingue per il tentativo [...] .
B. ha sviluppato una teoria macroeconomica della distribuzione analoga ad altre teorie post-keynesiane (i profitti aggregati dipendono essenzialmente dalla spesa per investimenti). Il suo nome è anche associato alla cosiddetta ''economia ...
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autogestione
La gestione di un’impresa, agricola o industriale, da parte dei lavoratori mediante organi rappresentativi, eletti dai lavoratori dell’azienda stessa; con questa accezione, il termine è [...] dirigenti; c) la nozione di salario viene meno, poiché il reddito dei salariati non è più fissato per contratto, ma dipende dai profitti che l’impresa realizza e che sono divisi fra tutto il personale, dopo che sono state pagate le imposte e le spese ...
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extramarginale
Termine riferito all'impresa il cui costo medio (➔ costo aziendale) di produzione risulta, in un dato momento di tempo, superiore al prezzo di vendita di mercato (o per aumento del primo [...] fissi iniziali e dei costi variabili, che dipendono dalla quantità prodotta, sicché l’impresa e. realizza perdite (o profitti negativi). Se il suo costo marginale di produzione rimane, tuttavia, inferiore al prezzo, essa ha incentivo a continuare ...
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incentivo
Alberto Heimler
Qualsiasi fattore in grado di motivare l’azione di individui e imprese. L’obiettivo di conseguire una corretta struttura degli i. riguarda pertanto sia rapporti di mercato [...] la carriera e il lavoro che meglio si adattano alle loro capacità e attitudini. Le imprese, cercando di massimizzare i profitti, sono indotte a selezionare le tipologie di offerta più adatte a soddisfare le esigenze dei consumatori e a produrre beni ...
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La borsa valori (o borsa finanziaria) è il mercato regolamentato in cui si negoziano strumenti finanziari rappresentativi di debiti o di quote di capitale e strumenti finanziari derivati, quali futures, [...] capitale o prestiti per finanziare gli investimenti. I prezzi delle azioni riflettono le previsioni degli investitori sui profitti delle imprese quotate e sono un rilevante indicatore per orientare i flussi di risparmio verso gli investimenti con ...
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Costi e benefici
Emilio Gerelli
La tecnica di valutazione
L'analisi costi-benefici nasce dall'esigenza dell'operatore pubblico di valutare in termini di benessere sociale l'opportunità e la redditività [...] costi-benefici, è la redditività dal punto di vista della massimizzazione del benessere sociale (e non, quindi, del profitto del privato o dell'ente che effettua l'investimento). Le indicazioni relative a questo aspetto sono desumibili dall'analisi ...
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Pepoli, Romeo
Augusto Vasina
Figura di primo piano della borghesia mercantile e del guelfismo bolognesi a cavaliere dei secoli XIII e XIV, Romeo riuscì nel secondo decennio del Trecento a condurre i [...] città, e fondando, nel contempo, la potenza sua personale e della famiglia su estesi possessi fondiari e su quei profitti derivanti dalla professione bancaria che, per avergli dato fama di più ricco mercante italiano del tempo, dovettero essere assai ...
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profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...
profittatore
profittatóre s. m. (f. -trice) [der. di profittare]. – Chi approfitta di situazioni e momenti eccezionali o delle disgrazie e difficoltà altrui per trarne vantaggi materiali e spesso illeciti: i p. della carestia, della guerra;...