Huntington, George
Medico statunitense (East Hampton, Connecticut, 1851 - Cairo, New York, 1916). Discendente da una famiglia di medici, pubblicò (1872) la descrizione della corea cronica degli adulti, [...] media della malattia è di 10÷20 anni. Ne esiste anche una variante giovanile, con insorgenza intorno ai vent’anni. La cura è solo sintomatica. L’unica profilassi possibile consiste nell’evitare il matrimonio fra membri di famiglie huntingtoniane. ...
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MAZZETTI, Giuseppe
Ilaria Gorini
– Nacque a Peccioli, presso Pisa, da Leopoldo e Rigoletta Adorni Braccesi il 25 nov. 1898. Conseguita la maturità classica presso il liceo ginnasio Michelangelo di Firenze [...] pp. 363-370; Considerazioni sulla vaccinazione contro la tubercolosi, in Minerva medica, XLV [1954], pp. 223-226; Sulla profilassi della tubercolosi mediante vaccini vivi e vaccini uccisi, in Rass. internazionale di clinica e terapia, XXXV [1955], pp ...
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È la soluzione di continuo dei tessuti determinata da un corpo vulnerante. La divisione dei tessuti può farsi in modo puntiforme o lineare o irregolare, sicché si hanno le ferite da punta, da taglio e [...] più gravi, quale la cancrena gassosa. Il tetano nella guerra mondiale s'è avuto raramente a causa della profilassi praticata con l'iniettare siero antitetanico a tutti i feriti.
Dalle ricerche batteriologiche fatte sulle ferite nella guerra mondiale ...
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immunizzazione
Creazione di uno stato di immunità, attiva o passiva, generica o specifica per un dato antigene. L’i. attiva si compie attraverso i vaccini, che inducono nell’organismo anticorpi specifici; [...] caratteristica dell’i. passiva è la sua breve durata; la i. passiva è raccomandata per il trattamento e la profilassi di alcune malattie virali e batteriche (epatite, varicella, rabbia, botulino, tetano, difterite), quando il soggetto non sia coperto ...
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meningococco
Batterio coccico gram-negativo (Neisseria meningitidis), di cui si conoscono 5 ceppi: A, B, C, W, Y; è responsabile di circa il 70% delle meningiti (➔) batteriche acute al di fuori del periodo [...] contro i ceppi A e C (in caso di zone ad alto rischio anche il quadrivalente ACWY); contro il ceppo B è previsto un vaccino per il 2011. La profilassi delle persone conviventi con il malato richiede l’impiego rifampicina o ciprofloxacina. ...
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ossiuriasi
Malattia dovuta a infestazione da vermi ossiuri, e precisamente da Enterobius vermicularis. Relativamente frequente nei bambini, più rara nell’adulto, si sviluppa nell’intestino per contagio [...] genitale femminile. Importantissime le norme profilattiche riguardanti gli alimenti, la disinfezione della biancheria, la pulizia delle unghie, ecc. La cura si basa sull’impiego di antielmintici; è obbligatoria la profilassi dei familiari conviventi. ...
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Patologia degenerativa del sistema nervoso caratterizzata da un quadro di demenza presenile o senile, descritta per la prima volta nel 1909 dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer (Marktbreit 1864 - Breslavia [...] l’aumento del numero degli individui anziani dovuto alle terapie più moderne (vaccinazioni di massa, impiego degli antibiotici, profilassi dietetiche, ecc.) si osservò che il numero di pazienti deceduti con i sintomi e i corrispettivi danni cerebrali ...
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Malattia infettiva degli equini, dovuta a un microrganismo specifico, Pseudomonas mallei. Fonti di infezione sono urine, feci, secrezioni mucose e lesioni aperte di animali malati; il contagio avviene [...] anni. L’infezione morvosa non lascia immunità postuma, quindi l’immunizzazione preventiva non ha carattere pratico. La profilassi è regolamentata da precise disposizioni sanitarie che contemplano, tra l’altro, l’uccisione e la distruzione degli ...
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PUERICOLTURA .Storia
Angiola Borrino
PUERICOLTURA (dal lat. puer "bambino" e colo, "coltivo, curo"; fr. puériculture; sp. puericultura; ted. Kinderschutz; ingl. children welfare).
Storia. - Ricercando [...] e croniche e l'opera di selezione e di cure speciali per i bambini deboli o gracili (v. sotto).
4. La profilassi antitubercolare e l'irrobustimento dei bambini gracili: si connettono intimamente fra loro e finora si sono svolte specialmente in opere ...
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Per b. s'intende, soprattutto a partire dalla elaborazione che ne ha proposto M. Foucault, un'implicazione diretta e immediata tra la dimensione della politica e quella della vita intesa nella sua caratterizzazione [...] al punto di massima elaborazione, non è stato Foucault a coniare il concetto di biopolitica. Già in qualche modo profilato nella cultura positivistica francese - A. Comte nel suo Système de politique positive (1851-1854) usa il neologismo biocrazia ...
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profilassi
s. f. [dal gr. προϕύλαξις, der. di προϕυλάσσω «premunire, preservare», comp. di προ- «avanti» e ϕυλάσσω «custodire»]. – 1. Genericam., insieme di norme e di metodi intesi a evitare o prevenire il diffondersi di malattie. In partic.,...
profilamento
profilaménto s. m. [der. di profilare], non com. – L’atto, l’operazione del profilare; il profilarsi; anche, una successione di profili. In partic., in balistica, abaco dei p., grafico sul quale è riportato un fascio di curve...