Anabattista svizzero (Bischofszell 1500 - Costanza 1529). Combatté l'uso di immagini sacre nei luoghi di culto e scrisse in proposito Iudicium Dei (1523). Espulso da Zurigo in quanto capo di un gruppo [...] si rifugiò a Strasburgo dove, nel 1526, in collaborazione con Hans Denck, iniziò la traduzione dei testi biblici dei profeti, condotta a termine l'anno successivo. Arrestato e imprigionato a Costanza nel 1528 con l'accusa di adulterio, fu condannato ...
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SETTANTA
Alberto Vaccari
Si chiamano così i primi traduttori della Bibbia (Antico Testamento) in greco, dal numero (arrotondato: propriamente 72), che ce ne presenta la prima relazione, pretendente [...] o assistenza (capo III). Nell'autentico Giustino (Apologia I,31) la traduzione più non si restringe alla legge, ma comprende i profeti. Di qui ad attribuire ai Settanta la traduzione di tutto l'Antico Testamento era breve il passo, e tale fu presto l ...
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GUGLIELMO di Saint-Amour
Francesco Pelster
Fu a capo della lotta condotta dal clero secolare contro gli ordini mendicanti all'università di Parigi. Inviato in curia nel 1254 come procuratore dell'università, [...] nel 1256, mandato in esilio e il suo libro fu condannato. In esilio scrisse contro Gioacchino e gli pseudo-profeti il Liber de Antichristoy Il suo commento agli Analytica priora et posteriora scoperto da H. Denifle e descritto più particolarmente ...
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ROTHMANN (Rotmann, Rottmann), Bernt (Bernardo)
Predicatore anabattista, nato a Stadtlohn (diocesi di Münster in Vestfalia) circa il 1495, morto a Münster nel 1535 o poco dopo. Nel 1529 era predicatore [...] -sociale. Così anche in teologia incline sempre più verso le dottrine di U. Zwingli, per poi aderire alla predicazione dei "profeti celesti" e degli anabattisti, con i quali si associò nell'organizzazione della setta, nel tempo in cui questa dominò a ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] di Bawit che ci è conservato il più vasto ciclo di David: 13 riquadri (di cui quattro sono perduti) seguivano la storia del profeta dall'incontro di Samuele con Isaia (I Sam., 5-10), sino all'incontro di David con Abimelec (I Sam., 21; non conosciamo ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] presa alla lettera, doveva riportare i giudei a Dio; ma dal momento che fu Mosè il suo autore, e Mosè era un profeta, la Legge istruiva anche sugli avvenimenti futuri. I giudei, accusati di essere letteralisti, non sono riusciti a capirlo.
Per quanto ...
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Il primo grande profeta d'Israele (1a metà del sec. 9º a. C.); non ci restano scritti di lui, che pur ebbe nella vita politica e religiosa del suo tempo una parte eminente. Nativo, forse, di Tesbe di Galaad, [...] di Baal, prova che risultò a tutto favore di Elia. Al grido di "Yahweh è il mio Dio" [in ebraico Ēliyyāhū], i 400 profeti di Baal furono giustiziati, e di lì a poco cadde la pioggia ristoratrice. Perseguitato da Gezabele, E. fuggì nel deserto e di là ...
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LAMENTAZIONI
Giuseppe Ricciotti
Libro della Bibbia, che contiene carmi elegiaci sulla distruzione di Gerusalemme fatta da Nabucodonosor.
Nome e posizione nel Canone. - Nei manoscritti e nelle edizioni [...] della città devastata e degli orrori che subisce il popolo. Motivo della sventura furono i peccati della nazione e particolarmente dei profeti e sacerdoti (IV, 1-16). L'aiuto sperato dall'Egitto fu vano (vers. 17); il re stesso è caduto in mano ...
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Fenomeno culturale di natura religiosa, che consiste nel venire a conoscenza di necessità o eventi diversi, mediante facoltà o tecniche che, trascendendo le normali modalità del conoscere, sono volte a [...] sull’ispirazione diretta da parte della divinità o d’altra figura mitologica o sacrale di cui si fa tramite il profeta. La mantica induttiva assume come fonte di interpretazione il materiale più disparato: il vario atteggiamento di fenomeni celesti e ...
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Pittore (n. Brescia 1530 circa - m. 1573 o 1574), studiò con G. e A. Campi e con G. Romanino, e con questo collaborò agli affreschi mitologici di palazzo Averoldi a Brescia. Tra le sue opere bresciane, [...] Vescovado; quelli nel palazzo del Comune; la Natività dei SS. Faustino e Giovita. A Parma eseguì, con B. Gatti, gli affreschi nel duomo raffiguranti Storie di Cristo e Profeti (1567-73). Fu decoratore vivace, risentendo del manierismo lombardo. ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...
profetare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo prophetare] (io profèto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Predire il futuro, preannunciare per ispirazione divina, con riferimento a profeti o a chi è dotato di spirito profetico: s’avverò tutto...