Genericamente, insieme di norme e di metodi intesi a evitare o prevenire il diffondersi di malattie. In particolare, le norme e i provvedimenti che si devono adottare, collettivamente o da parte di singoli, per la difesa contro una determinata malattia, e la loro applicazione pratica.
La p. è il campo d’interesse dell’igiene e della medicina preventiva. In passato aveva interesse esclusivo per le malattie ...
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medicina Quadro morboso determinato fondamentalmente da 2 tipologie di agenti infettivi: Salmonella typhi e taluni microrganismi del genere Rickettsia. T addominale Malattia infettiva e contagiosa acuta [...] si pone con l’isolamento dell’agente eziologico nel sangue, o con prove sierologiche (sierodiagnosi di Widal). La profilassi generale si attua con la sorveglianza dei cibi possibili veicoli della malattia, l’isolamento dei malati, il riconoscimento ...
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Anatomista (Ruvo di Puglia 1736 - Napoli 1822); iniziatore della profilassi antitubercolare; descrisse per primo il nervo naso-palatino e gli acquedotti del vestibolo e della chiocciola nell'orecchio interno; [...] scoprì l'esistenza del liquido cefalorachidiano e constatò sperimentalmente la presenza dell'albumina nell'urina. Fornì una magistrale descrizione dell'ischialgia (De ischiade nervosa, 1764) ...
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Pediatra polacco (Bolew 1874 - Varsavia 1917). Autore di ricerche sulla flora intestinale, sulla profilassi delle malattie infettive e sulla semeiotica della meningite. ...
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Ostetrico (Berlino 1819 - Lipsia 1892). Esercitò ginecologia e ostetricia a Berlino; propose un metodo di profilassi (profilassi alla C.) contro l'oftalmia gonococcica del neonato, consistente nella istillazione [...] di una goccia di nitrato d'argento, che fu poi resa obbligatoria per legge ...
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PARASSITOLOGIA (XXVI, p. 308)
Nonostante i crescenti progressi nel campo dell'igiene e della profilassi, alcune elmintiasi, come per es. la schistosomiasi da Schistosoma mansoni, che si sta paurosamente [...] diffondendo nell'America Meridionale, rappresentano ancora oggi problemi sanitarî gravissimi e minacce serie per la salute di interi paesi. Sebbene le ricerche sistematiche sui protozoi e sugli artropodi ...
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Siero di sangue, umano o animale, contenente anticorpi specifici contro un microrganismo patogeno e utilizzabile in terapia e in profilassi. ...
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Medico statunitense (Fort Wayne, Indiana, 1881 - Palo Alto 1967). Prof. di clinica medica all'univ. di Chicago. Si occupò specialmente della profilassi e terapia della scarlattina. ...
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INFETTIVE, MALATTIE
Paolo Tolentino
. Negli ultimi vent'anni si sono verificati notevoli progressi nella conoscenza sull'eziologia, la patogenesi, la terapia e la profilassi delle malattie infettive. [...] di cortisonici a dosi elevatissime, oltre che dell'eparina (che peraltro va impiegata solo nelle fasi iniziali). La profilassi delle meningococcie con vaccini si è rivelata utile nel caso di grosse epidemie, quali quelle che hanno colpito diecine ...
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Ostetrico (Budapest 1818 - Vienna 1865), prof. nell'univ. di Budapest (1855), assertore della natura contagiosa della febbre puerperale e degli adatti metodi di profilassi (Die Ätiologie, der Begriff und [...] die Prophylaxis des Kindbettfiebers, 1861). S. si convinse che l'infezione responsabile della febbre puerperale era di origine esterna, probabilmente dovuta alla scarsa igiene delle mani dei medici. Per ...
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profilassi
s. f. [dal gr. προϕύλαξις, der. di προϕυλάσσω «premunire, preservare», comp. di προ- «avanti» e ϕυλάσσω «custodire»]. – 1. Genericam., insieme di norme e di metodi intesi a evitare o prevenire il diffondersi di malattie. In partic.,...
profilamento
profilaménto s. m. [der. di profilare], non com. – L’atto, l’operazione del profilare; il profilarsi; anche, una successione di profili. In partic., in balistica, abaco dei p., grafico sul quale è riportato un fascio di curve...