CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] adducendo la corruzione del popolo ebreo portato spesso all'idolatria, specialmente dopo la lunga permanenza in Egitto; i profeti conobbero quindi il mistero trinitario, ma non lo rivelarono pienamente per lasciarne il compito al messia. Alla fine ...
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VITALE, Giovanni Francesco (Giano)
Claudia Corfiati
– Nacque a Palermo intorno al 1485. Non si hanno notizie della famiglia e dei primi studi; probabilmente fu avviato alla carriera ecclesiastica.
Forse [...] Capilupi, from Ekphrasis to Prosopopoeia, in Acta Conventus Neo-Latini Bonnensis, Tempe (Ariz.) 2006, pp. 81-119; O. Niccoli, Profeti e popolo nell’Italia del Rinascimento, Bari 2007, pp. 52-77; M. Schneider - A.V. van Stekelenburg, Ianus Vitalis ...
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Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici [...] idealistico prevalente nella cultura italiana dell’epoca, richiamandosi esplicitamente al mito di rigenerazione umana proclamato dai profeti risorgimentali (V. Alfieri, U. Foscolo, G. Mazzini, V. Cuoco, V. Gioberti ecc.), finirono con il ridurre ...
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Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] da Bagnoregio. Consiste nella raffigurazione della croce come un a., dai cui rami possono originarsi le immagini dei profeti indicati da cartigli, che alludono al sacrificio di Cristo.
Albero di Iesse
Motivo iconografico diffuso a partire dall ...
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turco Con la locuzione popoli t. si intende un vasto complesso di popoli, le cui sedi primitive erano nell’Asia centrale e orientale, e che da quelle sedi hanno sciamato in età storica, con flusso ininterrotto, [...] dal 14° al 16° sec.: si possono citare fra i suoi autori un Rabghuzi, autore di Qiṣaṣ al-anbiyā’ («Storie di Profeti») dei primi del Trecento, gli anonimi autori del Bakhtiyār-nāme («Libro di Bakhtiyār»), e Mi‛rāǵ-nāme («Libro della Scala»), ma ...
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Il più popolare degli eroi greci, oggetto d'un grandissimo numero di miti. Zeus, invaghitosi di Alcmena moglie di Anfitrione, ne inganna l'onestà presentandosi sotto le spoglie del marito assente. Era, [...] che dové animare i coloni che partivano alla conquista dei paesi lontani, guidati da divinità che parlavano per bocca di profeti e comunicavano per mezzo di prodigi, presenti col loro aiuto a ogni difficoltà naturale da vincere, a ogni timore nuovo ...
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SINAGOGA
Umberto CASSUTO
Bruno FUNARO
Il vocabolo greco συναγωγή "riunione", "assemblea" fu frequentemente adoperato dal giudaismo ellenistico per designare le proprie riunioni e organizzazioni cultuali. [...] pio, specialmente nei sabati e negli altri giorni festivi. In queste riunioni avranno pregato, avranno ascoltato gl'insegnamenti dei profeti e dei dottori, e avranno letto passi degli antichi libri religiosi, nel che si potrà vedere il primo germe ...
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GIACOMO, Santo
Silvio ROSADINI
Giampiero PUCCI
, Questo nome (gr. 'Ιάκωβος, lat. Iacōbus, equivalenti a 'Ιακώβ, Iacob, che però gli scrittori del Nuovo Testamento riservano a Giacobbe figlio d'Isacco [...] ; ma i poveri sopportino con pazienza, ché nel giorno del Signore, prossimo, riceveranno la loro ricompensa; imitino la pazienza dei profeti e di Giobbe (V, 1-11). In ogni occorrenza si rivolgano a Dio. Se qualcuno è ammalato, chiami i presbiteri ...
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Pittore, nato a Venezia nel 1455 o '56, morto nel 1525 o '26. Nel 1472 è ricordato nel testamento dello zio Ilario; nel 1501-2 riceve pagamenti per le prime pitture ufficiali in Palazzo ducale, ma quelle [...] S. Domenico a Chioggia e al 1523 le due male accostate portelle d'organo del Duomo di Capodistria, con i fantastici profeti, dipinti per il parapetto della cantoria, che si vedono simili nel fondo del Crisio pianto, del Museo di Berlino. Altre opere ...
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Dicesi adorazione l'atto di riverenza verso la divinità, col quale si riconosce la superiorità sua e la propria dipendenza da essa.
Atto esteriore. - In tutte le antiche religioni del mondo classico e [...] .; II, 7). Ma in seguito, per l'incentivo che ne veniva all'idolatria, gli Ebrei, dietro la predicazione dei profeti, sono divenuti rigoristi, e dall'adorazione hanno escluso non solo qualsiasi essere creato, ma anche qualsiasi figura o simbolo del ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...
profetare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo prophetare] (io profèto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Predire il futuro, preannunciare per ispirazione divina, con riferimento a profeti o a chi è dotato di spirito profetico: s’avverò tutto...