In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] e morale fissato da Dio. Si presenta tuttavia, soprattutto con l’affinarsi della spiritualità ebraica dalla predicazione dei profeti ai libri sapienzali, il problema della sofferenza degli innocenti. Quindi si fanno sempre più abbondanti i testi che ...
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La leggenda della vera croce e la sua iconografia (VIII-XV secolo)
La disseminazione dei cicli figurativi in prospettiva europea
Barbara Baert
Deve esserci stato un tempo in cui il legno della croce [...] tutta la sua articolazione iconografica (1494-1496). Egli combinò nelle volte la leggenda della croce con il credo dei profeti e degli apostoli. Hugo von Hohenlanderberg, che era originario di Wiesendangen ed era stato fatto vescovo di Costanza nel ...
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BONICELLI, Michelangelo
Gino Benzoni
Nato nel 1569, entrò nell'Ordine dei minori osservanti. Era "lettore di theologia" nel convento di S. Francesco della Vigna a Venezia, quando la contesa dell'interdetto [...] "alla chiesa universale è stato promesso il spirito santo e non a' particolari"; tant'è vero che "il spirito santo abbandonò i profeti istessi et gli privò di lume dell'intelligenza per quanto gli piacque" - evidente, a questo punto, come il B. stia ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] piccolo bambino lascia M. dalla bocca e a S. Giorgio a Staro Nagoričino, in Serbia (1317), si notano gli otto profeti che avevano preannunciato la venuta della Vergine. È inoltre possibile trovare in quest'ultima composizione l'aggiunta del tema dell ...
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RABBULA, Vangelo di
M. della Valle
Denominazione convenzionale di un evangeliario siriaco (Firenze, Laur., Plut. 1.56), giunto a Firenze probabilmente tra il 1522, anno in cui è ancora documentato nel [...] , però, ciascuna tavola presenta una peculiare decorazione marginale, normalmente su tre registri, che vede in alto due profeti dell'Antico Testamento, al centro scene cristologiche (talvolta più d'una), in basso un'ulteriore presenza di animali ...
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Monoteismo
Raffaele Savigni
La fede nell’esistenza di un unico Dio
I popoli antichi adoravano molte divinità concepite, ciascuna con particolari caratteristiche, a somiglianza dell’uomo. Accanto a questi [...] delle mani dell’uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono». Questa concezione è espressa con maggiore forza dal profeta Isaia – «Prima di me non fu formato alcun dio né dopo ce ne sarà» (43,10) – e soprattutto nei libri di Daniele ...
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Fenomeno culturale di natura religiosa, che consiste nel venire a conoscenza di necessità o eventi diversi, mediante facoltà o tecniche che, trascendendo le normali modalità del conoscere, sono volte a [...] sull’ispirazione diretta da parte della divinità o d’altra figura mitologica o sacrale di cui si fa tramite il profeta. La mantica induttiva assume come fonte di interpretazione il materiale più disparato: il vario atteggiamento di fenomeni celesti e ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] zoroastrismo), in molti casi il monoteismo è nato come istanza riformatrice da un movimento di protesta guidato da profeti carismatici contro le credenze e le pratiche politeistiche dei contemporanei.
Un approccio completamente diverso a quella che ...
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ANTICRISTO
G. Schüssler
Con il nome di a. si indica in genere nell'escatologia cristiana un individuo nella cui persona e azione le potenze del male - prima del secundus adventus Christi - raggiungono [...] ornato da una corona esce a piedi, accompagnato da alcuni soldati, dalle fauci dell'inferno e uccide con una lancia il profeta Enoch, mentre uno dei suoi sgherri trapassa Elia.L'aspetto dell'a., che già dalla metà del sec. 13° (manoscritto tedesco ...
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DELLA ROVERE, Giovan Battista, detto il Fiamminghino
Leonardo Caviglioli
Nacque a Milano nel 1561 (Besta, 1933), fratello maggiore di Giovan Mauro; i due fratelli, entrambi pittori, sono chiamati ambedue [...] chiesa di S. Fedele a Milano (Torre, 1674, p. 294). Ultima opera del D. sono gli affreschi, con figure di Profeti, suisoprarchi della navata centrale in S. Maria delle Grazie a Pavia, eseguiti dall'artista nel 1629 secondo una Distinta e veridica ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...
profetare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo prophetare] (io profèto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Predire il futuro, preannunciare per ispirazione divina, con riferimento a profeti o a chi è dotato di spirito profetico: s’avverò tutto...